Esplosione Foxconn, morti e feriti, urge più sicurezza

Nei giorni scorsi un'esplosione in uno stabilimento di Foxconn, azienda che produce dispositivi per molteplici partner, ha causato morti e feriti.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Venerdì scorso, 20 maggio, si è verificata un'esplosione nell'edificio A5 dello stabilimento Foxconn di Chengdu. Il bilancio è drammatico: tre morti e 15 feriti (sei già dimessi dall'ospedale), alcuni dei quali in condizioni critiche. 

In quell'impianto sono gestiti materiali per la realizzazione, tra gli altri, di alcuni prodotti Apple (probabilmente l'iPad 2) e per questo motivo la casa di Cupertino, che ricordiamo solo diversi mesi fa aveva chiesto a Foxconn di aumentare la sicurezza dei suoi lavoratori, ha diramato un comunicato di condoglianze per i parenti delle vittime.

"Siamo profondamente addolorati per la tragedia nello stabilimento Foxconn a Chengdu, e il nostro pensiero è vicino alle vittime e alle loro famiglie ... Stiamo lavorando a stretto contatto con Foxconn per capire le cause di questo terribile evento". 

In seguito Foxconn ha pubblicato una nota, porgendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e assicurando che sarà offerto loro completo supporto, anche alle persone ferite.

La causa di questo tragico incidente è ancora sotto indagine, ma dai primi rilevamenti sembra essere stata rintracciata nell'esplosione di polvere infiammabile all'interno di un condotto usato per la rifinitura dei materiali. Le attività nello stabilimento coinvolto sono stata sospese e così anche in altri impianti in cui erano in corso operazioni simili. Gli altri impianti continueranno invece a operare normalmente.

Foxconn è sotto i riflettori da diverso tempo per quanto riguarda la sicurezza e le condizioni sul posto di lavoro (Foxconn, una tragedia che riguarda tutti noi). L'anno passato decine di persone si sono suicidate a causa dei ritmi di lavoro serrati e per una gestione del personale oppressiva, di stampo militare. Situazioni che sono emerse nei rapporti del Centre for Research on Multinational Corporations e del gruppo Students & Scholars Against Corporate Misbehaviour (Sacom), in cui si parla di un'assoluta impreparazione dei lavoratori nella gestione delle sostanze chimiche e un'inadeguato sistema di protezione.

Il nostro auspicio è che Foxconn, un'azienda che ha decine di clienti, cambi totalmente politica sulla sicurezza. Anche i suoi partner dovrebbero assicurarsi che negli impianti siano rispettate condizioni di lavoro applicate nei paesi occidentali. Dalle informazioni divulgate fino ad ora, questo incidente non sembra però riconducibile a un errore umano derivante da un'inadeguata gestione del personale, ma sembra legato a un problema di stampo tecnico. Certo il fine non cambia, la sicurezza sul lavoro non è in discussione.

Per quel che può valere, Tom's Hardware porge un pensiero alle vittime e alle famiglie, sperando che questi casi di morti bianche diventino sempre più rari.