Mac e iPad, divisi per attaccare Windows da due fronti

Tim Cook ha chiarito la strategia di Apple e il ruolo di iPad Pro. Non è un concorrente per i Mac ma solo per i PC Windows. L'azienda dimostra di avere un piano coraggioso e azzardato, ma sicuramente è nella posizione di poter rischiare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Non c'è nessuna fusione tra Macbook e iPad all'orizzonte per Apple, come ha confermato nuovamente l'AD dell'azienda Tim Cook in un'intervista alla testata britannica The Independent. Il dirigente non ha scartato del tutto l'ipotesi, ma sicuramente non è allo stato dei fatti nel breve periodo perché c'è ancora mercato per il computer tradizionale.

ipad pro keyboard hero

"Siamo convinti che i clienti non stiano davvero cercando una convergenza tra il Mac e l'iPad. Perché ciò che si verrebbe a creare, o ciò che ci preoccupa, è che nessuna delle due esperienze sarebbe all'altezza di ciò che vuole il cliente".

Una dichiarazione che almeno in parte fa a pugni con quanto detto dallo stesso Cook qualche giorno fa, quando ha suggerito che il nuovo iPad Pro è un sostituto ideale proprio per il computer - indicando in particolar modo i PC da ufficio.

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Però a quanto pare Cook si riferiva solo ai PC con Windows e non ai Mac. "Non riteniamo che Mac e PC siano la stessa cosa", ha infatti voluto specificare nell'intervista citata. Il dirigente riconosce che dal passaggio all'hardware x86 le differenze sono meno di un tempo, ma sostiene che per i clienti Apple è ancora importante che iOS e OS X siano separati.

Cook ha poi aggiunto che l'azienda è determinata a invertire il calo di vendite che ha investito il settore dei tablet, a cominciare dall'iPad. Lui stesso dice di aver scelto l'iPad Pro come dispositivo principale - di sicuro è utile mostrarsi in pubblico usandolo, per promuovere il nuovo prodotto.

In sintesi, quindi: Mac e iPad resteranno ben separati, ed Apple cercherà di togliere mercato a Windows usando il tablet - in particolare il nuovo modello da 13 pollici. Vedremo se e come ci riusciranno, ma già da ora è chiaro che la sfida sarà molto dura.

Nell'ipotesi (da verificare) che un iPad Pro possa fare le veci di un PC in ufficio, e che un'azienda sia disposta a rinunciare alle caratteristiche di Windows, resta la questione del prezzo di acquisto: difficilmente Apple può offrire iPad Pro a prezzi competitivi con quelli che propongono aziende come Dell, HP o Lenovo quando si parla di forniture aziendali (per ordini da centinaia o migliaia di pezzi per volta).

Se però di parla di TCO (Total Cost of Ownership, costo totale inclusa assistenza e manuntenzione), c'è chi di recente ha affermato anche che passare a Mac per un'azienda possa far risparmiare molto denaro, e quel qualcuno era nientemeno che IBM. Apple di sicuro potrebbe far leva anche su questo dettaglio per la propria campagna.  

Apple, quindi, sembra aver intenzione di attaccare Windows da due fronti, usando il Mac da una parte e l'iPad Pro dall'altra. Una strategia che sembra tutt'altro che sicura, a maggior ragione osservando le mosse altrettanto coraggiose da parte di Microsoft. I rischi non mancano, ma d'altra parte Apple se lo può permettere: con tutto il denaro di cui dispone, anche se il piano dovesse fallire potrebbero ripartire come se nulla fosse.