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a cura di Manolo De Agostini

Secondo gli scienziati i nanotubi al carbonio (Carbon nanotubes, CNT) giocheranno un ruolo decisivo nel campo dei semiconduttori, prima di rivolgersi al mercato della nanotecnologia. Ad esempio, Fujitsu ha annunciato recentemente che utilizzerà questa tecnologia per i dissipatori, diverse aziende hanno dichiarato che sarà il "cardine centrale" dei futuri LCD, Motorola sta lavorando su batterie basate su tecnologia CNT e l'accoppiata Infineon/Intel stanno valutando l'impatto di questa tecnologia sulla produzione dei transistor futuri.

Nantero tuttavia è la prima azienda che annuncia un prodotto per computer basato su questa tecnologia, con disponibilità nel prossimo futuro. Di questa tecnologia ce ne parla Greg Schmergel, co-fondatore, presidente e CEO di Nantero.

Nantero proporrà una memoria CNT che combinerà la velocità delle SRAM con la peculiarità non volatile tipica delle memorie flash.

"Sarete in grado di accendere instantaneamente il computer, anzichè aspettare pochi minuti perchè la macchina si avvii"

Inoltre la vita del prodotto sarà più elevata "Ogni altro materiale potrebbe rompersi, ma i nanotubi al carbonio permetteranno un numero di cicli di scrittura virtualmente infiniti"

Schmergel non ci ha fornito numeri sulla densità e sulle prestazioni dei moduli di memoria CNT, ma afferma "potremo eventualmente inserire un trilione di bit su una grandezza pari alla punta delle vostre dita." In termini prestazionali le nuove memorie raggiungeranno "due miliardi di cicli al secondo". Nantero non si aspetta problemi di incompatibilità, in quanto i moduli utilizzeranno i connettori attuali. "I produttori di schede madri non avranno bisogno di riprogettare nessuna parte"

La minuta grandezza dei nanotubi al carbonio può complicare la produzione. Schmergel spiega che può essere difficile rimuovere la contaminazione nei CNT acquistati e ci sono diverse qualità di nanotubi. "I nanotubi sono fatti generalmente in ambienti non proprio 'puliti' ", percui Nantero deve rimuovere tutte le contaminazioni prima di inserirli nella produzione. "I tubi arrivano con una percentuale diversa di metallo. Di solito questo è ferro con nickel o cobalto," afferma Schmergel. La ragione principale per la quale troviamo il ferro è che i tubi nascono da particelle di ferro. "É un lungo e dettagliato processo. Dobbiamo sbarazzarci del ferro, senza compromettere i tubi".

Oltre ai problemi di contaminazione i CNT sono di difficile collocazione, così Nantero gli ha inseriti ovunque nel wafer. "Abbiamo inserito i tubi ovunque e ci siamo sbarazzati in un secondo momento di quelli erroneamente collocati".

I chip di memoria sono in fase di pre-produzione e potrebbero debuttare il prossimo anno. Schmergel afferma: "li stiamo già testando a temperatura ambiente".

Ma Nantero non ha intenzione di fermarsi: "Dopo le memorie, stiamo pensando di fare qualcosa con le funzioni logiche del processore. Ma la memoria cache probabilmente sarà la prima su cui si potrà intervenire".

Ma ecco la domanda che tutti aspettano: quanto costeranno questi moduli di memoria? Schmergel purtroppo non ci ha potuto comunicare il prezzo (e sarebbe anche stato prematuro).