OnePlus si trova al centro di una controversia internazionale dopo che gli utenti hanno scoperto che lo strumento di intelligenza artificiale integrato nei suoi smartphone, denominato AI Writer, rifiutava sistematicamente di generare contenuti su specifici argomenti politicamente sensibili per la Cina.
La questione ha sollevato parecchie domande sulla trasparenza degli algoritmi AI e sulla possibile implementazione di restrizioni geografiche inadeguate nelle funzionalità basate su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) presenti nei dispositivi consumer.
Il problema è emerso quando diversi proprietari di dispositivi OnePlus hanno segnalato su Reddit e Twitter che l'AI Writer, integrato nell'app Note nativa, si rifiutava categoricamente di creare testi riguardanti il Tibet, il Dalai Lama e lo stato indiano dell'Arunachal Pradesh. Invece di elaborare i prompt richiesti, lo strumento mostrava semplicemente il messaggio "prova a inserire qualcos'altro", comportamento che ha immediatamente sollevato sospetti di censura programmata a livello software.
La vicenda assume particolare rilevanza considerando che l'Arunachal Pradesh rappresenta un territorio conteso tra India e Cina, mentre Tibet e Dalai Lama costituiscono temi storicamente censurati all'interno della Repubblica Popolare Cinese. L'applicazione di queste stesse restrizioni ai dispositivi venduti nei mercati globali ha scatenato critiche immediate da parte della comunità tech internazionale, preoccupata per l'estensione di politiche di controllo dei contenuti oltre i confini geografici previsti.
In una dichiarazione ufficiale pubblicata sul forum Community di OnePlus, l'azienda ha confermato di aver ricevuto segnalazioni relative a "incongruenze tecniche" con l'AI Writer e di aver avviato un'indagine interna. Il comunicato specifica che OnePlus utilizza un'architettura AI ibrida in collaborazione con partner globali di modelli linguistici, suggerendo che il problema potrebbe risiedere nell'implementazione di filtri regionali o nella configurazione dei modelli di base utilizzati.
La risposta dell'azienda sottolinea che "qualsiasi comportamento inaspettato è involontario" e ribadisce l'impegno verso una tecnologia "orientata alla community". Tuttavia, la decisione di disabilitare completamente lo strumento a livello globale invece di applicare una correzione mirata evidenzia la complessità del problema tecnico sottostante. Al momento non è stata comunicata alcuna tempistica per il ripristino della funzionalità.
Test condotti da Android Authority nei giorni precedenti all'escalation della controversia avevano effettivamente generato contenuti su alcuni degli argomenti contestati, inclusi l'Arunachal Pradesh e il Dalai Lama, suggerendo che il problema potesse essere intermittente o legato a specifiche configurazioni regionali. Questa inconsistenza supporta la tesi di un malfunzionamento nella gestione dei filtri geografici piuttosto che di una politica di censura deliberatamente implementata su scala globale.
Mentre è tecnicamente comprensibile che versioni di smartphone destinate al mercato cinese debbano conformarsi alle normative locali sui contenuti, l'implementazione di tali restrizioni in dispositivi venduti in Europa, India o Nord America rappresenta un problema sia tecnico che etico. Le aziende tecnologiche devono affrontare la sfida di gestire architetture AI multi-regionali che rispettino simultaneamente legislazioni divergenti senza compromettere l'esperienza utente nei mercati democratici.
Nel contesto europeo, episodi simili potrebbero potenzialmente sollevare questioni relative al Digital Services Act e alle normative sulla trasparenza algoritmica, che richiedono chiara documentazione sui meccanismi di moderazione dei contenuti. Per gli utenti italiani ed europei, la vicenda evidenzia l'importanza di comprendere l'origine e la governance dei modelli AI che elaborano dati personali e generano contenuti sui propri dispositivi.
OnePlus dovrà ora dimostrare capacità di gestione della crisi fornendo spiegazioni tecniche dettagliate sull'architettura del sistema, chiarendo quale partner fornisce i modelli linguistici utilizzati e quali meccanismi di filtraggio regionale sono implementati. La trasparenza su questi aspetti sarà cruciale per mantenere la fiducia degli utenti nei mercati internazionali, specialmente in un momento in cui l'integrazione di funzionalità AI rappresenta un differenziatore competitivo chiave per i produttori di smartphone Android.