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Pro
- Batteria monumentale da 6.500 mAh con ricarica 80W SUPERVOOC
- Display AMOLED da 120 Hz e 1.400 nit di luminosità
- Ottima resistenza agli urti
- Connettività e stabilità di rete eccezionali
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Contro
- Fotocamera solo discreta in notturna
- ColorOS 15 molto ricco, ma a tratti ridondante
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
Negli ultimi anni il mercato degli smartphone di fascia media è diventato un’arena feroce, dove autonomia e robustezza contano quanto prestazioni e design. In questo scenario, OPPO A6 Pro 5G arriva come un piccolo fulmine a ciel sereno: un device che non punta tanto al "finto lusso", quanto all’affidabilità assoluta. È un dispositivo che sembra fatto per chi lavora, viaggia, gioca e, semplicemente, non vuole più curarsi della percentuale della batteria.
Dopo alcuni giorni spesi a stressare il nuovo mid-range di OPPO, utilizzandolo sia come daily driver che mettendolo sotto sforzo, possiamo dirlo chiaramente: questo smartphone non molla mai e riesce a far dimenticare quell'ansia data dalla percentuale della batteria che scende.
Un design solido ma elegante
A prima vista, l’A6 Pro non è assolutamente un “rugged phone”. Il suo chassis in metallo unibody, da soli 8 mm di spessore e 185 grammi di peso, lo rendono sorprendentemente sottile e comodo da tenere in mano, mentre la finitura Lunar Titanium (il device è disponibile anche nella colorazione Stellar Black) gli conferisce quel tocco “premium” che raramente si trova nei modelli della stessa fascia di prezzo.
Il display AMOLED da 6,57 pollici con refresh rate a 120 Hz e luminosità massima di 1.400 nit è una delle migliori sorprese di questo modello: fluido, nitido, perfettamente visibile anche sotto la luce diretta del sole. Con il 93% di rapporto schermo-corpo e i bordi ultrasottili da 1,67 mm, non sembra assolutamente di trovarsi di fronte a uno smartphone di questa fascia di prezzo.
Eppure, dietro al suo look raffinato si nasconde una corazza davvero resistente. L'OPPO A6 Pro è certificato IP69, IP68 e IP66, quindi resiste a immersioni fino a 1,5 metri, a spruzzi d’acqua bollente e a getti ad alta pressione. In più, la protezione AGC DT-Star D+ Crystal Shield e la lega d’alluminio AM04 con cuscinetti interni in silicone lo rendono resistente agli urti (di livello militare).
E se tutte queste certificazioni potrebbero sembrare solo marketing, vi basti sapere che dopo una caduta sul pavimento in cemento del marciapiede (con tutte le imperfezioni del caso) il device non ha mostrato nemmeno un graffio.
Autonomia da record e ricarica fulminea
La star assoluta dell’A6 Pro resta comunque la batteria da 6.500 mAh. In un’epoca in cui molti top di gamma arrancano per arrivare a sera, questo smartphone ride in faccia all’ansia da batteria.
Durante i vari test svolti in questi giorni, abbiamo speso un weekend intero di utilizzo misto senza mai collegarlo alla corrente. Volutamente abbiamo lasciato aperto Google Maps con il GPS attivo per tutta la notte (e una navigazione in corso), per vedere come si comportasse anche sotto sforzo, e la mattina dopo avevamo ancora il 67% di carica.
Nel remoto caso che servisse una ricarica d'emergenza, OPPO ha incluso la ricarica SUPERVOOC da 80W: l'azienda dichiara il 50% in 26 minuti e la ricarica completa in circa 50, ma nei test svolti possiamo dire che si è comportato anche meglio di così.
Con soli 5 minuti di ricarica abbiamo ottenuto oltre il 14% di autonomia, abbastanza per svariate ore di utilizzo moderato. E se serve, il telefono funziona anche come powerbank, o per caricare smartwatch e auricolari in velocità, grazie alla ricarica inversa cablata (5V/1A).
In più, la batteria è costruita per durare: dopo 1.830 cicli di carica OPPO garantisce ancora oltre l’80% della capacità originale, il che si traduce in oltre 5 anni di autonomia stabile.
Potenza equilibrata
Sotto la scocca troviamo il MediaTek Dimensity 6300, un SoC a 6 nm che si comporta in modo sorprendentemente solido per la sua fascia di prezzo. Abbinato a 8 GB di RAM espandibili virtualmente fino a 16 GB e 256 GB di memoria interna, gestisce multitasking, giochi e app discretamente pesanti senza grandi problemi.
Con PUBG Mobile impostato a 90 FPS, il telefono ha mantenuto framerate costanti e un’ottima reattività grazie all’AI GameBoost 2.0, che impara le abitudini di gioco e ottimizza CPU e GPU di conseguenza.
Ovviamente non si può pretendere framerate elevati e un comparto tecnico all'ultimo grido, ma il SoC di questo OPPO A6 Pro permette, perlomeno, di scegliere se giocare in tranquillità con una qualità elevata o con un frame rate alto.
La dissipazione termica è un’altra area in cui OPPO ha alzato l’asticella del settore. Il sistema SuperCool VC con camera di vapore da 4.300 mm² (quasi tripla rispetto alla generazione precedente) e strati di grafite extra mantiene la temperatura del frame fino a 1,5°C più bassa anche dopo ore di gioco continuo. Tradotto: nessun thermal throttling, nessun palmo della mano bollente.
ColorOS 15 e fluidità da top di gamma
OPPO A6 Pro monta a bordo ColorOS 15, l'interfaccia custom dell'azienda basata su Android 15, arricchita dai motori Trinity Engine e Luminous Rendering Engine, che gestiscono risorse e animazioni con un’efficienza notevole.
Il risultato? Animazioni fluide, passaggi rapidi tra app, reattività costante anche dopo giorni di utilizzo o quando lo smartphone è sotto sforzo.
OPPO garantisce 60 mesi di fluidità certificata, e le ottimizzazioni come il One-Tap Refresh permettono di mantenere il sistema snello nel tempo, facendo recuperare fino al 15% di performance con un semplice tap.
Un’altra piccola chicca è OPPO AI Docs, un assistente AI integrato per visualizzare, tradurre e riassumere documenti direttamente sul dispositivo, una funzione che gli utenti business apprezzeranno moltissimo e che mostra chiaramente quella tipologia di IA che ci piace ritrovare sugli smartphone: utile e non invadente.
Fotocamera: buona, ma non eccezionale
Il comparto fotografico è composto da una camera principale da 50 MP con sensore f/1.8 e da una secondaria da 2 MP per la profondità, mentre all’anteriore troviamo una selfie cam da 16 MP.
Gli scatti in buona luce sono dettagliati, con colori equilibrati e una resa naturale, mentre la modalità AI Night Mode migliora nettamente la qualità in notturna, pur restando molto lontana dai risultati dei flagship.
La novità più interessante è la modalità LivePhoto, che registra 1,5 secondi prima e dopo lo scatto, aggiungendo un tocco dinamico alle foto (simile alle Live Photo presenti su iOS).
Non manca l’AI Eraser 2.0 per rimuovere elementi indesiderati, anche se alle volte è un po’ troppo “zelante” e i risultati ottenuti si percepisce che sono stati creati con l'IA.
In linea di massima la fotocamera dell'OPPO A6 Pro è il compromesso più grosso a cui sottostare. Non si tratta di un brutto comparto fotografico, sia chiaro, ma rientra nella media, senza mai emozionare troppo ma riuscendo comunque a catturare a dovere i ricordi di una vita.
Ricezione da primato
Uno dei punti più sottovalutati dell’A6 Pro 5G è la sua ricezione di rete. Grazie al sistema AI LinkBoost 3.0, il telefono utilizza antenne intelligenti che ottimizzano la connessione 5G e Wi-Fi anche in zone con segnale debole.
I test condotti da OPPO in Italia, dalle Dolomiti fino a Milano Greco Pirelli, hanno dimostrato prestazioni di rete superiori alla media della categoria, con upload e streaming più veloci di molti competitor.
Nei test reali, svolti nei meravigliosi, quanto privi di segnale stabile, boschetti della Romania, la stabilità del segnale e la qualità delle chiamate si sono rivelate ottime, laddove, normalmente, mi ritrovo con una qualità mediocre del segnale.
Verdetto
Proposto a 299,99 euro, l’OPPO A6 Pro 5G si posiziona nel cuore del segmento mid-range, ma con un bagaglio tecnico e una resistenza che lo avvicinano a modelli molto più costosi.
A parità di prezzo, nessuno combina batteria, resistenza e fluidità software della stessa qualità.
Chi cerca una fotocamera più performante dovrà guardare altrove, ma chi vuole un compagno instancabile e indistruttibile, qui trova pane per i propri denti.
L’OPPO A6 Pro 5G è uno smartphone che sa esattamente cosa vuole essere: un elegante carro armato. Non punta a stupire con fotocamere da flagship o funzioni superflue, ma con ciò che davvero conta per la vita quotidiana: autonomia, solidità, fluidità e affidabilità.