Il mercato degli smartphone pieghevoli potrebbe dover attendere ancora prima di vedere l'ingresso di Apple, con il tanto atteso iPhone Fold che rischia di slittare al 2027 invece del previsto lancio nel settembre 2026. A lanciare l'allarme è la società di investimenti giapponese Mizuho Securities, che individua nei problemi di produzione della cerniera innovativa la causa principale del possibile ritardo. Si tratta di una notizia che ridimensiona le aspettative di chi sperava che la mela morsicata potesse finalmente rivoluzionare un segmento di mercato ancora di nicchia.
La tecnologia della cerniera rappresenta il cuore pulsante di ogni dispositivo pieghevole e costituisce da sempre il tallone d'Achille di questi apparecchi. Apple aveva in programma di utilizzare un meccanismo unico nel suo genere, progettato specificamente per eliminare o quantomeno ridurre drasticamente la piega visibile sullo schermo, un problema che affligge i proprietari di smartphone foldable fin dal lancio dei primi modelli sul mercato. L'analista Ming-Chi Kuo, figura di riferimento nel panorama delle previsioni tecnologiche, ha rivelato che il costo di questa componente potrebbe risultare inferiore alle previsioni iniziali, attestandosi tra i 70 e gli 80 dollari a pezzo una volta avviata la produzione di massa, contro i 100-120 dollari stimati in precedenza.
Le specifiche tecniche trapelate da Mizuho Securities delineano un dispositivo con caratteristiche precise: uno schermo esterno da 5,38 pollici e un display interno da 7,58 pollici. Questi dati differiscono leggermente da precedenti indiscrezioni di aprile che parlavano rispettivamente di 5,49 e 7,76 pollici. Per fare un confronto con la concorrenza, il Samsung Galaxy Z Fold 7 monta un pannello interno da 8 pollici e uno esterno da 6,5 pollici, dimensioni leggermente superiori a quelle previste per il modello Apple.
Gli analisti di Mizuho non escludono completamente la possibilità di un debutto nel 2026, ma avvertono che in tal caso la produzione verrebbe ridimensionata significativamente. La società di investimenti prevede infatti una fabbricazione di 5-7 milioni di unità in meno rispetto alle stime originali, con il numero di pannelli previsti che scende da 13 a 9 milioni di pezzi. Questa revisione al ribasso suggerisce che Apple stia procedendo con maggiore cautela rispetto ai piani iniziali.
Un elemento particolarmente interessante riguarda il ritorno del Touch ID, il sensore di impronte digitali che fece la sua comparsa con l'iPhone 5s nel 2013 e venne successivamente sostituito dal Face ID con l'arrivo dell'iPhone X nel 2017. La reintroduzione di questa tecnologia nel primo iPhone pieghevole potrebbe rispondere a esigenze pratiche legate al formato foldable, dove lo sblocco biometrico tramite impronte potrebbe risultare più comodo in determinate configurazioni d'uso.
Il contesto di mercato in cui Apple si appresta a entrare rimane estremamente limitato. I dispositivi pieghevoli mantengono una penetrazione globale dell'1,5-1,6% sul totale del mercato smartphone nel 2025, con spedizioni previste per 19,8 milioni di unità. Il dominio appartiene a Huawei, che controlla il 45% del settore nel secondo trimestre dell'anno in corso. La vera sorpresa arriva da Motorola, il cui rilancio della linea Razr si è rivelato talmente efficace da raddoppiare la quota di mercato mondiale al 28%, conquistando la seconda posizione globale.
Samsung, tradizionalmente considerato il pioniere dei pieghevoli, detiene attualmente solo il 9% del mercato globale secondo i dati relativi al secondo trimestre 2025, prima del lancio dei modelli Galaxy Z Fold 7 e Galaxy Z Flip 7. Questi numeri fotografano un panorama competitivo in rapida evoluzione, dove gli equilibri possono cambiare velocemente. Nel mercato statunitense, tuttavia, Motorola e Samsung mantengono rispettivamente le prime due posizioni.
Molti esperti del settore ritengono che il segmento dei pieghevoli rimarrà confinato a una nicchia fino a quando Apple non farà il suo ingresso ufficiale. La capacità della compagnia di Cupertino di sdoganare nuove categorie di prodotti presso il grande pubblico è ben documentata: basti pensare a come l'iPhone originale trasformò gli smartphone da strumenti per professionisti a fenomeno di massa. L'eventuale ritardo al 2027, se confermato, posticiperebbe ulteriormente questo potenziale punto di svolta per l'intero comparto dei dispositivi foldable, lasciando ai competitor attuali più tempo per consolidare le proprie posizioni e perfezionare le tecnologie.