Apple raccoglie quasi la metà dei profitti del settore mobile. L'azienda di Cupertino nei primi sei mesi del 2010 ha venduto 17 milioni di smartphone, una cifra insignificante se comparata a quelle ottenute da giganti come Nokia, Samsung o altri. Il fatturato generato dall'iPhone però è enorme, soprattutto grazie all'AppStore, e lascia nella polvere i concorrenti.
iPhone 4
L'analisi più recente si deve a Canaccord Genuity, un'azienda che si occupa di rating in borsa. In una presentazione per gli investitori l'agenzia ha infatti spiegato perché ha etichettato Apple con "comprare" - suggerendo quindi agli investitori di acquistare i titoli dell'azienda. Anche se vende meno degli altri, riesce a totalizzare guadagni superiori a chiunque altro.
Il grafico che vedete è molto esplicativo. Apple riesce a incamerare quasi il 40% dei profitti generati nel settore mobile. Non solo per i margini relativi alla vendita di smartphone, pure alti, ma soprattutto grazie all'AppStore e a iTunes.
In altre parole iPhone, iPad e iPod sono (anche) un modo di mettere il negozio (l'AppStore) nella tasca dei clienti, e invogliarli così a spendere il proprio denaro. È l'obiettivo che inseguono anche gli altri produttori, con prodotti come l'Android Market Place o il Nokia Ovi Store. Queste iniziative tuttavia non hanno ancora raccolto un successo comparabile a quello di Apple.
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"Siamo impressionati dalla capacità di Apple di monetizzare i propri prodotti innovativi, tramite la vendita di dispositivi ad alto margine, che generano forti profitti e una tendenza positiva per gli shareholders Apple. Il caso dei dispositivi portatili è esemplificativo: la maggior parte dei produttori fatica a ottenere profitti o persino margini operativi del 10% (salvo RIM, e recentemente HTC), mentre stimiamo che Apple arrivi a un margine lordo del 50% e a un margine operativo del 30% sui prodotti iPhone", si legge sulla nota di presentazione.
Stando ai consigli dei Canaccord Genuity (e non solo) il modo migliore d'investire in Apple è probabilmente il mercato azionario. Al momento il prezzo di riferimento è infatti di 283 dollari, ma si prevede un valore di arrivo pari a 356 dollari.