Il regime nordcoreano ha trasformato gli smartphone Android in strumenti di sorveglianza e controllo ideologico totale, eliminando di fatto qualsiasi concetto di dispositivo personale. A rivelarlo è un'indagine condotta dal popolare YouTuber tech Mrwhosetheboss, che ha messo le mani su due telefoni contrabbandati fuori dalla Corea del Nord, documentando un ecosistema digitale orwelliano dove ogni aspetto del sistema operativo è progettato per monitorare i cittadini e impedire qualsiasi contatto con il mondo esterno. I dispositivi, basati su versioni modificate di Android 10 e Android 11, rappresentano forse l'esempio più estremo al mondo di come un governo possa trasformare la tecnologia mobile in un'arma di controllo sociale.
Arun Maini, il creatore dietro al canale Mrwhosetheboss, ha analizzato nel dettaglio due modelli nordcoreani: uno smartphone di fascia bassa e un dispositivo di punta battezzato ironicamente "Samtaesung 8", chiara imitazione del brand Samsung. Già dall'interfaccia emergono i primi segnali inquietanti: digitare "Corea del Sud" è letteralmente impossibile, poiché la tastiera converte automaticamente l'espressione in "stato fantoccio", mentre tentativi di formulazioni alternative vengono censurati con asterischi. Il sistema rileva e sostituisce persino lo slang moderno o i riferimenti ai media sudcoreani, mostrando avvisi che ricordano agli utenti quali parole sono vietate dal regime.
La censura non si limita al testo. Questi dispositivi non hanno alcun accesso a internet nel senso convenzionale del termine: si connettono esclusivamente a una intranet chiusa gestita dallo stato, popolata unicamente di siti web approvati dal governo. Anche le impostazioni più basilari come l'orario sono sotto controllo statale: gli utenti non possono modificare il fuso orario, cambiare la data o sincronizzarsi con server esterni. Ogni componente è blindato per impedire qualsiasi comunicazione con l'esterno, trasformando quello che dovrebbe essere uno strumento di connettività globale in uno smartphone isolato dal mondo.
L'analisi delle applicazioni preinstallate rivela un ecosistema di software falsificati. Browser, calendario, fotocamera e lettore musicale presentano interfacce familiari ma sono versioni contraffatte progettate per mantenere gli utenti all'interno di una bolla informativa controllata. Molte app semplicemente non si aprono, mentre altre mostrano esclusivamente contenuti propagandistici. Il catalogo disponibile include giochi approvati dal regime, film russi e indiani, oltre a biografie celebrative dei leader nordcoreani. Anche i contenuti internazionali popolari vengono piratati, modificati e redistribuiti dallo stato con marchi contraffatti.
L'installazione di nuove applicazioni richiede una visita fisica a un negozio autorizzato, dove ogni software deve essere esplicitamente approvato dal governo e viene concesso per un periodo di tempo limitato. I file locali e le foto sono tutti marcati con firme digitali governative: qualsiasi contenuto proveniente dall'esterno viene riconosciuto come non autorizzato e immediatamente cancellato dal sistema. Il file manager esiste ma non offre accesso ad alcuna directory significativa, rendendo impossibile qualsiasi gestione autonoma dei dati.
Il sistema di sorveglianza integrato supera ogni immaginazione. Come documentato nel video (che potete trovare qua sotto) e confermato da precedenti inchieste della BBC, i dispositivi catturano silenziosamente uno screenshot ogni volta che viene aperta un'applicazione. Queste immagini vengono salvate nella memoria interna del telefono, costruendo un archivio completo e permanente di tutte le attività dell'utente. Il Bluetooth è disabilitato o severamente limitato, la condivisione di foto è tecnicamente impossibile, e ogni tentativo di trasferimento dati viene bloccato a livello di sistema operativo.
L'hardware di questi dispositivi, pur basandosi su piattaforme Android relativamente recenti, è completamente stravolto nel software per eliminare qualsiasi funzionalità che possa consentire libertà personale o comunicazione non controllata. La versione di Android utilizzata rimuove tutti i servizi Google, sostituendoli con alternative statali che fungono esclusivamente da strumenti di controllo. Non esistono store di applicazioni indipendenti, non c'è possibilità di sideload, e persino le funzioni di debug sono state completamente eliminate dal firmware.
Questa indagine rappresenta una rara finestra su un ecosistema tecnologico completamente isolato, dove il concetto stesso di dispositivo personale viene annullato. Mentre nel resto del mondo i dibattiti sulla privacy digitale si concentrano su raccolta dati e targeting pubblicitario, la Corea del Nord dimostra come uno smartphone possa essere trasformato in un dispositivo di sorveglianza totale, dove ogni interazione viene registrata e ogni contenuto filtrato attraverso l'ideologia di stato.