Apple finisce al tappeto, anche se solo al primo round, contro un'azienda spagnola che produce tablet Android. La Nuevas TecnologÃas y EnergÃas Catalá (NT-K) ha sconfitto il colosso il Cupertino, riuscendo dove altri hanno sinora fallito, ovvero difendere il design del proprio prodotto chiamato NT-K Pad A91 e dotato di un SoC ARM Cortex A8 1 GHz, 512 MB di RAM DDR2 e 4 GB di spazio per i dati.
La piccola azienda della regione di Valencia chiede ad Apple un risarcimento per i profitti persi e i danni morali, dovuti al sequestro temporaneo del prodotto da parte delle autorità della dogana spagnola. L'azienda sta inoltre portando avanti un ricorso antitrust contro la casa di Cupertino per comportamento anticoncorrenziale.
Stando a quanto si può estrapolare dalle fonti spagnole, nel novembre dello scorso anno Apple ha accusato NT-K di aver copiato l'iPad, ottenendo il blocco del tablet Android alla dogana spagnola (il prodotto è realizzato in Cina). Oltre a questo l'azienda e i suoi prodotti sono comparsi (seppur temporaneamente) nella lista europea dei prodotti pirata e, nonostante scambi di missive tra le due parti, Apple ha denunciato NT-K in sede penale il 9 dicembre 2010.
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"Considerando che non era un caso di pirateria, ma una disputa per decidere se Apple avesse i diritti esclusivi di design che coprono i prodotti NT-K con Android, penso che sia assolutamente scandaloso che la casa di Cupertino abbia cercato di attaccare la sua rivale in base al diritto penale. Una disputa commerciale è una cosa, seguire il cammino penale è invece del tutto irragionevole", ha scritto Florian Mueller, esperto di proprietà intellettuali, sul proprio blog.
Nel mese di agosto di quest'anno NT-K ha presentato un ricorso antitrust spagnola, la Comisión Nacional de la Competencia (CNC), sostenendo che Apple sta cercando, abusivamente, di limitare ogni forma di concorrenza. Non è chiaro se sia in corso un'indagine formale dell'antitrust, ma sembra che la denuncia non sia stata respinta, quindi Apple potrebbe finire sotto la graticola.
Nel frattempo, la causa penale è andata avanti, e sulla base della sentenza di primo grado, le accuse di Apple sono state respinte perché il giudice non ha concluso che vi è "una giustificazione sufficiente" per una causa penale.