USA: Le nuove sanzioni indeboliscono SMIC, il più grande produttore di chip cinese

Il governo americano ha lanciato nuove sanzioni per indebolire i produttori di chip cinesi, come SMIC.

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a cura di Antonello Buzzi

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I tentativi del governo degli Stati Uniti di paralizzare l'attività di Huawei hanno sicuramente causato un forte impatto sull’azienda cinese, ma questi sforzi fanno parte di una strategia più ampia e a lungo termine per negare alla Cina l'accesso alla tecnologia critica per la produzione di chip. Il piano è entrato in una nuova fase oggi poiché, secondo Reuters e Financial Times, gli Stati Uniti hanno indebolito SMIC, il più grande produttore di chip della Cina, con sanzioni che gli impediranno di ottenere attrezzature e strumenti di progettazione fondamentali.

Il governo degli Stati Uniti cita il potenziale utilizzo dei prodotti di SMIC in applicazioni militari come motivazione alla base della decisione. Inoltre, le nuove regole faranno in modo che i fornitori di software e attrezzature, come Lam Research, KLA Corp e Applied Materials, non facciano affari con l'azienda.

Le nuove sanzioni intensificano quelle già esistenti contro SMIC, che in precedenza interessavano solo i prodotti finali. Le sanzioni all'esportazione ora riguardano anche i materiali utilizzati per produrre chip. I fornitori dovranno richiedere licenze individuali per "utenti finali militari" che hanno molte meno probabilità di essere approvate. È interessante notare che Qualcomm, con sede negli Stati Uniti, è anch'esso un cliente SMIC, quindi probabilmente subirà l’influsso di queste operazioni.

Le sanzioni arrivano sulla scia del crollo della HSMC cinese, un'altra compagnia di fonderie di semiconduttori cinese che aveva ottenuto 18,5 miliardi di dollari di finanziamenti e linee di produzione a 7nm in costruzione. HSMC è fallita a causa dell'aumento dei costi complicati da una controversia sulla terra.

Ciò ha lasciato SMIC come l'unico produttore di chip leader in Cina con un percorso verso la realizzazione di nodi produttivi all'avanguardia. SMIC attualmente produce 6.000 wafer da 14nm al mese, ma prevede di espandersi a 35.000 wafer al mese entro la fine dell'anno. Bernstein Research stima che fino al 20% delle entrate di SMIC provenga già da Huawei che, dopo che a TSMC è stato recentemente impedito di produrre chip per Huawei, si è rivolta all’azienda per produrre più chip.

SMIC intende iniziare la produzione di chip a 7nm nel corso del quarto trimestre del 2020, avvicinandosi a rivali affermati come TSMC, Intel e Samsung. Ovviamente, adesso la situazione si è decisamente complicata.

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