ARM mette il piede in due scarpe. Il progettista inglese, dopo aver firmato un accordo con GlobalFoundries per la produzione di chip Cortex A9 a 28 nanometri, sigla un altro patto di sangue a lungo termine con la taiwanese TSMC. Quest'ultima curerà la produzione dei chip Cortex e CoreLink a 28 e 20 nanometri, lavorando in modo specifico per ridurre il più possibile i consumi.
TSMC potrà quindi occuparsi della produzione di chip ARM in modo intensivo. Questo le permetterà di essere pronta a rispondere alle esigenze di nuovi clienti che su queste architetture vorranno realizzare i propri prodotti (e a guardare bene ce ne potrebbero essere tanti, visto che l'architettura ARM è dominante per tablet e smartphone).
"La combinazione delle proprietà intellettuali ARM e della tecnologia di produzione TSMC permetterà ai nostri clienti comuni di accedere a benefici irresistibili per applicazioni avanzate nel campo dei semiconduttori", ha affermato Fu-Chieh Hsu, capo della ricerca e sviluppo di TSMC.