Jolla si fa letteralmente in due per perseguire al meglio i propri obiettivi. Nonostante infatti (o forse proprio per questo) l'azienda abbia compiuto appena pochi e incerti passi sul mercato internazionale, dapprima con lo smartphone omonimo nel 2014 e poi con il più recente Jolla Tablet che però a quanto pare sta andando incontro a diversi problemi di disponibilità della componentistica, è stata resa una decisione piuttosto drastica: da oggi esisteranno due soggetti, Jolla Ltd., che si occuperà unicamente dello sviluppo del proprio sistema operativo SailfishOS, e una seconda azienda dal nome non ancora annunciato che invece continuerà a sviluppare, realizzare e commercializzare dispositivi hardware.
La decisione come dicevamo in realtà, al di là del clamore mediatico che può suscitare, è piuttosto sensata e c'è da scommetterci che tra le due, l'azienda principale sarà quella che si occuperà del sistema operativo.
In un mercato affollato come il nostro infatti è sempre più difficile per un prodotto emergere chiaramente rispetto alla concorrenza, soprattutto se realizzato da un'azienda relativamente piccola che difficilmente potrà avere le risorse per introdurre innovazioni reali.
Viceversa il vero valore aggiunto, quello in grado di fare la differenza, è il sistema operativo, come sa bene ad esempio Apple. Sviluppare dunque un buon OS e cederlo magari in licenza ad attori con un maggior peso di mercato, capaci di avvantaggiarsene più di quanto sia in grado di fare la stessa Jolla potrebbe rivelarsi più redditizio di quanto si pensi.
Resta però la domanda su quali siano le aziende che chiederanno SailfishOS in licenza, visto che a quanto pare Yota (l'azienda che produce Yotaphone), non sembra più avere l'intenzione di abbandonare Android per l'OS di Jolla e lo stesso CEO Jolla ha smentito le notizie che volevano la Russia in procinto di realizzare un proprio sistema operativo nazionale basato proprio su SailfishOS. A quanto pare per individuare tali soggetti bisogna guardare ai paesi emergenti, come India e Russia, dove Jolla sostiene di aver già concluso ottimi affari.