Durante un'intervista con la testata Economic Times, il vice president of product management di Google Caesar Sengupta ha svelato i piani dell'azienda di Mountain View in relazione al progetto Android One, con il quale il colosso statunitense ha lanciato una linea di dispositivi economici all'interno di sette mercati emergenti.
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Sengupta rivela che il progetto non è nato con lo scopo di realizzare un cospicuo tornaconto economico; l'intenzione di Google è stata fin dall'inizio quella di offrire a quanti più utenti non ancora dotati di uno smartphone la migliore esperienza mobile possibile. La compagnia statunitense è molto soddisfatta dei risultati raggiunti fino ad ora con Android One ed è pronta ad imparare dai propri errori in modo da sviluppare e proporre al pubblico dispositivi ancora più convincenti.
Lo scarso successo della prima generazione di terminali Android One è da imputare all'esigua quantità di rivenditori autorizzati presenti all'interno dei mercati emergenti in cui i dispositivi sono stati proposti. Ora, grazie agli accordi stipulati con i vari partner, Google è in grado di assicurare una disponibilità ben più ampia.
Guardando al futuro, il colosso americano ha intenzione di continuare a lavorare a stretto contatto con i vari OEM, in modo da portare il progetto Android One all'interno di nuovi mercati emergenti. Ci sarà inoltre una più ampia scelta per quanto riguarda i dispositivi acquistabili, che andranno a posizionarsi nella fascia di mercato racchiusa tra i 100 e i 200 dollari.
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