Ennesima trimestrale da record per Apple (qui i dettagli), che con un fatturato di 35,3 miliardi di dollari e un utile netto di 6,9 miliardi di dollari può dirsi soddisfatta di come stanno andando le cose, malgrado una crisi che affligge diverse aree del mondo, e alcune più di altre. Anche Wall Street - stranamente - nelle contrattazioni after hours ha premiato il titolo con scambi che hanno fatto segnare un +3,9%.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno passato il fatturato è cresciuto, seppur di poco (35 miliardi), mentre l'utile netto è in forte calo (8,8 miliardi di dollari). I risultati sono quindi in chiaroscuro, anche perché se osserviamo il margine lordo riscontriamo un dato del 36,9 percento, inferiore al 42,8 percento registrato nello stesso trimestre di un anno fa, ma leggermente superiore alle stime degli analisti.
La nota positiva si chiama iPhone. L'azienda ne ha piazzati 31,2 milioni, rispetto ai 26 milioni dello stesso trimestre di un anno fa. A tal proposito sono interessanti due aspetti. Il primo è che per ammissione della stessa Apple in diverse aree stanno andando decisamente bene le vendite di iPhone 4 e iPhone 4S, due terminali collocati in fasce di prezzo inferiori con l'avvento dell'iPhone 5. Questo a riprova che Apple ha spazio per presentare un iPhone "low-cost".
Il secondo è che Tim Cook ritiene che il mercato degli smartphone di fascia alta non abbia ancora raggiunto il proprio picco, come invece credono molti osservatori, e quindi per Apple la strategia di proporre due terminali in fasce di prezzo differenti potrebbe rivelarsi vincente. Nella trimestrale ci sono però delle note dolenti, come le vendite di iPhone in Cina: in leggero aumento sul territorio interno (+4%) ma in netto calo in quel di Hong Kong (-20%). Questo ha portato a un calo del fatturato nell'area del 43% sul trimestre precedente e del 14% sull'anno passato.
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L'iPad inoltre ha rallentato in modo evidente: sono state venduti 14,6 milioni di dispositivi a fronte dei 17 milioni dello stesso trimestre del 2012. Apple però non si scompone, e probabilmente ha ragione quando dice che i confronti, questa volta, sono difficili da fare. Quest'anno l'azienda ha ridotto la quantità di prodotti a magazzino di 700 mila unità rispetto all'anno passato, quando invece sui conti pesava il nuovo iPad 3.
Purtroppo il fatto che Apple abbia cambiato il suo ciclo di presentazioni consolidato negli anni rende i confronti più complicati del previsto. A ogni modo Cook ha sottolineato che iPad "rappresenta l'84% del traffico online". Calo di vendite anche per i Mac, che passano da 4 a 3,8 milioni. Nel confronto anno su anno il numero di unità commercializzate ha fatto segnare un -7%, a fronte di un -1% sul fatturato.
Il dato positivo è quindi che la contrazione delle vendite di Mac è inferiore a quella del comparto PC e per questo Apple afferma di aver guadagnato ulteriori quote di mercato, senza però entrare nei dettagli della propria affermazione. Interessante come l'azienda non citi l'iPod nel proprio comunicato stampa e questo, se vogliamo, certifica quanto ormai sia diventato irrilevante il player multimediale tascabile con l'avvento di iPhone e iPad.
Sbirciando tra i documenti però si scopre che sono state piazzate 4,5 milioni di unità, per un fatturato di 733 milioni. L'anno passato i dati erano rispettivamente pari a 6,7 milioni e 1 miliardo di dollari (-32 e -31 percento). Secondo il direttore finanziario Peter Oppenheimer i nuovi MacBook Air con Haswell stanno raccogliendo forti consensi, e il loro debutto si può vedere come il migliore dall'introduzione della gamma nel 2008.
Insomma, per un motivo o per l'altro è ancora l'iPhone a tenere i conti di Apple in carreggiata, in vista di un periodo che si annuncia molto interessante dato il probabile arrivo entro la fine del 2013 di ben due modelli di smartphone.
L'azienda è anche in predicato di aggiornare la gamma Mac - iMac e Macbook Pro - e accendere l'interesse sui suoi prodotti con la distribuzione di iOS 7 e OS X Mavericks. Per il quarto trimestre fiscale Apple prevede un fatturato fra i 34 e i 37 miliardi di dollari, un margine lordo fra il 36 e il 37 percento e spese operative fra 3,9 e 3,95 miliardi di dollari. L'anno passato l'azienda aveva raggiunto un fatturato trimestrale di 36 miliardi di dollari e un utile netto di 8,2 miliardi di dollari, con un margine lordo pari al 40 percento.