Editori europei contro Apple, ma partono sconfitti

Gli editori europei sono sul piede di guerra con Apple: la rivoluzione sulla policy riguardante gli abbonamenti è considerata un abuso. L'esclusione del Sony e-reader per iPhone ha allarmato tutti. Entro il 31 marzo tutti gli abbonamenti passeranno attraverso l'App Store.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Gli editori europei sono convinti di essere stati traditi da Apple: le nuove restrizioni applicate alla distribuzione digitale non sono piaciute. Secondo il presidente dell'International Media Marketing Association, Grzegorz Piechota, il colosso di Cupertino li avrebbe messi nell'angolo e punterebbe al controllo totale della piattaforma.

"Sono la nuova Microsoft", ha tuonato Piechota. "Quel che sta succedendo in questo momento è difficile da spiegare, i rapporti tra editori ed Apple sono sempre stati diretti e non intermediati dalla nostra associazione. C'è molta confusione".

Tutti voglio l'iPhone

Tutto è iniziato con la cacciata del Sony e-reader per iPhone dall'App Store e successivamente dalle prime timide giustificazioni di Apple. Da lì in poi il caos totale. Già, perché molto testate digitali (ma non tutte, NdR) saranno costrette a cambiare le modalità di pagamento.

"Gli editori di giornali inizialmente hanno accolto a braccia aperte iPad. Pensavano che sarebbe stato un valido modo per accedere ai contenuti di quotidiani e riviste e per questo molti di essi hanno esaltato iPad e hanno investito sulle applicazioni per esso", ha aggiunto Piechota, come ha riportato Macitynet.

"Promuovendo le loro applicazioni hanno sostenuto iPad e l'hanno aiutato ad avere successo sul mercato. Ma ora Apple ci obbliga a vendere gli abbonamenti attraverso il suo sistema e questo significa concedere ad Apple il 30% della transazione e alla fine praticare per gli abbonamenti su iPad un costo più alto. Infine usando il canale di Apple si perde ogni contatto con il cliente. Molti editori si sentono traditi da queste scelte".