La miniera d'oro di Microsoft si chiama Android

Il report di un analista indica in 5 dollari l'obolo versato a Microsoft da HTC per ogni prodotto Android venduto. Se la casa di Redmond riuscisse a firmare accordi simili con altri produttori potrebbe incassare una bella somma.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft potrebbe incassare più soldi da Android che da Windows Phone. Secondo l'analista di Citi, Walter Pritchard, la casa di Redmond guadagna ben 5 dollari da ogni smartphone HTC con Android.

Date le vendite di gran lunga più elevate rispetto ai prodotti WP7, la voce sul bilancio dedicata all'OS ideato da Google sarebbe più cospicua di quella relativa il proprio sistema operativo per smartphone. Le stime dell'analista sono di 150 milioni di dollari per Android (con 30 milioni di unità vendute) e 30 milioni di dollari da WP7 (2 milioni di unità e 15 dollari a licenza).

Dall'aprile del 2010 è in auge un accordo tra le due parti, che copre l'uso di tecnologie Microsoft sui terminali del produttore taiwanese che "montano" Android (HTC paga l'obolo a Microsoft per i cellulari Android).

HTC, per quanto noto, è l'unica azienda a pagare la casa di Redmond. Motorola e Barnes & Noble non hanno acquisito la licenza da Microsoft e per questo motivo sono state denunciate (Microsoft denuncia Motorola per colpa di Android - Microsoft contro l'e-reader Nook, colpa di Android). Stando a quanto riportato dall'analista, la casa di Redmond chiede dai 7,5 ai 12,5 dollari a dispositivo. Se le cose stessero davvero in questi termini, ad HTC sarebbe andata piuttosto bene.

Le numerose cause che coinvolgono Android dimostrerebbero che il sistema operativo mobile, di cui Google è il principale sostenitore, è gratuito, ma non immune agli attacchi degli avversari.

La stessa Microsoft ha più volte dichiarato che "Android infrange diversi brevetti e ci sono dei costi associati a questa situazione. Non è un problema solo nostro, ma anche di altri - come hanno già detto alcune aziende. Quindi ci sono dei costi associati ad Android che non lo rendono gratuito" (Android è gratuito, ma fa spendere in cause legali).

Secondo Walter Pritchard nei mesi a venire ci sarà una "maggiore attività legale" intorno ad Android, perché "Google sembrare avere poche proprietà intellettuali con cui difendersi". Ed è proprio la strada dei tribunali, fa intuire l'analista Kevin Chiang (sempre di Citi), che Microsoft potrebbe percorrere con maggiore regolarità per tornare in corsa nel mondo del tablet e degli smartphone.

Secondo le stime di Chiang i produttori hanno un margine operativo del 10/15 percento sugli smartphone Android, mentre sarebbe appena del 2/3 percento quello sui tablet. In un contesto di questo genere pagare le royalty a Microsoft potrebbe portare alcuni produttori a rivalutare alcune scelte.

Se il dato dell'analista fosse confermato, Microsoft avrebbe un jolly da giocarsi per spingere sia Windows Phone che il sistema operativo per tablet ancora in via di sviluppo. La casa di Redmond, per esempio, potrebbe proporre un accordo di licenza a un prezzo inferiore in cambio di supporto.

Questo spiegherebbe perché, secondo Pritchard,  HTC versa solamente cinque dollari a dispetto delle richieste più alte dell'azienda guidata da Steve Ballmer. Non dimentichiamoci infatti che HTC è uno dei partner di punta del progetto Windows Phone.