Safari, Safari e Safari sono tre diversi browser, secondo Apple

Apple vuole far credere all'Europa che il browser Safari presente su Mac, iPhone e iPad non sia lo stesso. L'UE non sembra però esserci cascata.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il browser Safari di Apple è stato sempre percepito e pubblicizzato come un unico software di navigazione web indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Il Digital Markets Act (DMA) della Commissione Europea ha designato dunque Apple come gatekeeper per quanto riguarda tale browser. Tuttavia, recenti dichiarazioni dell'azienda di Cupertino hanno scatenato un dibattito: Safari su Mac non sarebbe lo stesso browser di Safari per iPhone, entrambi diversi da Safari per iPad. 

Il Digital Markets Act (DMA) è un regolamento attuato per frenare le pratiche anticoncorrenziali e le condizioni sleali dei giganti tecnologici come Apple o Google. Designa alcune aziende come gatekeeper, ovvero piattaforme talmente dominanti da non lasciare ai consumatori alternative valide.

Per essere considerata un gatekeeper, un'azienda deve soddisfare criteri specifici, tra cui il raggiungimento di un certo fatturato e la presenza di un numero sostanziale di utenti nell'UE. Apple soddisfa queste soglie solo se si considera Safari come un unico browser. Secondo The Register, Apple sostiene di avere tre browser distinti, non uno.

L'azienda americana ha sostenuto che Safari su iOS, Safari su iPadOS e Safari su macOS sono tutti browser separati e non servizi di base della piattaforma, come definito dal DMA. L'affermazione dell'azienda secondo cui questi browser Safari differiscono per interfaccia e funzionalità ha suscitato (giustamente, N.d.R.) dello scetticismo.

La Commissione Europea non crede alle argomentazioni di Apple. L'insistenza dell'azienda nel considerare i tre browser separati ha portato a indagare se anche iPadOS e iMessage debbano essere considerati servizi di piattaforma controllati da un gatekeeper. In precedenza, Apple era stata designata come gatekeeper in categorie come i sistemi operativi (iOS), i servizi di intermediazione (AppStore) e i browser Internet (Safari). Di conseguenza, ad un certo punto, dovrà consentire la presenza di app store di terze parti su iOS, almeno in Europa.

L'approccio di Apple di suddividere la quota di mercato della sua piattaforma per evitare la regolamentazione DMA ha sollevato preoccupazioni. La commissione ha individuato sei problemi con le affermazioni di Apple, concludendo infine che "Safari si qualifica come un unico browser web, indipendentemente dal dispositivo attraverso il quale si accede a tale servizio".

Mentre la Commissione europea indaga sulle richieste di Apple, il risultato avrà implicazioni di vasta portata, potenzialmente rimodellando il modo in cui Apple opera in Europa e creando un precedente per altre aziende tecnologiche soggette al DMA.