Tecnologia EIZO Eco-View: mai più occhi stanchi di lavorare al computer

Lavorare al computer può affaticare la vista. È un effetto inevitabile e proprio per questo EIZO ha sviluppato dei monitor, in grado di proteggere gli occhi da questi effetti.

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a cura di EIZO

Lavorare al computer può affaticare la vista. È un effetto inevitabile, soprattutto quando le ore trascorse davanti allo schermo sono molte. L'impatto che lo stare davanti al computer ha sulla vista è ben più forte rispetto al tempo trascorso di fronte a dispositivi di altro tipo, come ad esempio davanti al televisore. Cosa si può fare per ovviare all'affaticamento della vista? EIZO ha analizzato a fondo le cause dell'affaticamento della vista per sviluppare dei monitor, in grado di proteggere gli occhi da questi effetti.

La retroilluminazione LED affatica i nostri occhi?

Alla crescente diffusione della retroilluminazione a LED è corrisposto un numero sempre più di clienti che lamentano sintomi dovuti allo sfarfallio degli schermi. Gli utenti più sensibili percepiscono il rapido lampeggiamento della retroilluminazione a LED come sfarfallio. Naturalmente, tale effetto può coinvolgere anche coloro che, apparentemente, sembrano non percepire alcuno sfarfallio.

Cosa provoca lo sfarfallio?

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Il dimming della luminosità (ossia la regolazione della luminosità) si basa su due diverse tecniche: la regolazione PWM (ovvero la regolazione tramite modulazione a impulsi) e il controllo attraverso la corrente continua.

I monitor LED, di norma, utilizzano la regolazione PWM. L'architettura del sistema è semplice e la produzione può essere realizzata in serie, senza difficoltà.

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È veramente lo sfarfallio a danneggiare la nostra vista?

Abbiamo effettuato un esperimento per vagliare le modalità di percezione, da parte dell'utente, delle diverse tecniche di regolazione della luminosità.

Fonte: Università Kitasato (Giappone), School of Allied Health Sciences (n=10)

Si è notato un qualche sfarfallio?

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Si è percepito un affaticamento della vista?

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Quale tecnologia ha i migliori effetti sulla vista?

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EIZO ha sviluppato un modello ibrido che riunisce i vantaggi della gestione della luminosità PWM e quelli della modulazione a corrente continua.

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Un display troppo chiaro può affaticare la vista?

A prima vista, uno schermo chiaro appare facilmente leggibile. Tuttavia, impostare una luminosità dello schermo troppo alta è la causa principale dell'affaticamento della vista. Al contempo, anche uno schermo troppo scuro e non facilmente leggibile può affaticare gli occhi. EIZO ha analizzato gli effetti della funzionalità Auto EcoView, attraverso la quale la luminosità dello schermo viene adattata automaticamente a quella dell'ambiente.

Fonte: Università Kitasato (Giappone), School of Allied Health Sciences

Quanto affaticamento è stato percepito? Come potrebbe essere giudicata la qualità della lettura?

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La maggior parte dei monitor EIZO FlexScan è equipaggiata del sensore di luce ambientale Auto EcoView. Grazie a Auto EcoView, lo schermo non è mai né troppo chiaro, né troppo scuro. La luminosità viene adattata automaticamente. Ciò allevia la vista da quell'affaticamento causato dal trascorrere troppe ore davanti allo schermo.

La luce blu è fonte di affaticamento per gli occhi?

Di recente, si è particolarmente discusso sulle possibili connessioni tra luce blu e affaticamento della vista. Osserviamo in che modo è possibile categorizzare la luce blu all'interno dello spettro luminoso.

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La luce blu rappresenta la parte visibile dello spettro luminoso. La sua lunghezza d'onda la colloca al confine con la luce ultravioletta.

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I raggi ultravioletti che raggiungono la terra sono costituiti, per il 99%, da raggi UVA dotati di una lunghezza d'onda compresa tra i 315 e i 400 nm. Sebbene la luce blu costituisca l'elemento visibile dello spettro luminoso, essa può comunque influenzare l'affaticamento della vista. Ciò dipende dal fatto che le lunghezze d'onda della luce blu e dell'irradiazione ultravioletta sono quasi equiparabili.

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Dai nostri studi sul legame tra tecnologia a LED e luce blu è emerso che l'apporto di luce blu nei dispositivi con retroilluminazione a LED e a CCFL è pressoché il medesimo.

Ridurre l'apporto di luce blu su un monitor LED

Partendo dal presupposto che la luce blu possa incidere negativamente sulla vista, abbiamo effettuato dei test per capire in che misura sia possibile ridurre l'apporto di essa attraverso la calibrazione del monitor.

Riduzione della temperatura dei colori

Da una riduzione della temperatura dei colori può scaturire un aumento dell'apporto di luce a lunghezze d'onda maggiori (ossia un apporto maggiore di rosso). Riducendo la temperatura dei colori originaria dei nostri monitor (6.500–7.000 K) a 5.000 K avviene quanto segue.

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Temperatura colori più bassa, luminosità ridotta

Riducendo la luminosità del monitor dal suo valore massimo a un valore medio (di circa 20 cd/m²) e la temperatura dei colori a un valore di 5.000 K, avviene quanto segue.

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La soluzione EIZO

EIZO ha notevolmente ridotto la luminosità e la temperatura dei colori dei propri monitor, in modo da poter attenuare, con l'ausilio di diverse tecnologie, l'affaticamento della vista dovuto alla luce blu. Tramite il controllo automatico della luminosità di Auto EcoView e le preimpostazioni FineContrast Modalità carta (Paper Mode) siamo riusciti a dare all'ambiente di visione il giusto comfort. Effetto collaterale auspicabile: riducendo la luminosità dello schermo, si riduce anche il dispendio energetico globale.