La cina è vicina, e ci si è messa alle spalle. Ahi!
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Quindi il problema delle case europee non è la normativa europea del bando delle ICE al 2035, ma il loro R&D che non è stato all'altezza del mercato.
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e non dimentichiamo i prezzi alzati oscenamente durante il covid, qui non abbiamo alternative e il mercato è crollato (-21% immatricolazioni), lì hanno alternative economiche e giustamente le scelgono.
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Perché hanno prezzi più accessibili di quelle europee… cioè una citycar (segmento A) come la Panda sta a 15.000€… chi ha bisogno di una utilitaria (segmento B ) non va a spendere meno di 20.000€… ma chi li ha tutti sti soldi da buttare in una automobile se lo stipendio medio della maggioranza della popolazione sta tra i 1.200€ e i 1.300€…!?!
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È giusto così...in occidente comandano le lobby che hanno frenato la transizione verso l'elettrico ,in cina lo stato ha puntato in modo deciso sulla transizione ecologica e tecnologica che ha portato i suoi frutti. Ora siamo indietro 20 anni
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Le logiche di scelta di un consumatore europeo ovvero a cui noi siamo abituati credo non siano le stesse di un consumatore cinese.
Noi abbiamo una formazione scolastica orientata al libero pensiero che influenza il nostro comportamento come consumatore.
In oriente hanno influenze differenti che molto probabilmente rendono i consumatori più inditizzabili
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Quindi il problema delle case europee non è la normativa europea del bando delle ICE al 2035, ma il loro R&D che non è stato all'altezza del mercato.
Esatto! Ma negli ultimi 2 anni i media hanno concentrato la loro narrativa contro gli investimenti sull'elettrico mentre la realtà è che la Cina sull'elettrico ci ha investito e creduto al punto da rendere fuori mercato le nostre stufetta su ruote... I produttori europei hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia, puntare tutto sul termico, ridurre la produzione e alzare i margini in questi 5 anni, lanciandosi di fatto a tutta velocità sul binario morto che ora è giunto al termine. Complimenti!
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Il problema ( vecchio di decenni) è che si cerca sempre la soluzione più economica e semplice da implementare.
Quando si rende necessario un cambiamento si opta per quello che comunque rende di più sul momento, anche se poi sul lungo termine si rivela non il migliore.
Quando siamo passati dalle auto con benzina al piombo e spinterogeno, alle auto con marmitta catalitica e accensione elettronica, vi erano sul tavolo diverse scelte possibili.
ma tutte le case hanno optato per riciclare al massimo tutto quello che già avevano, praticamente tutti i modelli in commercio nei primi anni erano vecchi modelli riadattati.
Consumavano di più e erogavano minor potenza a parità di cilindrata, ci sono voluti anni prima che potessero raggiungere e poi superare le prestazioni delle loro sorelle anziane, se vi fosse stata una dirigenza in grado di vedere oltre il giorno successivo...
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È giusto così...in occidente comandano le lobby che hanno frenato la transizione verso l'elettrico ,in cina lo stato ha puntato in modo deciso sulla transizione ecologica e tecnologica che ha portato i suoi frutti. Ora siamo indietro 20 anni
rotfl, certo, sono proprio le lobby che hanno imposto il "entro il 2030/2035" niente più auto a combustione, non la ce, noooooo
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Le logiche di scelta di un consumatore europeo ovvero a cui noi siamo abituati credo non siano le stesse di un consumatore cinese. Noi abbiamo una formazione scolastica orientata al libero pensiero che influenza il nostro comportamento come consumatore. In oriente hanno influenze differenti che molto probabilmente rendono i consumatori più inditizzabili
Sono due società profondamente diverse.................all'apparenza.
Globalizzazione e consumismo stanno, anzi hanno già rese identiche tutte le società, ovunque, senza esclusione.
L'unica differenza sta nel chi può permettersi un bene e chi no, tra il morto di fame con le pezze al culo, quello medio ed il benestante.
Queste tre tipologie di persone le trovi dappertutto e dappertutto sono influenzabili nella stessa misura.

Quanto alla "formazione scolastica che orienta al libero pensiero", sei fuoristrada, del tutto.
Negli ultimi 5 anni, non solo in ambito scolastico e quindi in scuole ed università, ma anche in altri ambienti di lavoro, il libero pensiero è stato ostracizzato, anzi dire che è stato ostracizzato è dire poco.

Come in oriente, così in occidente, ovunque le persone sono manipolabili, possono essere facilmente indotte a pensare quello che le lobby vogliono.
E quale è il modo migliore per farlo? Cominciare a influenzare un individuo fin da bambini.
Si sa che assorbono come spugne, fanno loro modi di fare e di pensare, su tutto quello che vedono e ascoltano.
Da adulti poi, se avranno dei figli, questi figli come saranno secondo te? Vivranno senza essere condizionati a pensare e fare in uno specifico modo?

Una persona libera non fa gli interessi della "società".
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Bravo Tommaso, bell'articolo, che evita di scadere nella semplificazione "i marchi europei non vendono perchè il governo Cinese impone le NEV", oppure "i marchi europei non vendono perchè il governo cinese da incentivi ai produttori locali". C'è un aspetto chiave del mercato che hai messo in evidenza, che non è ovvio: mettendo da parte la lotta dei prezzi, c'è gente in cina che è disposta a spendere 100k euro per un'auto. Non lo fa per andare dal punto A al punto B, lo fa perchè vuole status symbol / sportività / lusso, ecc... Non smette di comprare Classe S per comprare un'auto che costa la metà e gli da le stesse cose a parità di prezzo... quel cliente continua ad avere 100k per un'auto, e li spenderà: ma oggi compra Nio ET9, perchè la percepisce (a torto o ragione) come un prodotto superiore a Classe S. In Cina molte auto occidentali vengono chiamate "l'auto del nonno"... ed è un pensiero che si sta diffondendo velocemente soprattutto nella fascia di età più giovane - i cinesi più vecchi sono ancora legati a "l'auto straniera è meglio"... ma presto quei cinesi vecchi non compreranno più auto, e verranno sostituiti da quelli che ora sono cinesi giovani.
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