Smartwatch con SIM/eSIM | I migliori del 2022

Se avete bisogno di uno smartwatch che offra connessione internet autonoma vi serve un modello con SIM o eSIM. Eccovi i migliori!

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a cura di Alessandro Crea

Gli smartwatch nascono come “companion” per gli smartphone, ossia dispositivi che consentono di aumentare la produttività perché permettono il multitasking anche quando ad esempio siamo in palestra o in situazioni dove non possiamo interagire con lo smartphone, ma al tempo stesso eliminano le distrazioni, come ad esempio notifiche indesiderate. All’inizio però questo tipo di dispositivi aveva uno svantaggio cruciale: per funzionare doveva trovarsi a breve distanza dallo smartphone abbinato, perché la connessione avviene tramite bluetooth e manca ovviamente una SIM per poter gestire la connessione a internet, e di conseguenza i dati, in autonomia.

Da quando Apple ha introdotto il suo Apple Watch nell'aprile 2015, la tecnologia di questi dispositivi ha però compiuto passi da gigante e ora esistono smartwatch autonomi, che non hanno più la necessità di connettersi a uno smartphone per funzionare, grazie alla semplice aggiunta di una SIM o, ancora più recentemente, di una eSIM, la scheda embeddata nel dispositivo stesso.

Questo ha reso gli smartwatch standalone assai più utili e versatili, perché consentono di non dover avere per forza con sé lo smartphone, basti pensare ad esempio alla comodità, per chi va a correre o comunque pratica sport, nel poter lasciare lo smartphone a casa ricevendo comunque notifiche, messaggi e telefonate. Ma gli smartphone attuali possono fare molto più di questo. Ad esempio, oltre a consentire di ascoltare la nostra musica preferita in streaming, integrano anche microfono e speaker per poter effettuare conversazioni telefoniche o VoIP, possibilità di collegare auricolari bluetooth, sistema operativo “avanzato” per un supporto completo ad app e store, sistema di localizzazione GPS per poter utilizzare anche mappe stradali e chip NFC integrato per poter effettuare pagamenti.

Con una grande varietà di funzioni, marche e modelli presenti sul mercato è quindi assai difficile orientarsi e trovare il modello che più fa al caso proprio. Per questo, come sempre, abbiamo voluto approntare questa guida che sarà sempre aggiornata puntualmente con gli ultimi modelli, in modo da offrirvi una comoda soluzione per trovare il modello di smartwatch perfetto per le vostre esigenze.

I migliori smartwatch con SIM/eSIM

Apple Watch Serie 7

Apple Watch Serie 7 è uno dei migliori smartwatch del mercato, nonostante sia soltanto un aggiornamento incrementale rispetto alla Serie 6 del 2020. Rispetto al modello di due anni fa comunque il nuovo Serie 7 integra un altimetro sempre attivo e il monitoraggio dell'ossigeno nel sangue, oltre alla ricarica rapida il 33% più veloce di prima e un nuovo display più grande del 20% rispetto a quello della Serie 6, con cornici circa il 40% più sottili. Questo ha portato anche ad un aumento delle dimensioni, con la cassa che passa rispettivamente da 40 e 44 mm a 41 mm e 45 mm. Ma non è tutto, perché il sistema operativo watchOS 8 offre anche supporto a nuove attività di allenamento come il pilates e altre utili funzionalità di sicurezza, come il rilevamento delle cadute durante l’uso della bicicletta. Nessuna novità invece per quanto riguarda l’autonomia e il design, che restano comunque entrambi ad alti livelli, fermo restando ovviamente che gli smartwatch con SIM consumano di più delle loro controparti classiche, gestendo direttamente l’accesso a dati e telefonate.

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Apple Watch SE

Per chi vuole risparmiare ma vuole comunque acquistare un Apple Watch, pur rinunciando ad alcune funzioni avanzate, il Watch SE è la scelta obbligata. A mancare infatti sono sostanzialmente due cose, la funzione ECG e quella di rilevamento della saturazione di ossigeno nel sangue. Due funzioni indubbiamente importanti, ma non utili a tutti, specialmente a chi non pratica sport o non ha particolari problemi di salute. Lo smartwatch resta comunque in grado di monitorare l’attività fisica e avvisare in caso di frequenza cardiaca troppo elevata. Per il resto ritroviamo sostanzialmente lo stesso smartwatch, con cassa in alluminio da 40 o 44 mm disponibile in 3 colori, display Retina OLED e chip S5 e consente la gestione di messaggi, notifiche social e chiamate, grazie alla presenza di una eSIM, di un altoparlante e di un microfono dall’ottima qualità audio. L’Apple Watch SE infine non manca di modulo GPS per la geolocalizzazione, di chip NFC per effettuare pagamenti, oltre che dei classici sensori come bussola, altimetro e rilevatore di cadute. La batteria ha una durata massima di 18 ore e si ricarica in un’ora e mezza.

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Samsung Galaxy Watch4 LTE

Accanto ai due Apple Smartwatch, il Samsung Galaxy Watch4 LTE è indubbiamente uno dei migliori smartwatch con SIM del mercato. Caratterizzato da un’estetica completamente diversa da quella dei due competitor, con quadrante e cassa circolari, il Galaxy Watch4 LTE ha una cassa in alluminio da 40 o 44 mm, con copertura del display in resistente vetro Gorilla Glass DX+, display Super AMOLED da 396 x 396 pixel e sistema operativo Wear OS. Lo smartwatch non ha uno slot per SIM ma ha una eSIM che gli consente comunque di gestire tutte le classiche app social, oltre che effettuare e ricevere chiamate. Speaker e microfono sono di buona qualità e non mancano altre caratteristiche avanzate, come il chip NFC e quello GPS. Per l’autonomia infine si può contare su una batteria da 472 mAh, che dovrebbe durare fino ad un giorno e mezzo.

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Ticwatch Pro 4G/LTE

Il TicWatch Pro 4G/LTE mantiene le stesse funzionalità del precedente modello di punta, TicWatch Pro 3, ma aggiungendo grande versatilità grazie alla connessione 4G/LTE, che gli consente di svolgere funzioni essenziali come l'invio e la ricezione di chiamate, messaggi di testo, posizione satellitare e molto altro ancora, ad esempio la gestione dei pagamenti, possibile grazie alla presenza del chip NFC. Anche il caratteristico display a doppio strato del TicWatch Pro torna ancora una volta. Lo smartwatch infatti presenta un display di tipo FSTN monocromatico a cristalli liquidi, che si attiva ogni volta che non si utilizza il display principale, agendo efficacemente come display always-on, aiutando così a risparmiare la batteria. Al di sotto è invece presente un secondo display AMOLED che svolge tutte le funzioni dello schermo principale. Purtroppo però lo smartwatch utilizza ancora un vecchio Qualcomm Snapdragon 2100. Quest’ultimo è abbinato a 1 GB di RAM, che aiuta comunque nel rendere le prestazioni complessive più fluide.

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Huawei Watch 3

Elegante e curato nel design, lo Huawei Watch 3 ha una particolarità principale: può essere utilizzato con più eSIM, anche di operatori differenti. Grazie all’apposita app per smartwatch infatti sarà possibile abbinare facilmente il dispositivo a più numeri di telefono e poi decidere quale usare di volta in volta, passando dall’una all’altra. Per quanto riguarda il design, lo Huawei Watch 3 è un dispositivo assai elegante, con cassa rotonda in acciaio e ceramica da 46 mm, una dimensione forse più adatta a un polso maschile. Per il resto lo smartwatch, visto anche il prezzo, è ovviamente completo e accostabile agli altri giù elencati sopra. Troviamo quindi il supporto alla lettura di messaggi, alla scrittura tramite dettatura, alla ricezione e all’effettuazione di chiamate, funzioni GPS e NFC, ricca dotazione di sensori tra cui quelli per la rilevazione del battito cardiaco, della qualità del sonno e per le cadute accidentali, e supporto alla gestione di diverse attività sportive. Anche in questo caso, purtroppo, la batteria non va oltre il giorno e mezzo di autonomia col modulo 4G sempre attivo, ma si tratta di un limite di tutti gli smartwatch con SIM/eSIM.

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Come scegliere lo smartwatch con SIM/eSIM

Come in tutti gli ambiti del mercato, anche quello degli smartwatch ormai offre una scelta amplissima, con una vasta modulazione di modelli, che vanno da quelli più economici e semplici a quelli più sofisticati ed avanzati, ricchi di funzioni dedicate al benessere e allo sport. La prima domanda a cui rispondere dunque, come sempre, è: cosa mi serve davvero, cosa cerco? E qual è il budget a mia disposizione?

Dalla risposta a queste due domande discende poi tutto il resto. Se non siamo grandi sportivi ad esempio i modelli più dedicati alle attività motorie potremmo anche eliminarli dall’elenco, così come quelli con ECG o saturimetro. Questi ultimi due in realtà però possono tornare utili anche a chi non è sportivo ma ad esempio soffre di disturbi cardiovascolari. Attenzione, attualmente gli smartwatch non sono riconosciuti come dispositivi medici, il risultato dell’elettrocardiogramma anche del modello più avanzato non è preso in considerazione dalla medicina, tuttavia è possibile ricevere indicazioni sulla presenza di possibili problemi da indagare più approfonditamente: insomma prendetelo come un campanello d’allarme. Sulle cronache del resto non è raro aver letto notizie riguardanti persone che, negli ultimi anni, si sono salvate da infarti o altre problematiche grazie alla rilevazione precoce di problemi da parte di alcuni smartwatch avanzati.

L’altro elemento da tenere poi in considerazione è la necessità o meno di prendere un modello equipaggiato con una SIM o eSIM. Questi ultimi infatti, come visto, consentono una flessibilità d’uso assai maggiore, ma ovviamente hanno un prezzo più elevato e un’autonomia limitata. Dunque, ancora una volta, se siamo persone che praticano frequentemente attività all’aria aperta e vogliamo sbarazzarci del peso e dell’ingombro dello smartphone senza rinunciare, in una certa misura, alle sue funzioni, ecco allora che questo tipo di smartwatch acquista senso, altrimenti no. Decidere poi se vogliamo un modello con slot per SIM o uno con chip eSIM integrato è l’ultimo step importante, perché nel secondo caso la scelta dell’operatore potrebbe essere un po’ più limitante, a fronte di altri vantaggi che vedremo di seguito.

Differenze tra SIM ed eSIM

L’eSIM è una SIM incorporata, in pratica un piccolo chip integrato nei dispositivi indossabili o mobili, che consente di elencare l’operatore telefonico di un utente nelle impostazioni di sistema. Questo significa che l'utente non avrà più la necessità di inserire una scheda SIM fisica per utilizzare i dati mobili sul proprio orologio e potrà invece cambiare provider pur mantenendo il proprio numero e account su ciascuno di essi. Grazie all’eSIM sarà inoltre possibile sincronizzare completamente l'elenco dei contatti, la cronologia delle chiamate, i messaggi e altro sul nuovo operatore.

In altre parole, se si ha uno smartwatch con una scheda eSIM, l'orologio funzionerà come fosse uno telefono. Per farlo basterà avere con sè un QR Code che ne identifica le informazioni che servono per la corretta attivazione. Non sarà quindi più necessario disinserire e inserire alcunché nel dispositivo per cambiare operatore, tutto sarà completamente digitale. Il primo smartphone ad integrare una eSIM è stato il Google Pixel 2, presentato sul mercato nel 2017.

Un vantaggio delle eSIM rispetto alle schede tradizionali è sicuramente la probabilità molto minore di rompersi e danneggiarsi, in quanto non è necessario inserirla o espellerla. Non facendo riferimento ad alcun componente esterno, una eSIM rimane all’interno del dispositivo per tutto il ciclo di vita dell’apparato. Inoltre la dimensione più piccola del modulo la rende compatibile, ad esempio, con accessori come gli smartwatch, all’interno dei quali lo spazio per l’hardware è davvero ridotto rispetto agli smartphone e una SIM in formato fisico farebbe quindi più fatica a trovare spazio.

Il passaggio alla eSIM presenta un ulteriore vantaggio: non sarà più necessario recarsi in un negozio per attivarla la prima volta, basterà infatti collegarsi al sito dell’operatore, che fornirà le informazioni esatte per poter sottoscrivere il nuovo profilo tariffario sulla eSIM. Attualmente sono solamente due gli operatori sul territorio italiano che consentono di sdoppiare il proprio numero di telefono su una SIM principale riservata allo smartphone e su una eSIM secondaria: TIM e Vodafone. Se invece si vuole abbandonare definitivamente il vecchio supporto fisico ed utilizzare solamente una eSIM allora il numero di operatori che dispone di tale opzione sale decisamente, anche se all’appello ne mancano ancora alcuni, come ad esempio Iliad e Ho. Mobile.

Che tipo di smartwatch ci serve?

Gli smartwatch con SIM/eSIM sono ancora prodotti molto "di nicchia" e non sono altrettanto popolari dei modelli che non consentono la comunicazione wireless LTE, questo dipende anzitutto da una limitazione principale, legata all’autonomia. Tenere attivato il modulo 4G LTE per l’intera giornata porta infatti a un consumo elevato delle piccole batterie dello smartwatch, costringendo l’utente a ricaricare il dispositivo ogni giorno.

Cosa comporta questo? È semplice: gli smartwatch senza SIM dipendono interamente dallo smartphone, di cui costituiscono un comodo accessorio, quelli che integrano una connessione dati possono essere indipendenti ma è sbagliato pensare che possano mai sostituire completamente uno smartphone e non sono progettati per farlo. Essi infatti servono per sostituire lo smartphone ma solo in certi momenti della giornata, quelli in cui quest’ultimo sarebbe troppo scomodo da trasportare.

Insomma, gli smartwatch con SIM, inutile girarci intorno, sono pensati soprattutto per mantenere la produttività durante le attività sportive. Quindi la domanda fondamentale è: per me è più importante poter sostituire interamente lo smartphone per alcune brevi parentesi della giornata o poter contare magari per più giorni su un dispositivo le cui funzionalità però richiedono costantemente la presenza dello smartphone? La risposta determinerà il tipo di dispositivo da acquistare.

Quali caratteristiche deve avere uno smartwatch

Ora che abbiamo capito come scegliere lo smartwatch che fa per noi, che caratteristiche dobbiamo cercare in esso? Beh, anzitutto, se abbiamo optato per uno smartwatch con SIM la prima cosa da considerare è la connettività, che ovviamente varierà a seconda della fascia di prezzo. Nei dispositivi di fascia alta troveremo infatti un modulo 4G LTE, che oltre a effettuare chiamate e inviare SMS ci consentirà anche di navigare nel web, mentre se opteremo per un modello più economico potremmo trovare connettività 2G, adatta a garantire la ricezione di chiamate e messaggi, ma poco altro.

In ogni caso molto importante resterà la qualità di microfono e speaker, oltre alla possibilità di collegare auricolari Bluetooth, per poter effettuare e ricevere telefonate. A questo va aggiunto un sistema operativo aggiornato in modo da garantire stabilità, fluidità d’uso e funzioni avanzate, oltre al supporto per le app di terze parti. Da questo punto di vista, al di fuori di WatchOS per Apple troviamo soprattutto Wear OS per dispositivi Android e Tizen per il mondo Samsung. Altre funzioni che possono tornare molto utili sono il chip NFC per effettuare pagamenti.

Uno smartwatch può poi svolgere tantissime altre funzioni, soprattutto in due ambiti, quelle legate al benessere e alla salute e quelle legate allo sport e al fitness. Sarà dunque compito dell’utente comprendere le proprie necessità e orientarsi verso il giusto modello, tenendo presente che ovviamente più funzioni lo smartwatch integra, più il prezzo è elevato.

Quanto deve costare uno smartwatch?

Questo ovviamente ci porta direttamente all’ultima domanda: quanto dovrebbe costare uno smartphone per essere davvero valido? In realtà a questa domanda non c’è una risposta univoca, ma si possono comunque fare una serie di considerazioni. Anzitutto, come detto già più volte, il prezzo dipende da tanti parametri, tra cui, ma non esclusivamente, le funzioni avanzate supportate e i moduli integrati. Altre due componenti fondamentali per determinare il prezzo sono però anche i materiali e il design.

Com’è facilmente intuibile infatti una cosa è avere cinturini in gomma e altri in pelle pregiata, o casse in alluminio aeronautico, titanio, ceramica etc. per non parlare dei modelli con placcatura in oro. Al tempo stesso anche la ricercatezza del design e lo stile del prodotto influiscono, a causa degli investimenti necessari per sviluppare un oggetto che sia anche gradevole e ricercato.

Dunque, ancora una volta, tutto dipende dalle scelte soggettive, dalle esigenze dal budget a disposizione. Se tutto ciò che vi serve è soltanto un dispositivo che vi avvisi delle chiamate in arrivo o delle notifiche ricevute sullo smartphone, o vi serve uno smartwatch robusto e affidabile, allora optare per quelli con cinturini in gomma sarà più che sufficiente per ottenere lo scopo prefissato senza spendere una fortuna. Non è difficile infatti trovare modelli di marche minori che costano poche decine di euro o al massimo attorno ai 200 euro.

Se invece si cerca un dispositivo che sia anche elegante e possa colpire l’occhio come farebbe un orologio classico o abbia tante funzioni avanzate allora ovviamente la spesa si fa più onerosa. Purtroppo c’è da evidenziare che in questo settore manca un po’ la fascia media per cui non c’è una vera gradualità e dai modelli che costano tra i 50 e i 200 euro si passa poi direttamente a quelli che richiedono un investimento sostanzioso, arrivando anche a toccare quota 1000 euro per i modelli più eleganti, preziosi ed esclusivi.