Se il broadband rantola ci pensa la UE

Fra un mese sarà presentata la ricetta UE contro il digital-divide.

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a cura di Dario D'Elia

Se l'Italia non si darà una mossa sulla questione broadband ci penserà la Comunità Europea. Questa in "soldoni" la presa si posizione di Viviane Reding, la paladina della Commissione UE che si occupa di Informazione e Media. In verità il suo avvertimento è stato scagliato contro tutti i paesi che non hanno ancora attuato politiche IT adeguate.

"È inaccettabile che il divario tra i paesi più avanzati e quelli che lo sono meno in Europa stia crescendo. L'Europa deve agire subito per far sì che l'intero settore della banda larga proceda in modo ordinato", ha commentato Reding.

Il nodo del problema sembra essere sempre legato alla liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni. Se i singoli paesi non interverranno direttamente è probabile che cadrà dall'alto un intervento regolatorio UE. Il prossimo 13 novembre Reading sarà presentata ufficialmente la ricetta per le TLC.