Samsung sarebbe finalmente pronta a rilanciare la serie Galaxy A7x dopo tre anni di assenza dal mercato. L'ultima traccia risaliva al Galaxy A73, ma ora emergono i primi indizi concreti di un possibile Galaxy A77, che potrebbe debuttare nella prima metà del 2026.
La notizia arriva dall'avvistamento di un dispositivo non ancora annunciato nel database di Geekbench, il celebre strumento di benchmark per processori mobile, che ha svelato dettagli significativi sul comparto hardware del nuovo smartphone di fascia medio-alta.
Il dispositivo in questione, identificato con il codice modello SM-A776B, segue la nomenclatura consolidata di Samsung che suggerirebbe appunto la denominazione Galaxy A77. Ciò che rende particolarmente interessante questo avvistamento è la scelta del processore: si tratta di un chip Exynos S5E9865 sviluppato dalla divisione System LSI di Samsung, dotato di una configurazione CPU a 10 core decisamente inusuale per la fascia media del mercato.
La struttura del processore prevede tre core principali ad alte prestazioni con clock a 2,78 GHz, tre core di performance intermedia a 2,30 GHz e quattro core ad alta efficienza energetica a 1,82 GHz. Ad accompagnare questa CPU troviamo una GPU Xclipse 940 basata sull'architettura AMD RDNA, la stessa tecnologia che ha fatto il suo debutto sui processori Exynos di fascia alta. La configurazione rilevata include 8 GB di RAM e il sistema operativo Android 16 con la sovrapposizione One UI 8.x, confermando l'orientamento verso il futuro software di Google.
I risultati ottenuti nei test di Geekbench mostrano 1.673 punti nel benchmark single-core e 5.597 punti nel benchmark multi-core. Questi punteggi, sebbene preliminari e probabilmente non rappresentativi delle prestazioni finali, lasciano intendere che potrebbe trattarsi di una versione depotenziata dell'Exynos 2400, lo stesso processore utilizzato nel Galaxy S24 e nel Galaxy S24 FE. Una strategia che permetterebbe a Samsung di offrire prestazioni di alto livello a un prezzo più contenuto, differenziando comunque il prodotto rispetto ai flagship attraverso frequenze di clock ridotte.
L'avvistamento del Galaxy A77 non è isolato: nelle scorse settimane era emerso anche il Galaxy A57, anch'esso presente nel database di Geekbench con il processore Exynos 1680 e 8 GB di RAM. Anche quest'ultimo modello risulta equipaggiato con Android 16 e dovrebbe offrire supporto per il Bluetooth 6.1 e ricarica rapida da 45W. Questo lascia presagire un rinnovamento complessivo della gamma Galaxy A per il 2026, con Samsung intenzionata a ripopolare la fascia intermedia con dispositivi tecnicamente più avanzati.
Va sottolineato che la presenza di un dispositivo nel database di Geekbench non garantisce automaticamente il suo lancio commerciale, potendo trattarsi anche di prototipi interni o test di sviluppo. Tuttavia, la comparsa di molteplici modelli della serie A con Android 16 suggerisce una pianificazione strutturata. Se confermato, il Galaxy A77 potrebbe posizionarsi come alternativa interessante per chi cerca prestazioni da flagship in un formato più accessibile, sfruttando l'ecosistema di chip proprietari Samsung e la collaudata esperienza con le GPU AMD integrate.
Il mercato degli smartphone di fascia media è attualmente uno dei più competitivi, con produttori cinesi che spingono fortemente su specifiche aggressive a prezzi contenuti. Il ritorno della serie A7x con processori di derivazione flagship potrebbe rappresentare la risposta di Samsung a questa pressione competitiva, puntando sulla riconoscibilità del brand e sull'integrazione software garantita da One UI. Resta da vedere se il colosso coreano riuscirà a bilanciare prestazioni, prezzo e disponibilità per conquistare una fetta significativa di questo segmento cruciale.