5 cose che Apple ha copiato da Android per iOS 16 e iPadOS 16

Alcune delle novità annunciate da Apple alla WWDC 2022 sono risultate abbastanza familiari agli utenti Android più attenti.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Questa settimana è iniziata in modo scoppiettante, con Apple che ha dato il via alla WWDC 2022 trasmettendo in live il classico keynote di apertura che riassume tutte le novità della conferenza dedicata agli sviluppatori.

Sono state annunciate diverse novità riguardo iOS ed iPadOS, i sistemi operativi dedicati rispettivamente agli iPhone e agli iPad. Alcune di queste nuove funzioni sono però risultate abbastanza familiari agli utenti Android più attenti...

1. Widget nella lockscreen

Una delle principali novità di iOS 16 riguarda la schermata di blocco. Apple ha ridisegnato completamente la Lockscreen dei propri iPhone, spostando le notifiche nella parte bassa del display, consentendo maggiore personalizzazione e persino implementando l'aggiunta di diversi widget utili.

Alcuni di voi ricorderanno però che Google ha introdotto la possibilità di aggiungere widget alla lockscreen di Android già circa 10 anni fa, con l'arrivo di Android 4.2 Jelly Bean. Questa funzione non è tuttavia sopravvissuta allo scorrere del tempo, eliminata dal gigante di Mountain View a partire dal redesign del sistema operativo avvenuto con Android 5.0 Lollipop.

Alcuni produttori, come Samsung con la sua One UI, permettono di utilizzare dei widget personalizzati dalla schermata di blocco ma la funzione non è standard e varia da brand a brand.

Da sottolineare, infine, che Google permetteva l'utilizzo dei widget nella Lockscreen anche ai tablet, cosa che Apple al momento ancora non ha fatto. I nuovi widget sono infatti disponibili in iOS 16 ma non in iPadOS 16.

2. Vibrazione tastiera

Eureka, Apple ce l'ha fatta! Dopo "sole" 16 versioni del sistema operativo dedicato agli iPhone, l'azienda di Cupertino è riuscita ad implementare sui propri iPhone una funzione che gli utenti Android hanno sempre avuto a disposizione e che ad oggi viene data per scontata: il feedback aptico nella tastiera.

Sì, la tastiera di sistema di iOS non ha mai restituito alcun feedback agli utenti utilizzando l'ottimo sistema di vibrazione di iPhone fino a questo momento. Certo, alcune tastiere di terze parti (aggiunte ad iOS solamente nel 2014) avevano già la possibilità di attivare questa funzionalità ma la già ottima tastiera di Apple no.

Sembra una novità di poco conto ma alcuni utenti aspettavano questo cambiamento da anni.

3. Itinerari con più fermate durante la navigazione

In questo caso, più che dal sistema operativo per smartphone avversario, Apple ha preso spunto da uno dei software Google più conosciuti al mondo, il sistema di mappe pre-installato su ogni dispositivo Android: Google Maps.

Con un aggiornamento della propria applicazione Mappe, Apple ha introdotto finalmente la possibilità di progettare un itinerario di navigazione che comprende più fermate, caratteristica su cui gli utenti Google Maps possono contare sin dal 2016 ...anche su iOS!

Si tratta di certo si un miglioramento al sistema di navigazione predefinito degli iPhone ma è una novità che non stupisce in alcun modo gli appassionati utenti di Android.

4. Finestre ridimensionabili su tablet

Spostandoci verso le novità introdotte da Apple su iPadOS 16, l'azienda ha annunciato l'arrivo di una nuova modalità di multitasking sui propri tablet. Stage Manager, in arrivo anche nella prossima versione di macOS, permetterà agli utenti di raggruppare a lato dello schermo diverse applicazioni attive tra cui passare facilmente per migliorare la produttività.

Su iPad questo cambiamento arriva con la possibilità di eseguire le app in finestre ridimensionabili da utilizzare anche contemporaneamente, proprio come un vero sistema operativo desktop.

E mentre gli utenti Apple festeggiano l'arrivo della funzione, gli utenti Android stavano già godendo tale possibilità da diverso tempo. Per quanto l'esperienza d'uso dei tablet Android sia ad oggi nettamente superiore se comparata agli avversari Android, in questo caso il sistema operativo di Google e le varie personalizzazioni degli OEM erano un passo avanti.

Basti pensare a tutte le funzionalità dedicate alle finestre flottanti presenti su tablet, foldable e persino diversi smartphone. Infine come non dimenticare Samsung DeX che trasforma tablet e smartphone in veri e propri PC.

5. Always-on display (AOD)

In questo caso parliamo di una funzionalità che si prevede faccia il proprio debutto sui prossimi iPhone 14, in arrivo entro fine anno, e che al momento non è possibile utilizzare nemmeno con i più recenti iPhone 13 utilizzando la prima Beta di iOS 16.

Secondo quanto vociferato nei giorni che hanno preceduto la WWDC e stando a quanto scoperto scavando nel codice di iOS 16 Beta, è molto probabile che Apple voglia finalmente abilitare l'always-on display sui futuri iPhone.

Si tratta di una funzione che permette di regolare al minimo luminosità e refresh rate degli schermi AMOLED per rendere quasi nullo il consumo di batteria mentre allo stesso tempo si mantengono attivi orologio e icone delle notifiche (ma non solo) con lo schermo dello smartphone "spento".

È una funzione che è stata introdotta per la prima volta negli smartphone Android da Samsung con Galaxy S7 e da LG G5 lo stesso anno ma che in realtà è stata mostrata per la prima volta da Nokia sui suoi primi telefoni dotati di schermo OLED. Il primo dispositivo del brand finlandese a vantare un always-on display è stato il Nokia 6303 ma la tradizione è continuata anche in seguito con i prodotti dotati di sistema operativo Windows Phone.