Sony, Fuji e Maxell multate, videocassette sleali

Le tre aziende giapponesi sono state multate per quasi 75 milioni di euro dalla Commissione Europea. È stato scoperta l'esistenza di un cartello sui prezzi delle videocassette professionali dagli anni 1999 e al 2002.

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a cura di Manolo De Agostini

Le videocassette professionali presentano il conto a Sony, Fuji e Maxell. L'Unione Europa ha multato per quasi 75 milioni di euro i tre produttori giapponesi per aver fatto cartello sui prezzi. "Tra il 1999 e il 2002 Sony, Fuji e Maxell sono riuscite ad aumentare o comunque controllare i prezzi attraverso una serie regolare d'incontri e altri contatti illeciti", ha dichiarato un dirigente dell'UE.

Il cartello riguardava due popolari formati professionali di videocassette, Betacam SP e Digital Betacam, per i quali nel 2001 si registrarono vendite per 115 milioni di euro. A fruire di queste soluzioni erano principalmente le aziende impegnate  nel settore televisivo.

La multa di Sony è stata quella più pesante, maggiorata del 30 percento rispetto al previsto - per un totale di oltre 47 milioni di euro - per aver ostacolato le indagini. Fujifilm Holdings e Hitachi Maxell, al contrario, hanno collaborato e le loro multe sono state ridotte rispettivamente del 40 e del 20 percento, per un totale di 13,2 e 14,4 milioni di euro.

"Questa decisione invia due avvertimenti alle aziende impegnate in attività di cartello. Il primo è che la Commissione può perseguire cartelli in modo efficace e il secondo è che impedire le indagini porta a sanzioni severe", ha dichiarato il commissario Neelie Kroes.

Che la multa si possa definire elevata, dato il business delle videocassette nel corso degli anni in esame, fatichiamo a crederlo. La cosa più interessante è che si è arrivati a sentenza circa 9 anni dopo l'inizio delle indagini, avviate nel maggio 2002. Tempi da giustizia italiana.

Le indagini hanno comunque trovato prove evidenti dell'attività di cartello, nonostante un dipendente di Sony non abbia risposto alle domande della Commissione e un altro, durante una visita degli agenti incaricati, sia stato trovato intento a distruggere dei documenti.