Rispetto l'UltraATA, il Serial ATA permette un bandwidth maggiore fino a 150 MB/sec (SATA I) e 300 MB (SATA II), contro i 100 e 133 MB/sec della vecchia interfaccia; questi valori descrivono il bandwidth massimo teorico raggiungibile tra l'hard disk e il resto del sistema. In pratica, questo valore è interessante solo quando i dati sono letti o scritti sulla cache dell'hard disk.
Gli hard disk da 3.5" moderni, in realtà raggiungono un valore massimo di trasferimento pari a 60/70 MB/sec, mentre i drive da 2.5" riescono a gestire fino a 30/40 MB/sec.
La differenza tra SATA I o SATA II (300 MB/sec) è per ora abbastanza irrilevante. Entrambi gli standard offrono gli stessi vantaggi, come il cablaggio più semplice e il native command queuing.
L'unica domanda lecita riguarda la scelta o meno di un modello con interfaccia UltraATA. Il nostro consiglio è: se potete utilizzare il Serial ATA, scegliete SATA. La differenza di prezzo rispetto un drive UltraATA è ormai molto bassa, e in futuro sempre più computer saranno venduti senza il supporto UltraATA.