HP: sempre più PalmPad, sempre più webOS

HP parla di tablet e webOS. Un dirigente si fa scappare, forse inavvertitamente, il nome PalmPad. Sarà quello definitivo?

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a cura di Manolo De Agostini

Il tablet HP basato su webOS si chiamerà PalmPad? A fare questo nome è stato Todd Bradley, vicepresidente esecutivo di HP Personal Systems Group. "Abbiamo già annunciato l'espansione della nostra serie di prodotti ben oltre gli smartphone. Avremo il PalmPad con webOS disponibile nella prima parte del 2011", ha dichiarato Bradley durante un incontro con gli analisti.

Questa è la prima volta che un impiegato di HP - e anche di spicco - cita il nome PalmPad dopo la registrazione del marchio avvenuta lo scorso luglio. Come sarà il tablet webOS? Bradley ha affermato che l'azienda non ha intenzione di copiare Apple o Dell, bensì di realizzare un'interfaccia trasversale a più dispositivi. Sappiamo che webOS sarà il cuore di una strategia estesa, tanto che il vicepresidente ha dichiarato che HP conta di vendere il prossimo anno 15 milioni di stampanti con il sistema operativo acquisito con l'operazione-Palm (HP conferma, webOS anche su tablet e stampanti).

Bradley è convinto che del mercato dei tablet sia stata solamente graffiata la superficie: nei prossimi anni raggiungerà un giro di affari di 40 miliardi di dollari, mentre quello degli smartphone movimenterà qualcosa come 100 miliardi di dollari.

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WebOS non sarà concesso in licenza, HP non ha intenzione di perseguire una strategia in stile Google o Microsoft, bensì da questo punto di vista ricorda Apple. Sarà una partita che si giocherà non solo sulla qualità del sistema operativo, ma anche sull'espandibilità dell'ecosistema attraverso le applicazioni. Secondo Bradley in questi mesi post-acquisizione il numero delle applicazioni sviluppate per webOS è cresciuto del 50%. "Stiamo distribuendo più kit di sviluppo e portando gli sviluppatori su una piattaforma che rappresenterà la terza era del gioco 3D". webOS 2.0 farà quindi concorrenza a Windows Phone 7 e iOS sul fronte dei videogiochi.

Un altro tassello che compone il quadro che riguarda il nuovo sistema operativo lo offre Steven McArthur, vicepresidente senior di HP, che al Financial Times ha parlato di un servizio basato sul cloud computing che permetterà ai possessori di dispositivi HP (smartphone e tablet) di archiviare contenuti e, sicuramente nel caso della musica, ascoltarla comodamente in streaming.

Per concludere HP e Apple ieri sera sono state al centro di un giallo. Secondo indiscrezioni Tim Cook, amministratore delegato a interim di Apple durante l'assenza per motivi di salute di Steve Jobs e attuale direttore operativo, sarebbe diventato presto il prossimo CEO di HP dopo l'uscita di scena di Mark Hurd.

La notizia è stata prontamente ribattuta, ma poi è arrivata una smentita. "Non andrà in HP, ama Apple", hanno confidato persone vicine a Cook.