Apple non silura gli e-reader, gli tira solo la coda

Apple ha giustificato la scelta che ha portato alla sospensione dell'e-reader Sony dall'App Store. La dirigenza chiede equità di comportamento. La sensazione è che per i consumatori il dibattito sia piuttosto sterile.

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a cura di Dario D'Elia

Apple ha deciso di fare chiarezza sull'esclusione dall'App Store del Sony Reader per iPhone. Come abbiamo spiegato ieri, Sony ha confermato di essere stata esclusa dall'App Store poiché consente l'acquisto di e-book al di fuori dalla piattaforma. In verità secondo la portavoce del colosso di Cupertino, Trudy Miller, nulla è cambiato sotto il profilo dei termini di servizio.

App Store

"Richiediamo solo che se un'applicazione consente all'utente di acquistare libri al di fuori (dell'App Store, NdR), la stessa opzione (di acquisto) dovrebbe essere disponibile a coloro rimangono all'interno", ha sottolineato Miller. Insomma Apple chiede espressamente a tutti di non limitare le opzioni di acquisto.

Il dibattito forse per l'utente finale non è particolarmente interessante, anche perché in fondo pagare direttamente Apple o Sony per un libro non dovrebbe fare molta differenza. "Gli sviluppatori sono ancora liberi di mandare i clienti ai propri Web store, ma devono anche offrirgli la possibilità di acquistare contenuti all'interno della loro stessa applicazione, e devono far passare queste vendite attraverso il circuito Apple per consentire la spartizione dei ricavi", ha aggiunto Miller.