Fitbit ha venduto quanto Apple, Samsung e Garmin messe insieme. È quanto emerso dal recente report di IDC relativo al settore wearable nell'anno solare 2016. L'indagine ha messo però in evidenza una preoccupante tendenza per l'azienda americana che si prepara ad affrontare un 2017 particolarmente complicato.
La quota mercato raggiunta da Fitbit è stata del 22%, contro il 10,5% del colosso di Cupertino, il 5,9% di Garmin ed il 4,3% di Samsung. Il secondo gradino del podio è stato occupato da Xiaomi, che ha messo a segno una crescita annuale (rispetto al 2015) del 31% in relazione al numero di unità vendute certificando, ancora una volta, la maggiore efficacia sul mercato degli activity tracker rispetto ai classici smartwatch.
La situazione complessiva di Fitbit va però analizzata considerando due dati molto importanti. Innanzitutto la quota mercato dell'azienda americana del 2015 è stata del 26,8%, ovvero quasi cinque punti percentuali in più rispetto all'anno successivo. In secondo luogo, il Q4 2016 è stato il peggiore degli ultimi tre anni per l'azienda americana, che ha fatto registrare una diminuzione della quota mercato di quasi dieci punti percentuali rispetto al Q4 2015 (19,2% contro 29%).
Tutto questo è avvenuto durante un periodo cruciale per Fitbit. Il 7 dicembre 2016 è stata infatti ufficializzata l'acquisizione di Pebble, una mossa che avrebbe dovuto fornire una spinta positiva sul mercato azionario, oltre che certificare un florido futuro vista la possibilità di diversificare il proprio catalogo prodotti grazie ai brevetti dell'azienda acquisita. In realtà Wall Street si è mostrata preoccupata fin da subito, con il titolo Fitbit che si è ormai posizionato intorno ai 6 dollari rispetto agli 8 dollari precedenti all'operazione Pebble.
Una tendenza al ribasso evidenziata anche durante la recente conferenza con investitori ed azionisti. Fitbit si prepara a vivere un 2017 complesso, in cui sarà chiamata a controbattere alla continua crescita di Xiaomi, all'arrivo sul mercato della terza generazione di Apple Watch (l'unico smartwatch in grado di far registrare vendite degne di nota e che potrebbe essere ulteriormente spinto da iPhone 8) e dall'attesa esplosione di Android Wear che, grazie all'introduzione di Android Pay, potrebbe ricevere la definitiva consacrazione.
Il 2017 si configura dunque come l'anno in cui saranno riscritti gli equilibri del mercato wearable con, potenzialmente, ulteriori margini di crescita per i principali player attivi nel settore smartphone.
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