Samsung contro Apple è fra gli argomenti più caldi del momento e ad affrontarlo questa volta è Young Sohn, Presidente e Chief Strategy Officer del colosso sud coreano dal mese di agosto. Nel corso di un'intervista con Jessica Leber di MIT Technology Review ha rivelato che a casa usa un Mac, un iPhone e un iPad, mentre al lavoro ovviamente porta con sé un dispositivo Galaxy.
Galaxy S III meglio dell'iPhone, ma non per l'ecosistema
Sohn si è quindi autocandidato come tester ideale per il confronto fra le due realtà. Nonostante sia ovviamente di parte, Sohn ammette che Apple ha un punto di forza rispetto a Samsung, ossia l'ecosistema e servizi come iCloud, di cui lui stesso ammette di beneficiare quando è negli Stati Uniti. In quelle occasioni infatti la famiglia in Corea del Sud può seguire da lontano le sue attività e vedere le sue foto.
Quello a cui si riferisce Sohn è il fatto che Apple fornisce prodotti e servizi altamente integrati che consentono di avere sempre tutti i contenuti legati alla propria identità digitale su tutti i suoi prodotti contemporaneamente. Chi si affida alla filosofia dell'azienda di Cupertino in sostanza si ritrova foto, video, ebook e quant'altro direttamente su iPad, iPhone, Mac e via dicendo.
L'effetto collaterale di questo vantaggio è un sistema che Sohn definisce appiccicoso e legato a un'architettura proprietaria. In altre parole chi vuole beneficiare di questo vantaggio deve per forza "abbonarsi" alla mela morisicata. Come Sohn stesso spiega, una volta che tutti i propri contenuti sono legati a Apple è un problema staccarsene, e lui ne è la dimostrazione vivente.
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Samsung al momento si appoggia ad Android e all'ecosistema di Google, quindi chi per esempio ha un Galaxy S III non è obbligato a comprare un Galaxy Tab per avere gli stessi contenuti su un tablet, può servirsi tranquillamente dalla concorrenza. Ecco dove sta il salto di qualità che secondo il giovane manager samsung dovrebbe fare: Samsung è stata finora un'azienda prodotto-centrica, mentre Apple è più concentrata sul consumatore.
Del resto Samsung è già il primo produttore mondiale di smartphone, dal punto di vista dei prodotti non ha molto altro da dimostrare visto il consenso popolare sia di chi ha pochi soldi da spendere, sia di chi punta all'offerta di fascia alta. Se c'è un'azienda che oggi ha la possibilità concreta di seguire questi esempi è proprio lei.
Sta raddoppinando gli investimestimenti tecnologici nella Silicon Valley, dove sta fabbricando due nuovi edifici in cui i 2mila dipendenti si occuperanno di ricerca e sviluppo. Secondo il giovane manager che è stato alle dipendenze di Intel prima di rientrare nell'azienda di famiglia infatti il prossimo passo è quello di uscire dai confini sud coreani e sfruttare i talenti che ci sono in aree critiche per l'Hi-Tech, e la California è un vivaio ricchissimo da cui attingere.
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A pensarci bene quella che sembra prospettarsi è la stessa strada che ha deciso di intraprendere Microsoft con Windows 8 e Surface: un sistema operativo unico per tutti i dispositivi, legato da un ecosistema a cui presto o tardi si aggancerà un corollario di prodotti a marchio proprietario.
Il modello di Microsoft è all'esordio e deve ancora essere del tutto sviluppato, quello di Apple è consolidato, ma i margini di miglioramento ci sono. Basti pensare alle carenze dei servizi online di Apple e al fatto, per esempio, che la riconosciuta condivisione globale dei contenuti si ferma ai prodotti proprietari e taglia fuori per esempio Xbox, TV non compatibili con Air Play e via dicendo.
L'unica perplessità che scaturisce da tutto questo discorso è una: come farà Samsung a replicare e migliorare il modello di Apple? Sgancerà Android è si farà un sistema proprietario (dopo avere silurato Bada)? Che ne dite?