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Pro
- Design unico e audace
- Display di qualità
- Ottima fluidità e prestazioni
- Autonomia della batteria eccezionale
- Software pulito e coerente
- 7 anni (5+2) di aggiornamenti
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Contro
- Comparto fotografico inconsistente
- Glyph Matrix ancora con funzionalità limitate
- Mancanza della tecnologia LTPO per il display
- Non monta il chip di punta assoluto
Il verdetto di Tom's Hardware
Nothing Phone (3) non è per chi cerca le massime specifiche assolute, ma per chi desidera un'esperienza utente fresca, un design che si distingue dalla massa e un software eccezionale.
Informazioni sul prodotto
Nothing Phone (3): la recensione in un minuto
Il Nothing Phone (3) segna l'ingresso del brand nel segmento dei flagship, un passo ambizioso che lo posiziona in diretta competizione con il Samsung Galaxy S25 e l'iPhone 16. La sua identità è immediatamente riconoscibile nel design audace e divisivo, che si distacca nettamente anche dai suoi predecessori.
L'iconica "Glyph Interface" lascia il posto a un più compatto ma promettente "Glyph Matrix", un piccolo display LED tondo che, sebbene al lancio offra funzionalità limitate, ha un grande potenziale per gli sviluppatori. Questo, unito a un'insolita disposizione delle fotocamere e a una robusta costruzione con certificazione IP68, conferisce al telefono un'estetica retro-futuristica inconfondibile. Le sue dimensioni generose e il peso di 218g lo rendono uno dei più imponenti del suo segmento, un aspetto che potrebbe non piacere a tutti.
Sotto la scocca, il Phone (3) sorprende per le sue prestazioni eccellenti, ottenute nonostante la scelta del processore Qualcomm Snapdragon 8s Gen 4, considerato leggermente inferiore al chip di punta assoluto. Nell'uso quotidiano, la reattività è fantastica, superando in fluidità dispositivi ben più costosi. Il display AMOLED da 6,67 pollici è un altro punto di forza: luminoso, con colori vivaci e un refresh rate adattivo fino a 120Hz. L'esperienza è supportata da un'autonomia strepitosa della batteria da 5150mAh, che si estende facilmente fino a due giorni, e da una ricarica cablata rapida a 65W.
Il comparto fotografico, con quattro sensori da 50MP, è probabilmente il principale compromesso. Sebbene la fotocamera principale scatti foto di buona qualità e sia divertente da usare grazie ai suoi preset, la sua consistenza è la più grande debolezza, con risultati che possono variare notevolmente. Per questo motivo, pur non scattando brutte foto, il Nothing Phone (3) non riesce a competere con i migliori in questa fascia di prezzo.
Il software Nothing OS 3.5, basato su Android 15, è un altro pilastro dell'esperienza utente: un'interfaccia pulita, minimale e coerente, priva di bloatware. La promessa di ben sette anni di supporto software completa il quadro di un dispositivo che mira a distinguersi non solo per il design, ma anche per l'affidabilità a lungo termine.
Non è lo smartphone per chi cerca le massime specifiche o la migliore fotocamera in assoluto. È un'opzione convincente per l'utente che cerca un'alternativa audace e distintiva, che offre prestazioni quotidiane fantastiche e un'esperienza software unica, accettando alcune rinunce sul fronte fotografico.
Prezzi
Il Nothing Phone (3) si posiziona come il primo vero flagship dell'azienda, con un prezzo che lo allinea direttamente ai top di gamma concorrenti come Samsung Galaxy S25, Google Pixel 9 e iPhone 16. La sua posizione è difficile, ma con i giusti sconti diventerà un prodotto da tenere in seria considerazione.
Sono disponibili due varianti principali di memoria:
- Il modello base offre 12GB di RAM e 256GB di archiviazione interna, con un prezzo di partenza di 849 euro
- Una configurazione superiore include 16GB di RAM e 512GB di archiviazione interna, con un prezzo di 949 euro
Per quanto riguarda la disponibilità, il Nothing Phone (3) può essere acquistato direttamente dal sito Nothing e tramite rivenditori di terze parti, incluso Amazon.
Nothing Phone (3): la recensione completa
Il Nothing Phone (3) si presenta come la più recente e ambiziosa incursione del marchio nel mercato degli smartphone, un dispositivo che l'azienda stessa definisce il suo "primo vero flagship". Questo posizionamento segna un chiaro distacco dalle precedenti offerte del marchio, tradizionalmente concentrate sulla fascia media del mercato, e introduce un prezzo più elevato che lo colloca in diretta competizione con giganti del settore come il Samsung Galaxy S25, il Google Pixel 9 e l'iPhone 16.
In un'industria smartphone che, nel 2025, appare a tratti un po' "noiosa" e dominata da "metodi collaudati", Nothing ha scelto la direzione opposta, puntando su un hardware audace e un software genuinamente unico. Il Phone (3) rappresenta un tentativo coraggioso di rinvigorire l'entusiasmo dei consumatori, offrendo un'esperienza che si prefigge di essere di fascia superiore rispetto al passato.
Dopo un lungo periodo di prova ho capito una cosa, questo smartphone è qualcosa di speciale, un'espressione tangibile della volontà di Nothing di proporre qualcosa di distintivo in un mare di uniformità. La vera domanda è: può competere con i brand più affermati?
Controverso "by design"
Il design del Nothing Phone (3) è senza dubbio il suo elemento più distintivo e, allo stesso tempo, più divisivo. Si discosta nettamente non solo dagli altri smartphone presenti sul mercato, ma anche dalle linee estetiche dei precedenti modelli Nothing. È un manifesto visivo che riflette la filosofia dell'azienda di Carl Pei: creare un prodotto che "provochi una reazione", sapendo benissimo che "alcune persone lo odieranno".
L'aspetto più evidente di questo cambiamento è l'abbandono dell'iconica "Glyph Interface", le strisce luminose a LED che hanno caratterizzato i modelli precedenti e che sono state un marchio di fabbrica di Nothing per tre anni, fin dal Nothing Phone (1). Queste luci, che un tempo fornivano notifiche personalizzate e schemi di illuminazione unici per le chiamate, sono ora sostituite da un nuovo e più compatto "Glyph Matrix".
Questo piccolo display LED tondo e monocromatico, posizionato nell'angolo superiore destro del retro del dispositivo, racchiude un potenziale significativo, andando oltre la semplice segnalazione luminosa. Sebbene al lancio le sue funzionalità siano incredibilmente limitate, offre già strumenti come un orologio digitale, un cronometro e un indicatore di batteria.
L'interazione avviene tramite un "Glyph Button" dedicato sul retro, una superficie sensibile alla pressione sotto il vetro che, con una singola pressione, permette di scorrere tra i vari "Glyph Toys" e, con una pressione prolungata, di attivarle. Nothing ha promesso l'introduzione di ulteriori pannelli in futuro e ha reso disponibili i file pertinenti agli sviluppatori, aprendo la strada a opzioni di terze parti. Sebbene visivamente interessante, la sua utilità quotidiana rimane questionabile, dato il poco tempo che si trascorre a guardare il retro di uno smartphone.
Anche la disposizione delle fotocamere posteriori è insolita e ha generato opinioni contrastanti. La scelta di posizionare il teleobiettivo diagonalmente sopra il sensore principale elimina la simmetria e conferisce al telefono un aspetto che alcuni hanno definito davvero strano. Nonostante questa eccentricità, ho personalmente trovato il design affascinante e un tentativo coraggioso di fare le cose in modo diverso. È un design che si allontana dalla monotonia del mercato attuale, offrendo un'estetica retro-futuristica che ho imparato ad apprezzare sempre di più.
L'estetica semi-trasparente, sebbene più evidente nel modello bianco testato, è stata mantenuta. Questa caratteristica distintiva, pur amata da molti, rende il vetro incline a mostrare lo sporco. Un tocco di design degno di nota è il piccolo accento quadrato rosso vicino alle fotocamere, che non è solo un elemento estetico ma una luce LED lampeggiante che si attiva durante la registrazione video.
In termini di qualità costruttiva, il Nothing Phone (3) è notevole. Integra il Corning Gorilla Glass Victus sul retro e il Gorilla Glass 7i nella parte anteriore, quest'ultimo pur essendo un vetro di fascia media rispetto al Victus o Victus 2 utilizzati su altri flagship. Il telaio in alluminio è robusto, contribuendo a una sensazione di solidità e alta qualità percepita. Lo smartphone è classificato IP68 per resistenza all'acqua e alla polvere. Apprezzatissima l'inclusione di una custodia in silicone trasparente nella confezione, accessorio che protegge il dispositivo ma non nasconde il design.
La sua dimensione, 160,6 x 75,6 x 9 mm, e il peso di 218g, lo collocano nella categoria dei telefoni più grandi e pesanti, anche se non fuori dall'ordinario per gli utenti abituati a dispositivi di grandi dimensioni.
Il Nothing Phone (3) si distingue per il suo ampio display AMOLED da 6,67 pollici, che rappresenta uno dei suoi punti di forza più significativi. Questo pannello offre una risoluzione FullHD+ di 1260 x 2800 pixel, in linea con molti concorrenti. La tecnologia dello schermo garantisce colori ricchi e brillanti, oltre a neri profondi, particolarmente valorizzati dall'interfaccia Nothing OS che fa ampio uso di tonalità monocromatiche. La fedeltà dei colori è elevata, sebbene la temperatura dei colori possa apparire leggermente fredda di default, ma è facilmente personalizzabile tramite le impostazioni.
La fluidità dell'esperienza visiva è assicurata dal refresh rate adattivo. Tuttavia, è importante notare l'assenza della tecnologia LTPO, presente nel Phone (2), che consentiva al display di scendere fino a 1Hz. Questa limitazione significa che il refresh rate del Phone (3) varia tra 30Hz e 120Hz, comportando un consumo energetico leggermente maggiore su pagine statiche rispetto ad altri dispositivi con pannelli LTPO. Nonostante ciò, l'impatto sulla durata complessiva della batteria è minimo, come vedremo.
La luminosità è un altro aspetto notevole, con un picco di 4500 nit per i contenuti HDR. Questo assicura una leggibilità eccellente anche sotto la luce diretta del sole o in ambienti molto luminosi. Anche se in alcune situazioni molto soleggiate la luminosità massima percepita potrebbe non sembrare sufficiente per tutti, l'esperienza generale in esterni rimane ottima.
Il display supporta HDR10+, offre 1.07 miliardi di colori e vanta un touch sampling rate di 1000Hz, garantendo una reattività eccezionale e un'esperienza utente estremamente fluida. La sottigliezza e la coerenza delle cornici, con un rapporto schermo-corpo del 92,89%, contribuiscono a un'estetica immersiva e di alta qualità.
Per quanto riguarda l'autenticazione biometrica, il Nothing Phone (3) incorpora un lettore di impronte digitali ottico sotto il display. Questo sensore è rapido e affidabile nell'uso quotidiano. Tuttavia, ha mostrato una certa sensibilità all'umidità, ad angolazioni insolite e, in ambienti bui, la sua luminosità può risultare piuttosto fastidiosa.
Cosa significa essere un flagship?
Le ottime prestazioni del Nothing Phone (3) sono garantite dal processore Qualcomm Snapdragon 8s Gen 4. Questa scelta del chipset ha sollevato alcuni interrogativi, poiché non si tratta del "vero" processore flagship di Qualcomm, lo Snapdragon 8 Elite, che muove i telefoni top di gamma di molti concorrenti. È considerato un chipset leggermente più modesto, una mossa che riflette una strategia di Nothing di ridurre leggermente i costi pur mantenendo un'esperienza di alto livello.
Nonostante questa classificazione, le prestazioni del Phone (3) sono davvero buone nell'uso quotidiano. Lo smartphone gestisce senza sforzo tutte le attività quotidiane, come la navigazione web, le email, i messaggi e le chiamate, senza esitazioni o rallentamenti anche durante il rapido passaggio tra le applicazioni. È uno dei telefoni più veloci testati di recente, si percepisce persino più rapido del Galaxy S25 Ultra o del Pixel 9 Pro XL, dispositivi significativamente più costosi. L'accoppiamento con una generosa quantità di RAM, fino a 16GB LPDDR5X, e uno storage interno UFS 4.0 fino a 512GB, contribuisce a questa fluidità complessiva.
Nel contesto del gaming, il Phone (3) mostra i primi segni di compromesso, pur rimanendo molto competente anche con titoli esigenti. Nonostante non raggiunga i vertici di performance assoluti dei chip di punta come lo Snapdragon 8 Elite, che si distingue nei benchmark più intensivi, le sue prestazioni grafiche sono molto simili a quelle del migliore chip sul mercato. Non solo, il Phone (3) si comporta sensibilmente meglio nei giochi di fascia alta rispetto ai più recenti Pixel. Inoltre, la capacità del dispositivo di mantenere le prestazioni sotto grosso carico di lavoro, con una perdita di potenza minima all'aumentare del calore, è un punto a favore.
La scelta dello Snapdragon 8s Gen 4 da parte di Nothing si rivela un compromesso intelligente. Sebbene non si tratti del chip più potente sul mercato, offre un'esperienza d'uso quotidiana eccezionalmente fluida e reattiva, che la maggior parte degli utenti difficilmente distinguerà da quella di un vero flagship. La combinazione di RAM, storage veloce e una buona ottimizzazione software fa del Nothing Phone (3) un dispositivo dalle prestazioni elevate e affidabili, posizionandolo molto bene nel suo segmento di prezzo.
Giusto per chiarire una cosa, prima di concludere la parte dedicata alle prestazioni. "Flagship", o "top di gamma" in italiano, ha un significato ben preciso: significa "il migliore", nel contesto della telefonia "il migliore del marchio". Si può pensare come un "portabandiera" del brand. Se capiamo questo, possiamo anche capire che effettivamente il Phone (3) è il vero flagship di Nothing. Come poi questo si posiziona rispetto agli altri flagship di altri marchi, è tutto un altro discorso.
Le capacità di connettività sono all'avanguardia, con il Nothing Phone (3) che è tra i primi smartphone a supportare lo standard Bluetooth 6.0, promettendo maggiore affidabilità, latenza ridotta e uno standard di sicurezza più elevato. Sono presenti anche il Wi-Fi 7, NFC, 5G e una porta USB Tipo-C 2.0.
| Smartphone |
Geekbench 6 |
AnTuTu |
3DMark |
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Single-core |
Multi-core |
Solar Bay | Solar Bay Stress test |
Wild Life Extreme |
Wild Life Extreme Stress Test |
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| Nothing Phone (3) | 2121 | 6675 |
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|
|
| Samsung Galaxy S25 Edge | 2811 | 9233 | 2038563 |
9615 (36,56 fps) |
10815 - 5012 (46,3%) |
5500 (32,94 fps) |
5735 - 3574 (44,9%) |
| Oppo Find X8 Pro | 2795 | 8495 | 21632273 |
11709 (44,52 fps) |
11849 - 6412 (54,1%) |
6379 (38,20 fps) |
6470 - 3733 (57,7%) |
|
Samsung Galaxy S25 Ultra |
3142 | 9870 | 2214097 |
9558 (36,34 fps) |
11417 (50,2%) |
6161 (36,90 fps) |
6540 - 3246 (49,6%) |
|
OnePlus 13 |
3043 | 9302 | 2259205 |
11723 (44,58 fps) |
11808 - 7534 (63,8%) |
6492 (38,88 fps) |
6751 - 4440 (65,8%) |
|
Google Pixel 9 Pro |
1684 | 4283 | 1167961 | - | - |
2612 (15,64 fps) |
2635 - 1689 (64,1%) |
Il Nothing Phone (3) è equipaggiato con una batteria di notevoli dimensioni che viene indicata come da 5150mAh nella maggior parte dei Paesi, sebbene la versione indiana abbia una capacità superiore, 5500mAh. Ciò è probabilmente dovuto alle normative UE relative al trasporto delle batterie. Nothing si impegna a garantire che la batteria mantenga almeno l'80% della sua capacità originale per almeno 1400 cicli di carica completi.
Sul fronte dell'autonomia, il Nothing Phone (3) si comporta in maniera eccellente, posizionandosi tra i migliori del 2025. In molti scenari, si è dimostrato essere uno smartphone da due giorni di utilizzo e, con un utilizzo più leggero come durante il lavoro da casa, è stato possibile estendere l'autonomia a quasi tre giorni. Anche con un uso intensivo, che include navigazione GPS, dati mobili e luminosità elevata, lo smartphone riesce a coprire comodamente l'intera giornata, arrivando a sera con ancora molta carica residua.
Per quanto riguarda la ricarica, il Phone (3) supporta velocità cablate di massimo 65W. Una ricarica completa con il caricatore ufficiale impiega circa 54 minuti, mentre con altri caricatori compatibili da 65W si è registrato un tempo di circa 90 minuti. In 30 minuti, lo smartphone può raggiungere circa il 38% di carica, garantendo diverse ore di autonomia. Si tratta di una velocità molto più rapida rispetto a quella offerta da Google, Samsung o Apple. È importante notare che il caricatore non è incluso nella confezione, il che richiede un acquisto separato.
Il Nothing Phone (3) include anche la ricarica wireless da 15W e la ricarica wireless inversa da 5W.
Fotocamere divertenti, ma non chiamatelo cameraphone
Il comparto fotografico del Nothing Phone (3) si presenta sulla carta con specifiche promettenti, vantando un sistema di quattro sensori da 50 Megapixel ciascuno: una lente principale, un ultra-grandangolare, un teleobiettivo periscopico e una fotocamera frontale. Questa scelta di mantenere un'elevata risoluzione su tutti i sensori è una deviazione dalla tendenza comune a ridurre il conteggio dei megapixel sulle lenti ausiliarie. Tuttavia, come spesso accade, le specifiche non raccontano l'intera storia delle prestazioni sul campo.
Il design del posteriore, sebbene implichi l'uso di parti più piccole, ha portato a un camera bump fisicamente più piccolo rispetto al Nothing Phone (3a) Pro, dimostrando che il design rimane una priorità, a volte a scapito delle pure performance della fotocamera.
L'obiettivo principale, con un'apertura di f/1.7 e un sensore da 1/1,3 pollici (il più grande mai utilizzato da Nothing), è senza dubbio il fiore all'occhiello del sistema. Produce fotografie chiare, nitide e ricche di dettagli. La gamma dinamica è buona e la gestione dell'esposizione si dimostra efficace anche in scenari complessi come cieli elaborati. Le immagini tendono a essere molto fedeli alla realtà, pur beneficiando di una post-elaborazione sufficiente per renderle facilmente condivisibili sui social media. La modalità notte, che si attiva automaticamente, gestisce con perizia gli ambienti a bassa luminosità, mantenendo le scene sufficientemente luminose senza introdurre un rumore eccessivo o apparire innaturali. L'algoritmo consente al telefono di catturare luce sufficiente per rendere la scena visibile con dettagli puliti e una buona precisione del colore, mantenendo al contempo una sensazione autentica di scena notturna, senza sovra-illuminare o alterare eccessivamente il bilanciamento del bianco.
Nonostante queste qualità, la fotocamera principale non è esente da difetti. Purtroppo i dettagli al buio tendono a perdersi un po', ricadendo un paio di gradini al disotto dei suoi diretti concorrenti per quanto riguarda la qualità. La consistenza è il principale tallone d'Achille del sistema fotografico. Anche se la lente principale può scattare foto eccellenti, non accade ogni volta che si preme il pulsante di scatto. Questo problema di coerenza si estende anche al bilanciamento del colore e ai toni tra le diverse lenti, che possono variare significativamente, e a una tendenza a produrre immagini troppo elaborate e prive di dettagli fini in alcune condizioni. Inoltre, ho osservato un certo shutter lag, che può portare a soggetti in movimento sfocati. In pratica, qui si vede la vera differenza tra brand che hanno una pipeline di elaborazione delle foto ormai ben calibrata e altri come Nothing che stanno ancora lavorando per spremere al massimo i sensori a disposizione.
La lente teleobiettivo periscopica con zoom 3x (f/2.7) offre uno ingrandimento ottico utile. Ha un'ottima resa dei dettagli se non si esagera con lo zoom digitale. Tuttavia, la qualità degrada rapidamente con lo zoom digitale oltre il 5-6x. Questa lente è particolarmente utile per la fotografia macro, consentendo scatti ravvicinati di piccoli oggetti con buona nitidezza, dettaglio e un piacevole effetto bokeh. Ad ogni modo, bisogna tenere a mente che la modalità macro non si attiva automaticamente, richiedendo un'attivazione manuale.
La fotocamera ultra-grandangolare (f/2.2, campo visivo di 114˚), pur essendo perfettamente utilizzabile, rappresenta il sensore meno capace dei tre posteriori. Presenta sacrifici in termini di esposizione, gamma dinamica, dettaglio e accuratezza cromatica, e può mostrare una leggera tinta verde in alcune scene. In condizioni di scarsa illuminazione, le sue prestazioni diminuiscono notevolmente, ottenendo scatti molto più morbidi.
La fotocamera frontale (f/2.2) è forse la mia preferita dopo la principale. Offre selfie costantemente chiari e nitidi, gestendo bene i toni della pelle e evitando la sovraesposizione degli sfondi. La modalità ritratto su questa fotocamera si è dimostrata più efficace nel rilevamento dei bordi.
In ambito video, la qualità è simile a quella fotografica: colori leggermente saturi, vivaci, buona gamma dinamica e una stabilizzazione discreta. I microfoni si distinguono per la loro capacità di catturare la voce e ridurre il rumore ambientale. La registrazione video posteriore supporta fino al 4K a 60fps.
Nonostante le fotocamere del Phone (3) siano molto divertenti da usare grazie ai preset che si possono salvare (questi sono veramente divertenti!), presentano abbastanza svantaggi da renderle un chiaro passo indietro rispetto ai migliori cameraphone sul mercato. La consistenza è un problema chiave, e il sistema non raggiunge il livello di eccellenza offerto da concorrenti diretti come Pixel 9, Galaxy S25 o iPhone 16. Detto questo, non si tratta di uno smartphone che fa nel complesso "brutte foto", ma posizionandosi a fianco dei migliori fa vedere rapidamente dove Nothing deve ancora lavorare. Per 600 euro questo sarebbe stato un comparto fotografico molto buono, non lo è per più di 800 euro.
Tra coerenza e funzionalità in divenire
Il Nothing Phone (3) arriva sul mercato con Nothing OS 3.5, una versione personalizzata di Android 15 specificamente progettata per i dispositivi del marchio. Questa interfaccia è uno dei punti di forza più acclamati dello smartphone, una delle migliori skin Android disponibili.
Nothing OS si distingue per la sua natura leggera, quasi interamente priva di bloatware e super facile da personalizzare. La sua estetica minimalista e distintiva si riflette in ogni elemento dell'interfaccia utente, con il suo stile monocromatico, il design delle icone semplice e l'ampia collezione di widget, che donano un senso di vitalità alla schermata iniziale. Il design è tematicamente coerente con l'hardware, creando un'esperienza unificata.
Si apprezzano anche le piccole cose, come la possibilità di ridimensionare i toggle delle impostazioni rapide e il modo intuitivo di sfogliare i preset nell'app della fotocamera. L'intero sistema operativo è fluido e reattivo in modi che suggeriscono una fascia più alta di quanto le specifiche pure potrebbero indicare. Nothing OS si distingue per la gestione corretta delle notifiche, evitando i problemi riscontrati con altri produttori, e per la sua interfaccia pulita che si allinea spesso con l'esperienza Android stock dei Pixel.
Il concetto di Essential Space, introdotto con la serie (3a), rimane una caratteristica centrale. Si tratta di una sorta di bacheca digitale in cui è possibile salvare screenshot, registrare promemoria vocali o catturare informazioni visive o audio dal mondo circostante. Questi elementi vengono poi analizzati e riassunti dall'AI per facilitare la ricerca futura. L'accesso rapido a questa funzione avviene tramite la Essential Key dedicata sul lato del telefono. La Essential Key, pur essendo un tentativo lodevole di Nothing di innovare, può risultare fastidiosa a causa delle pressioni accidentali e dell'impossibilità di disattivarla o rimapparla.
L'azienda ha già confermato l'aggiornamento a Nothing OS 4, basato su Android 16, previsto per il terzo trimestre del 2025. Inoltre, l'azienda si impegna a fornire cinque anni di aggiornamenti principali del sistema operativo e due ulteriori anni di patch di sicurezza, per un totale di sette anni di supporto. Questo rappresenta il miglior impegno di Nothing fino ad oggi in termini di supporto software, sebbene sia leggermente inferiore ai sette anni di aggiornamenti completi offerti da Google o Samsung. Nonostante ciò, supera il supporto offerto da marchi come Motorola.
Conclusioni
Il Nothing Phone (3) emerge come un dispositivo che, pur non essendo un "flagship killer" nel senso più stretto del termine, riesce a offrire un'esperienza utente distintiva e piacevole. Si posiziona sul mercato sfidando direttamente i consolidati leader del settore come Apple, Google o Samsung.
Tra i suoi punti di forza indiscussi spiccano il display, che offre un'esperienza visiva di alto livello, e l'eccellente qualità costruttiva. L'autonomia della batteria è tra le migliori della sua categoria, spesso estendendosi comodamente a due giorni di utilizzo, supportata da una ricarica cablata più rapida rispetto ai diretti competitor occidentali. Le prestazioni, sebbene non supportate dal chip di punta assoluto, sono fantastiche nell'uso quotidiano, gestendo l'esecuzione della maggior parte delle attività senza esitazioni e offrendo una buona esperienza anche nel gaming. Il vero punto forte del Nothing Phone (3) risiede in Nothing OS: è un sistema pulito, coerente e privo di bloatware, con un'estetica unica ispirata al dot-matrix e una vasta gamma di widget utili e personalizzabili.
Tuttavia presenta anche delle criticità. Il design, sebbene audace e unico, deve certamente piacere. Il Glyph Matrix, in particolare, è stato percepito come un passo indietro da alcuni fan del marchio, anche se ha ancora moltissimo potenziale inespresso. Le fotocamere, nonostante le buone specifiche dei sensori, mostrano inconsistenza nelle prestazioni e non riescono a eguagliare i diretti avversari sul mercato per questa fascia di prezzo. Le funzionalità AI, pur essendo basate su un concetto interessante, sono ancora "work in progress". Inoltre, lo smartphone è ingombrante e pesante se paragonato a Pixel 9, Galaxy S25 o iPhone 16, affiancandosi meglio alle versioni "Plus" o "Pro".
Il Nothing Phone (3) non è uno smartphone per chi cerca le massime specifiche o la migliore fotocamera in assoluto per il prezzo. Piuttosto, è un'opzione convincente per chi apprezza un design distintivo e un'esperienza software unica, desiderando un dispositivo che si discosti dalla massa e offra qualcosa di diverso. La sua capacità di fare la maggior parte delle cose importanti bene, unita al suo fascino peculiare, lo rende un prodotto che, con l'uso quotidiano, può conquistare l'utente.
È senza dubbio il miglior hardware che Nothing abbia prodotto finora. Tuttavia, la sua capacità di soddisfare pienamente le aspettative di un vero flagship dipende in larga misura dalle priorità individuali dell'acquirente. Se il valore principale risiede nell'originalità estetica e in un software Android pulito e coeso, allora il Nothing Phone (3) rappresenta una scelta eccellente e rinfrescante nel mercato attuale.