Snapdragon 620, i primi benchmark sono positivi

Il Qualcomm Snapdragon 620 è un SoC di fascia media che dovrebbe esordire durante la seconda parte del 2015. Intanto alcuni benchmark preliminari sono trapelati in Rete, mostrando ottime prestazioni, molto vicine a quelle dell'attuale Snapdragon 810 e di poco inferiori a quelle del Samsung Exynos 7420.

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a cura di Alessandro Crea

Il Qualcomm Snapdragon 620 è un nuovo System on a Chip del produttore californiano, annunciato lo scorso febbraio e destinato ai dispositivi di fascia media, dovrebbe arrivare sul mercato nella seconda metà del 2015.

Intanto in Rete nelle scorse ore sono trapelati alcuni benchmark preliminari incentrati unicamente sul processore, che hanno mostrato ottimi risultati. Nel test è stato utilizzato un prototipo ignoto con 3 GB di RAM e Android Lollipop 5.1.1 e ovviamente con lo Snapdragon 620, modello MSM8952, uno Xiaomi Mi Note Pro con Snapdragon 810 e un Samsung Galaxy S6 con SoC Samsung Exynos 7420.

benchmark

I risultati del benchmark ci dicono che in modalità single core lo Snapdragon 620 con un punteggio di 1513 fa meglio sia del 7420, 1486, che dello Snapdragon 810, che si ferma a 1227, mentre in modalità multi-core si situa ultimo ma molto vicino allo Snapdragon 810, 4424 contro 4051, mentre l'Exynos 7420 con i suoi 5284 punti è inavvicinabile.

I risultati possono essere spiegati facilmente analizzando la composizione dei tre processori, tutti a otto core e tutti a 64 bit, ma mentre l'Exynos 7420 fa uso di quattro ARM Cortex A57 con frequenza operativa di 2.1 GHz e quattro A53 da 1.5 GHz e lo Snapdragon 810 è identico ma con un clock leggermente inferiore per gli A57, che si fermano a 2 GHz, il nuovo Snapdragon 620 utilizza quattro ARM Cortex A72 di nuova generazione, abbinati a quattro A53: questo al tempo stesso giustifica sia il risultato migliore in single core che quello inferiore in multi-core, dato che trattandosi di un prototipo, probabilmente i clock rate erano inferiori a quelli di entrambi gli altri processori utilizzati.

L'ARM Cortex A72 inoltre dovrebbe consentire consumi minori e temperature inferiori, grazie al processo produttivo FinFET a 16 nm messo a punto da TSMC. Se dunque le promesse saranno mantenute, il nuovo SoC dovrebbe offrire su smartphone di fascia media prestazioni simili a quelle dell'attuale 810 senza incorrere nei problemi di surriscaldamento, un bel traguardo davvero.

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