image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
% Black Friday
%
Accedi a Xenforo
Immagine di IBM spinge il quantistico oltre i limiti del Modello Standard IBM spinge il quantistico oltre i limiti del Modello Standar...
Immagine di La fisica ribalta l’effetto Faraday dopo 180 anni La fisica ribalta l’effetto Faraday dopo 180 anni...

Perché l’AI autonoma fa tremare le aziende

L’AI agentica promette autonomia e velocità, ma senza dati integri rischia di moltiplicare vulnerabilità e blackout operativi.

Advertisement

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 21/11/2025 alle 08:35
Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 21/11/2025 alle 08:35

La notizia in un minuto

  • L'intelligenza artificiale agente richiede accesso continuo ai dati macchina (log, metriche, telemetria) per operare autonomamente, ma la frammentazione di queste informazioni nelle organizzazioni crea vulnerabilità amplificate
  • Il data fabric emerge come soluzione architettonica per integrare dati strutturati e non strutturati in tempo reale, abbattendo silos dipartimentali attraverso un'architettura federata
  • La supervisione umana resta essenziale: l'AI agente deve funzionare come intelligenza assistiva, non sostitutiva, mantenendo la responsabilità decisionale nelle mani delle persone per garantire resilienza e governance

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più

L'avvento dell'intelligenza artificiale agentica sta ridefinendo le priorità strategiche delle organizzazioni in materia di resilienza digitale. Mentre i sistemi AI tradizionali richiedevano supervisione umana costante, questa nuova generazione di tecnologie autonome è in grado di pianificare, ragionare ed eseguire operazioni complesse con intervento minimo dell'uomo. Ma proprio questa autonomia operativa, unita alla velocità e alla scala con cui questi sistemi agiscono, trasforma anche piccole inconsistenze nei dati o lacune nella sicurezza in potenziali vulnerabilità amplificate. La capacità di prevenire, resistere e recuperare rapidamente da interruzioni digitali non è mai stata così cruciale, eppure meno della metà dei dirigenti aziendali si dichiara fiducioso nella capacità della propria organizzazione di mantenere continuità operativa, sicurezza e controllo dei costi durante eventi imprevisti.

La questione chiave risiede nella natura stessa dei dati su cui opera l'AI agente. Mentre i modelli AI precedenti si basavano principalmente su informazioni generate da esseri umani come testo, audio e video, i sistemi agenti richiedono accesso profondo e continuo ai dati macchina: log di sistema, metriche operative, telemetria generata da dispositivi, server e applicazioni. Secondo Kamal Hathi, vicepresidente senior di Splunk, società del gruppo Cisco, questi flussi di informazioni rappresentano "il battito cardiaco dell'impresa moderna", indispensabile affinché i sistemi agenti possano comprendere il contesto operativo, simulare scenari futuri e adattarsi dinamicamente alle condizioni mutevoli.

AI Week
Codice sconto copiato!
AI Week Logo

Se l'Intelligenza Artificiale è il tuo futuro, iscriviti subito alla AI Week 2026 per approfondire tutti questi temi con gli esperti.

  1. Utilizza il codice sconto esclusivo per i lettori di Tom's Hardware:
  2. Acquista il tuo biglietto prima che sia troppo tardi!
    Iscriviti ora!

Il problema è che pochissime organizzazioni hanno raggiunto il livello di integrazione dei dati macchina necessario per abilitare pienamente i sistemi agenti. Questa frammentazione non solo limita i casi d'uso possibili per l'agente AI, ma può anche generare anomalie nei dati che producono errori negli output o nelle azioni intraprese autonomamente. È un rischio simile a quello che affliggeva i modelli di elaborazione del linguaggio naturale prima dello sviluppo dei transformer generativi: ambiguità linguistiche, bias e inconsistenze minavano l'affidabilità dei sistemi. Con l'agente AI, il rischio si materializza quando le organizzazioni procedono senza garantire ai modelli una "fluenza fondamentale" nei dati macchina.

La risposta tecnologica a questa sfida passa attraverso l'architettura del data fabric, un paradigma integrato che connette e governa le informazioni attraverso tutti i livelli operativi di un'organizzazione. A differenza degli approcci tradizionali basati su database strutturati predefiniti, il data fabric deve gestire in tempo reale anche i flussi di dati non strutturati come log di sistema, eventi di sicurezza e tracce applicative, che mancano di uniformità e richiedono metodi avanzati di analisi abilitati proprio dall'intelligenza artificiale.

Con investimenti globali in AI che raggiungeranno 1,5 trilioni di dollari nel 2025, la velocità dell'innovazione rischia paradossalmente di creare vulnerabilità per cui le organizzazioni non sono preparate

Implementare un data fabric efficace richiede tre passaggi fondamentali, spiega Hathi. Primo, abbattere i silos dipartimentali nella condivisione dei dati tra sicurezza, IT, operazioni aziendali e infrastruttura di rete. Secondo, implementare un'architettura dati federata, dove sorgenti autonome collaborano come unità singola senza fusione fisica, mantenendo governance e sicurezza. Terzo, aggiornare le piattaforme dati per rendere questa vista unificata azionabile per i sistemi agenti, che possono così operare con una visione olistica dell'ambiente digitale, riducendo drasticamente i punti ciechi e accelerando il processo decisionale.

Paradossalmente, l'intelligenza artificiale stessa diventa strumento essenziale per costruire l'infrastruttura dati che alimenta i sistemi AI. Algoritmi di apprendimento automatico possono identificare rapidamente relazioni tra dati disparati, sia strutturati che non strutturati, fondendoli automaticamente in un'unica fonte di verità. Possono rilevare e correggere errori, impiegare il linguaggio naturale per categorizzare informazioni e renderle facilmente accessibili. I sistemi agenti possono inoltre aumentare le capacità umane nel rilevare anomalie nei flussi di dati non strutturati dell'impresa, spesso impossibili da individuare o interpretare rapidamente dall'uomo, prevenendo minacce che altrimenti passerebbero inosservate.

La questione della supervisione umana rimane tuttavia centrale. Nonostante il potenziale, l'AI agente deve essere posizionata come intelligenza assistiva, non sostitutiva. Senza adeguata governance, gli agenti autonomi potrebbero introdurre malfunzionamenti applicativi o rischi per la sicurezza. Hathi sottolinea che mantenere gli esseri umani nel ciclo decisionale è fondamentale per un uso affidabile e pratico dell'AI. L'intelligenza artificiale può potenziare il processo decisionale umano, ma la responsabilità ultima deve rimanere nelle mani delle persone, che forniscono sicurezza, oversight e quella capacità di giudizio contestuale che nessun algoritmo può replicare completamente.

La resilienza digitale nell'era dell'AI agente non si limita quindi alla capacità di resistere alle interruzioni, ma richiede sistemi capaci di evolversi e ottimizzarsi continuamente. Gli agenti AI possono elaborare volumi massicci di dati e apprendere costantemente dalle interazioni con supervisori umani, creando quello che Hathi definisce "un vero sistema auto-ottimizzante".

Fonte dell'articolo: www.technologyreview.com

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca quadrati

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Advertisement

Ti potrebbe interessare anche

La fisica ribalta l’effetto Faraday dopo 180 anni

Scienze

La fisica ribalta l’effetto Faraday dopo 180 anni

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa
IBM spinge il quantistico oltre i limiti del Modello Standard

Scienze

IBM spinge il quantistico oltre i limiti del Modello Standard

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa
Clima, il mistero dei venti svelato dopo 15.000 anni

Scienze

Clima, il mistero dei venti svelato dopo 15.000 anni

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa
Tumori: svelato il trucco che manda KO le cellule T

Scienze

Tumori: svelato il trucco che manda KO le cellule T

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa
La rivoluzione industriale ora la guida l’AI

Scienze

La rivoluzione industriale ora la guida l’AI

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa

Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.