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Cosa sconfisse davvero l'esercito di Napoleone? La risposta è nel DNA

Il gelo e la fame non bastano a spiegare la disfatta: il DNA svela le epidemie che decimarono tutto l’esercito di Napoleone.

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Avatar di Patrizio Coccia

a cura di Patrizio Coccia

Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 19/08/2025 alle 13:17

La notizia in un minuto

  • L'analisi del DNA estratto dai denti di soldati napoleonici morti nel 1812 ha rivelato che le cause della catastrofe furono febbre paratifoide e febbre ricorrente, non il tifo petecchiale come creduto per due secoli
  • Le nuove tecnologie di analisi metagenomiche permettono di rilevare qualsiasi patogeno presente nei resti antichi, offrendo un quadro più completo rispetto alle precedenti ricerche mirate
  • Questo approccio scientifico potrebbe riscrivere la storia delle epidemie in altre parti del mondo, chiarendo il ruolo delle malattie nei declini demografici del passato

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

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La scienza moderna sta riscrivendo uno dei capitoli più drammatici della storia militare europea attraverso l'analisi del DNA estratto dai denti di soldati francesi morti oltre duecento anni fa. Le nuove tecnologie di sequenziamento genetico hanno permesso di sfatare credenze consolidate sulle cause della catastrofe che colpì l'armata napoleonica durante la ritirata dalla Russia nel 1812, rivelando un quadro epidemiologico completamente diverso da quello tramandato dalle cronache storiche. Questa ricerca rappresenta un esempio significativo di come l'archeologia molecolare possa correggere interpretazioni storiche basate su testimonianze incomplete o imprecise.

Il mistero delle malattie killer svelato dall'archeogenetica

Per quasi due secoli, storici e medici hanno attribuito il massacro dell'esercito francese principalmente al tifo petecchiale e alla febbre delle trincee, basandosi sui resoconti dei sopravvissuti e su precedenti analisi genetiche. Tuttavia, un team internazionale di ricercatori ha utilizzato tecniche di analisi metagenomiche all'avanguardia per esaminare il materiale genetico presente nei denti di tredici soldati sepolti a Vilnius, in Lituania. I risultati hanno completamente ribaltato le convinzioni precedenti.

Invece delle patologie tradizionalmente sospettate, è stata identificata la presenza di Salmonella enterica, responsabile della febbre paratifoide, e di Borrelia recurrentis, trasmessa dai pidocchi del corpo e causa della febbre ricorrente. Questa scoperta dimostra come le tecnologie moderne possano rivelare verità nascoste nei resti archeologici, offrendo una prospettiva nuova su eventi storici ben documentati.

L'estate dell'illusione e l'inverno della morte

La campagna di Russia iniziò nell’estate del 1812 con ambizioni grandiose: Napoleone aveva radunato fino a 600.000 uomini per quella che doveva essere la conquista definitiva dell’Impero russo. Le forze dello zar, però, adottarono una strategia di terra bruciata che si rivelò devastante per gli invasori. Mosca venne abbandonata e svuotata di ogni risorsa, costringendo l’imperatore francese a ordinare la ritirata verso il confine polacco prima dell’arrivo dell’inverno.

Il bilancio umano fu spaventoso: in soli tre mesi, almeno 300.000 soldati francesi persero la vita a causa di una combinazione letale di fame, freddo estremo e malattie infettive. La metà di quello che era stato uno degli eserciti più potenti d’Europa svanì nelle steppe russe, trasformando quella che doveva essere una marcia trionfale in una delle più grandi catastrofi militari della storia.

Quando la tecnologia riscrive la storia

La differenza fondamentale tra questa ricerca e i precedenti studi risiede nell’approccio metodologico utilizzato. Le analisi precedenti si basavano su tecniche che amplificavano sequenze specifiche di DNA già sospettate, un metodo che potremmo paragonare alla ricerca di una chiave quando si conosce già la forma della serratura. L’analisi metagenomica, invece, è in grado di rilevare il materiale genetico di qualsiasi patogeno presente nel campione, offrendo un quadro molto più ampio e imparziale.

Alcuni studiosi invitano comunque alla cautela, sottolineando che il DNA microbico recuperato dai resti era presente in quantità limitate. Per questo, sarà necessario ampliare il campione di soldati analizzati per confermare definitivamente quali malattie colpirono l’armata napoleonica.

Verso una nuova comprensione delle epidemie storiche

Lo scenario che emerge è quello di una morte causata da una combinazione devastante di affaticamento, freddo estremo e infezioni multiple. Anche se la febbre ricorrente non è sempre fatale, può indebolire in modo critico individui già esausti, contribuendo a un collasso fisico generalizzato.

Questa ricerca apre prospettive interessanti per lo studio delle epidemie storiche in altre regioni del mondo, specialmente in contesti dove i documenti scritti sono scarsi o influenzati da pregiudizi culturali. L’archeogenetica si conferma così uno strumento in grado di illuminare i grandi eventi del passato, offrendo una chiave di lettura scientifica alle tragedie che hanno cambiato il corso della storia.

Fonte dell'articolo: www.newscientist.com

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