Cadute, liquidi e… gatti troppo curiosi: gli smartphone degli italiani non hanno vita facile. Un’analisi condotta da Fixxy, startup insurtech attiva nel settore delle coperture tech, ha rivelato quali sono le cause di danneggiamento più comuni per gli smartphone nel nostro Paese, offrendo un quadro piuttosto realistico (e a tratti ironico) della quotidianità digitale degli utenti.
Secondo i dati raccolti, quasi quattro smartphone su dieci subiscono un danno entro il primo anno di utilizzo. Si tratta di un numero significativo che riflette, da un lato, la crescente dipendenza dagli strumenti digitali e, dall’altro, la loro intrinseca fragilità.
Le cinque cause più comuni di danno agli smartphone
La classifica stilata da Fixxy mette al primo posto le cadute accidentali, responsabili del 41% dei guasti. Un inciampo, una presa mancata o un urto improvviso restano i principali nemici dei telefoni moderni, sempre più sottili e scivolosi.
Al secondo posto si trovano i danni da liquidi (23%), che comprendono non solo pioggia o caffè rovesciato, ma anche episodi meno gloriosi come “bagni imprevisti” in lavandini o WC, che rappresentano da soli il 9% dei casi.
Il 14% dei danni riguarda invece schermi lesionati o incrinati da pressioni e urti indiretti, ad esempio quando lo smartphone resta schiacciato in tasca o sotto oggetti pesanti.
Seguono i problemi di alimentazione e cortocircuiti (12%), spesso dovuti a cavi difettosi o caricabatterie non originali, e infine i tentativi di riparazione “fai da te” (6%), che in molti casi finiscono per peggiorare la situazione.
Il restante 4%? È il regno della fantasia: dai gatti che fanno cadere i telefoni dai balconi agli hoverboard impazziti che travolgono smartphone incustoditi.
I numeri dietro ai disastri tech
Gli smartphone rappresentano oltre il 70% dei dispositivi danneggiati, seguiti da laptop (20%) e tablet (10%).
Curiosamente, sono proprio i modelli di fascia medio-alta, compresi tra 600 e 900 euro, a registrare il maggior numero di incidenti: vengono usati di più, ma raramente vengono protetti da coperture adeguate.
Il momento più critico per i guasti si colloca tra i 12 e i 24 mesi dall’acquisto (35% dei casi), quando l’attenzione dell’utente tende a calare. Tuttavia, i danni più gravi si verificano nei primi sei mesi, quando ogni incidente rischia di trasformarsi in un disastro.
Come sottolinea Marco Violato, Senior Manager Operations di Fixxy, “i nostri smartphone sono ormai estensioni di noi stessi, ma li trattiamo come se fossero indistruttibili. I numeri raccontano un’altra storia”.
Un promemoria utile per chi considera il proprio telefono un compagno inseparabile: la vera sfida non è soltanto tenerlo sempre con sé, ma farlo sopravvivere al mondo reale.