Samsung all'ITC: fermate le vendite di iPhone e iPad

Samsung ha chiesto alla Federal Trade Commission di bloccare la vendita dei dispositivi iOS di Apple negli Stati Uniti. Si apre quindi un nuovo capitolo nella lotta per infrazione di proprietà intellettuale in corso tra le due aziende.

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a cura di Manolo De Agostini

Samsung si è rivolta all'ITC per bloccare l'importazione di iPhone, iPad e probabilmente anche iPod negli Stati Uniti. Sale così ancora di più la temperatura nello scontro che vede contrapposte la casa sudcoreana e Apple, partner commerciali ma soprattutto avversari sul mercato.

La prima ad aprire le ostilità è stata Apple, denunciando Samsung per aver copiato i suoi prodotti mobile, non solo nell'aspetto, ma anche nel progetto del prodotto, nel packaging (il confezionamento) e l'interfaccia utente, violando così brevetti e marchi registrati.

La vicenda ha avuto diverse evoluzioni, sino ad arrivare alla denuncia di Apple nei confronti di Samsung in Sud Corea, che si aggiunge a quella negli Stati Uniti. Samsung ha denunciato la casa di Cupertino a Seoul, Tokyo, San Francisco e Mannheim (Germania). Con l'ITC si apre un capitolo parallelo in questa storia ingarbugliata, dove l'opinione pubblica è spaccata in due e le parti non sembrano aver intenzione di fare qualche passo indietro.

La commissione per il commercio dovrà indagare sulle rimostranze di Samsung (che riguardano cinque brevetti) e una decisione potrebbe arrivare entro 16/18 mesi. Adesso si attende la risposta di Apple, che potrebbe compiere lo stesso passo della rivale.

La casa di Cupertino d'altronde, secondo quanto fatto notare dall'esperto di proprietà intellettuali Florian Mueller, difficilmente riuscirà a ottenere nel breve periodo un'ingiunzione preliminare sulla vendita di prodotti Samsung negli Stati Uniti. Controbattere alla denuncia presso l'ITC sembra un passaggio quasi scontato.

Tutto questo, oltre che sull'immagine di entrambe le aziende, potrebbe avere ripercussioni quasi certe sui rapporti che riguardano la produzione. Samsung realizza numerosi componenti dei prodotti della Mela, ma circolano indiscrezioni sulla volontà di Apple di smarcarsi dalla casa sudcoreana, in modo da impedire che l'azienda concorrente conosca in anticipo i piani di sviluppo di iPhone e iPad. Steve Jobs e compagni potrebbero rivolgersi a TSMC, una fonderia che non ha interessi sul canale retail.

Chi ci guadagnerebbe da un divorzio? Forse entrambe. Nonostante Apple sia tra i principali clienti per ordini dell'azienda sudcoreana, Florian Mueller ritiene che per Samsung perdere per la casa di Cupertino potrebbe non essere una tragedia.

Secondo la sua analisi la produzione di chip è un mercato che offre margini di guadagno ridotti, mentre essere una grande azienda sul mercato dei dispositivi mobile può essere molto più vantaggioso. 

"Questo è il motivo per cui Samsung preferisce difendere i suoi prodotti piuttosto che arretrare solo per mantenere Apple tra i propri clienti. E Apple predilige trovare altri fornitori anziché essere limitata nel rafforzamento della sua proprietà intellettuale a causa di considerazioni dovute ai fornitori. Le due aziende sembrano avere priorità molto chiare e potrebbero essere pronte a siglare un brutto divorzio".

Anche in questo caso si possono avere le più disparate opinioni. Di certo se Samsung è nel business produttivo è perché ritiene di guadagnare il giusto e perdere uno tra i principali clienti non dovrebbe farle piacere - a meno che qualcuno non sostituisca Apple, ma chi oggi è in grado da solo di assicurare ordini tanto elevati? Per Apple, passare da un fornitore a un altro, è comunque un salto nel buio, anche se si tratta di TSMC.