Android per gli straccioni che piratano le app?

Gli utenti Android comprano poche app e usano sempre più spesso applicazioni piratate, per questo gli sviluppatori software favoriscono iOS. Ci saranno sempre meno app per Android in futuro?

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'utente di Android è meno propenso ad acquistare le applicazioni rispetto a chi usa iOS. In compenso, su Android le applicazioni pirata vanno alla grande. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di MLB.com, Bob Bowman, che è intervenuto nel dibattito sullo sviluppo delle applicazioni per smartphone.

La pirateria potrebbe ostacolare lo sviluppo della applicazioni per Android

La convinzione di Bowman è che Android ha "un problema più grande di iOS, che si chiama pirateria". A titolo di esempio, Bowman ha spiegato che gli utenti craccano un'app di MLB che costa 15 dollari e la ridistribuiscono gratuitamente in Internet. Un lavoro che è molto più facile da fare su piattaforma Android che sull'iPhone, perché per installare applicazioni pirata sull'iPhone bisogna hackerare il terminale, mentre la maggior parte dei telefoni Android può installare applicazioni pirata senza dover fare nulla".

Secondo l'amministratore deleagto di MBL.com Android ha "un problema più grande di iOS, che si chiama pirateria" - clicca per ingrandire

In realtà questa teoria non è del tutto vera: sull'iPhone basta installare il jailbreak (iOS 4.3, il jailbreak è quasi pronto, mancano i ritocchi) per avere accesso a Cydia (che permette di scaricare Installous), e procurarsi le app piratate. Per quanto riguarda Android, invece, la possibilità di installare app piratate dipende dal modello dello smartphone.

Bowman si augura che le cose cambino perché "non vuole che vi sia un solo sistema operativo", per questo la sua azienda è impegnata anche nel supporto di webOS (webOS su tutti i prodotti HP entro il 2012) e di BlackBerry. Apple, insomma, ha un unico svantaggio: preleva alla fonte 30 centesimi di dollaro per ciascun dollaro pagato dagli utenti per il download delle applicazioni dall'Apple Store, però "gli utenti iPhone e iPad sono interessati all'acquisto di contenuti, mentre il compratore Android molto meno."

In realtà sull'iPhone basta installare il jailbreak per usare applicazioni pirata 

Purtroppo, indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda, Bowman ha spiegato che bisogna fare i conti con la pirateria. Coloro che cercano di proteggere contenuti digitali, o che sono eccessivamente preoccupati per la pirateria, spesso tendono a ignorare Android o a limitare il proprio impegno. Bowman ha spiegato che MBL.com non intende abbandonare nel breve termine lo sviluppo per piattaforma Android, "ma non supportiamo tutti i telefoni Android perché oltre una certa soglia i rendimenti diventano decrescenti." 

Il problema rischia di affossare il numero e il tipo di applicazioni per Android, penalizzando gli utenti che preferiscono Google a Apple. Secondo una stima pubblicata oggi dal Digitimes, nel 2011 saranno venduti fra 20 e 25 milioni di smartphone di fascia bassa con Android.