Android ha 5 anni e Google si prepara alla quinta versione

Android, il sistema operativo mobile sviluppato da Google, ha compiuto cinque anni. Ripercorriamo la storia di un software che ha conquistato il mercato degli smartphone ed è in continua ascesa, anche in quello dei tablet.

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a cura di Simone Raimondi

Android ha compiuto ieri il suo quinto compleanno e Google, insieme al consorzio Open Handset Alliance, ha colto l'occasione per evidenziare i diversi traguardi raggiunti da questo sistema operativo nel mondo mobile. Guardiamo brevemente il passato di questo software per vedere le diverse fasi della sua "crescita".

Presentato il 5 novembre del 2007, Android ha raggiunto la prima versione stabile il 23 settembre 2008, debuttando sul mercato con l'HTC Dream. Nel febbraio 2009 Google ha svelato il primo aggiornamento, la versione 1.1, che correggeva diversi bug e aggiungeva alcune funzioni secondarie.

Dopo pochi mesi, verso la fine di aprile 2009, è arrivata la versione 1.5 Cupcake, che integrava le prime funzioni "social", come la possibilità di caricare video su YouTube e il supporto ai widget. È stata anche la prima ad avere una denominazione specifica, ispirata dal mondo dei dolci e seguita poi dalle altre in ordine alfabetico.

HTC Magic - Clicca per ingrandire

Android 1.5 ha cominciato a diffondersi sul mercato in modo massiccio anche nel nostro Paese con terminali come l'HTC Magic, probabilmente il primo ad aver mostrato le potenzialità di questo sistema operativo a un vasto pubblico. Per questo motivo Google ha spinto forte sullo sviluppo del sistema operativo, e a settembre ha presentato la versione 1.6 Donut (Ciambella). Non mostrava particolari novità a livello grafico ma integrava numerose nuove funzioni, come la possibilità di selezionare più immagini e video contemporaneamente per cancellarli dalla galleria.

Motorola Droid - Clicca per ingrandire

Un mese dopo è stato il turno di Android 2.0 Eclair (Pasticcino), una versione più moderna e simile a quelle che oggi siamo abituati a trovare sui dispositivi in commercio. Tra gli smartphone con questo sistema operativo ricordiamo il Motorola Droid, dotato di tastiera fisica a scorrimento. All'inizio del 2010 è toccato ad Android 2.1 Eclair, un aggiornamento minore che correggeva alcuni bug. Probabilmente il telefono che ha ottenuto più successo con questo sistema operativo è il Galaxy S di Samsung.

Il 20 maggio 2010 segna il debutto di Android 2.2 Froyo (Frozen-Yogurt, cioè Yogurt "congelato") insieme al primo prodotto della serie Nexus, appunto il Nexus One. Questa famiglia di smartphone, ora composta anche dal Nexus S, dal Galaxy Nexus e dal Nexus 4, gode del supporto software diretto di Google e ogni terminale ha caratterizzato la presentazione di nuove versioni di Android. Froyo porta il supporto ai contenuti Flash, offre diverse ottimizzazioni a livello software e integra il tethering USB e la funzione hotspot WiFi.

Nexus One - Clicca per ingrandire

A dicembre 2010 Google ha presentato il Nexus S e Android 2.3 Gingerbread (Pan di zenzero), con un'interfaccia grafica semplificata, miglioramenti nella gestione energetica e la possibilità di sfruttare chip NFC.

L'azienda di Larry Page e Sergey Brin ha successivamente portato questo sistema operativo nel mondo dei tablet con una versione dedicata esclusivamente a questi prodotti, la 3.0 Honeycomb (Favo) nel febbraio 2011. Tra le novità incluse era presente una nuova interfaccia grafica e il supporto a processori con più core. Il primo prodotto commercializzato con Honeycomb è il Motorola Xoom. Durante questo periodo iniziano ad affacciarsi sul mercato in modo massiccio anche molti tablet Android a basso costo, alcuni con la versione 3.0 e altri con la più vecchia 2.3 Gingerbread.

Galaxy Nexus - Clicca per ingrandire

La nuova interfaccia grafica arriva anche sugli smartphone con Android 4.0 Ice Cream Sandwich (Gelato Biscotto), il 19 ottobre del 2011. Tra le novità principali troviamo il supporto all'assenza di tasti fisici (si può controllare il prodotto solo con quelli virtuali sullo schermo), lo sblocco tramite riconoscimento visivo e il WiFi Direct. In questo caso il primo prodotto con questa versione di Android è il Galaxy Nexus. Ice Cream Sandwich è dedicato sia agli smartphone che ai tablet e cancella così il divario creato da Google con la 3.0 Honeycomb.

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Negli ultimi mesi è stata la volta di Android 4.1 Jelly Bean (Caramella gommosa), con miglioramenti prestazionali dell'interfaccia e della reattività generale del sistema denominati "Project Butter". La presentazione risale al 9 luglio scorso, quando Asus e la casa di Mountain View hanno mostrato il primo tablet della famiglia Nexus, il Nexus 7.

Google ha presentato da poco anche la versione 4.2, anch'essa Jelly Bean, che introduce il supporto multi-utente sui tablet e la modalità Photo Sphere per la fotocamera. Con questa funzione è possibile scattare immagini a 360 gradi. I primi prodotti a sfruttare Android 4.2 saranno il Nexus 4 e il Nexus 10.

Nexus 4 - Clicca per ingrandire

Oltre al successo nel gradimento da parte del pubblico - appassionato e non - che di diffusione (Android domina il mercato, è su tre smartphone su quattro), Google può vantare anche altri traguardi. Sul Play Store sono disponibili più di 700 mila app e ogni giorno ci sono 1,3 milioni di attivazioni di prodotti Android (15 ogni secondo). Pochi mesi fa venivano attivati quotidianamente "solo" 1 milione di dispositivi, un chiaro segno della rapida espansione del sistema operativo.

Android conosce oggi la maggior popolarità di sempre, grazie a versioni ben accolte dal pubblico e dagli specialisti del settore, come Jelly Bean e Ice Cream Sandwich. Non possiamo prevedere come e se continuerà la crescita di questo sistema operativo mobile, ma il futuro sembra roseo e Google un'azienda capace di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Probabilmente a Mountain View stanno festeggiando il compleanno con una grande quantità di torte, rigorosamente tutte al limone (la prossima versione di Android sarà probabilmente Key Lime Pie, Torta al limone). Speriamo non facciano indigestione e tornino al più presto a programmare Android 5.0!