Nanopixel e OLED Flessibili

Dopo aver parlato delle batterie nello scorso articolo, trattiamo il componente più importante di ogni dispositivo, cioè lo schermo.

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a cura di Andrea Ferrario

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IMOD/Mirasol

Gli schermi a modulatore interferometrico (IMOD) usano un fenomeno che accade quando un fotone (la particella della luce) interagisce con una struttura in grado di creare un'interferenza nella luce, ispirato dal modo in cui sono colorate le ali delle farfalle. Come per altri schermi, ogni subpixel ha il suo colore, determinato dallo spazio che c'è tra lo strato sottile dello schermo e la membrana riflettente. Senza applicare alcun tipo di alimentazione, il subpixel mantiene quello specifico stato (colore). Quando viene applicato un voltaggio, una forza elettrostatica elimina lo spazio tra gli strati (collassa) e il subpixel assorbe la luce. Un singolo pixel è costituito da diversi subpixel, ognuno con una differente luminosità per ognuno dei tre colori RGB, poiché i subpixel non possono cambiare luminosità come avviene per i subpixel degli LCD.

IMOD/Mirasol

La produzione attuale degli schermi Mirasol è moderata, e i mercati più interessati sono quelli degli e-reader e dei dispositivi indossabili. Qualcomm ha prodotto un suo smartwatch, chiamato Toq, basato su questa tecnologia. Il basso consumo energetico, i pixel persistenti e la mancanza di retroilluminazione, rendono gli schermi Mirasol molto interessanti per l'industria degli e-reader a colori. Il costo di produzione dei sistemi microelettromeccanici (MEMS) è ancora un po' alto, ma sta velocemente diventando più economico. Come per gli schermi transflettivi, la mancanza della retroilluminazione del Mirasol non lo rende una buona scelta per gli smartphone.

OLED Flessibile

OLED Flessibile

Samsung e LG sono le due aziende più attive nel settore OLED. Abbiamo già visto sia TV che smartphone con schermi curvi – LG G Flex, G Flex 2 e Samsung Galaxy Note Edge. LG ha mostrato anche un OLED flessibile da 18" che può essere arrotolato all'interno di un tubo da due centimetri e mezzo di diametro. Nonostante questo schermo abbia una risoluzione di solo 1200x810 pixel, LG afferma di poter arrivare a schermi da 60" e risoluzione 4K entro il 2017.

La soluzione scientifica alla base di questi schermi è la pellicola di poliammide usata. Si tratta di un materiale flessibile, resistente a calore e agenti chimici. È usato molto nei cavi elettrici come isolante, cavi dati ed equipaggiamento medico. Aspettatevi di vedere sempre più schermi flessibili, ma dovremo aspettare che i costi di produzione scendano ulteriormente prima che l'applicazione di massa interessi il mercato mobile.

Conclusioni

Per la fine del 2015 dovremmo iniziare a vedere pannelli LCD IGZO in alcuni smartphone Android di punta, probabilmente con retroilluminazione quantum dot. Anche gli schermi Mirasol potrebbero essere adottati maggiormente nei dispositivi indossabili, con un conseguente miglioramento dell'autonomia delle batteria – anche se non convincerà chi preferisce i colori accesi e vibranti di un pannello LCD od OLED. C'è sicuramente una grande varietà di schermi sul mercato; da quelli più luminosi, con colori accesi e risoluzioni elevate a quelli persistenti, che permettono di risparmiare energia.

L'industria degli schermi è sempre in continua evoluzione, e dimensione e risoluzione è solo una parte dell'equazione. 

Tecnologie schermi 02