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Sony ULT Wear, la cuffia Sony per chi adora i bassi potenti | Test & Recensione

Sony lancia la linea ULT e questa è la nostra prova delle prime cuffie facenti parte della nuova famiglia di prodotti audio del marchio.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Quanto è difficile, oggi, creare una cuffia che sia migliore dei prodotti attuali? La risposta è semplice, è molto difficile, poiché come ho già scritto in altre occasioni, la tecnologia attuale è arrivata a un livello tale che, nonostante portare miglioramenti tecnici sia possibile, permette a chiunque di apprezzare questi miglioramenti è quasi impossibile. L’aumento della qualità audio è oggi percepibile solo da orecchie allenate, così come la cancellazione del rumore, oggi in grado di fare molto, soprattutto sui modelli di fascia alta. 

È in questo contesto che Sony presenta la nuova linea “ULT”, una famiglia di prodotti che non deve fare i conti con questo stato di fatto, poiché è specializzata sull’enfatizzazione dei bassi, qualcosa che probabilmente non piacerà ai puristi, ma che è in grado di emozionare e che strizza l’occhio ai giovani. Ecco come sono le nuove cuffie circumaurali Sony ULT Wear.

Come sono fatte

Esteticamente Sony non ha sconvolto il design già visto su altri prodotti, tra cui le WH-1000XM5, ancora tra le migliori cuffie circumaurali per chi cerca un bel bilanciamento del suono e cancellazione del rumore ad alti livelli. I padiglioni sono lisci, il design è pulito, come detto simile in moltissimi aspetti ad altre cuffie Sony. Si richiudono e sono inserite in una custodia compatta, assieme al cavo jack e un corto cavo USB-C per la ricarica della batteria.

Sul padiglione sinistro è presente un pulsante che permette di selezionare il profilo dei bassi preferito. L’archetto imbottito è molto comodo, così come i padiglioni, il peso è moderato. Potrete regolare la larghezza molto facilmente, senza troppa resistenza, e i padiglioni si orientano in base alla forma della vostra faccia.

Condividono lo stesso processore audio V1 delle XM5, sia per quanto riguarda la manipolazione del suono che la cancellazione attiva del rumore, che non manca. L’isolamento passivo è molto buono, e assieme all’ANC il risultato finale è di alto livello. Un tasto dedicato permette di passare dalla modalità “ambiente” a quella di cancellazione del rumore. L’autonomia della batteria è di circa 30 ore, con la cancellazione attiva, e quasi il doppio se non vorrete attivarla.

Il pulsante dei bassi permette di passare dal profilo standard, che in realtà non aggiunge nulla, al profilo “ULT 1”, che ha lo scopo di enfatizzare l’attacco dei bassi, con suoni più secchi e potenti, alla modalità “ULT 2”, che invece crea quell’effetto vibrante e sostenuto, agendo sulle frequenze più basse, che può piacere come non piacere. 

Ovviamente è possibile cambiare la resa sonora anche dall’applicazione di Sony, ma è chiaro che l’aggiunta di questo pulsante è la caratteristica distintiva.

Il resto dei comandi è lasciato alla superficie tattile del padiglione destro, che è possibile picchiettare per mettere in pausa o riprendere la riproduzione, saltare una traccia, attivare l’assistente vocale o regolare il volume con gesti verticali.

La comunicazione avviene in modalità wireless tramite un bluetooth multi-point che permette di tenere collegati fino a due dispositivi. Non manca il fast pair per i dispositivi Android. Viene usato, senza sorpresa, il codec ad alta risoluzione LDAC.

Qualità audio

Quanto la scelta di Sony di enfatizzare i bassi sacrifica la corretta di riproduzione delle tracce audio? Dipende. La modalità ULT 1, come anticipato, amplifica la potenza dei bassi, ma l’approccio è renderli più forti, più secchi, quindi il risultato spesso e volentieri è piacevole. La modalità ULT 2, invece, probabilmente è esagerata, poiché aggiunge basse frequenze dove non ci sono. Forse in alcune tracce Pop potrebbe anche essere piacevole, ma nella maggior parte dei casi sembra di ascoltare una riproduzione dove il deejay ha girato al massimo il guadagno dei bassi, rendendo tutto una grande vibrazione.

Il problema dell’approccio Sony con queste cuffie è che non funziona con tutto. Dipende moltissimo da come sono state registrate le tracce originali. Quelle carenti di bassi potranno trarre vantaggio dalla modalità ULT 1, alcune già ben calibrate, probabilmente, non dovrete toccarle. Pochissime beneficeranno della modalità ULT 2.

Probabilmente Sony è ben conscia di questa situazione, motivo per cui ha aggiunto un tasto dedicato, poiché dover passare dall’App ogni volta sarebbe uno strazio. In questo modo potrete, in base alla canzone, attivare o meno un profilo per capire se il risultato immediato vi piace o meno.

Quando non attiverete la modalità ULT, la riproduzione è comunque piacevole e sempre un po’ più carica, quindi una risposta non lineare, ma non esageratamente dissimile ad altri modelli più costosi, e questo è senz’altro un punto a favore. Il rischio sarebbe stato di avere una cuffia veramente pensata solo per chi vuole spaccarsi le orecchie con bassi potenti, mentre in questo caso il risultato è una cuffia piacevole in ogni situazione, che però strizza l’occhio a chi vuole un po’ di vibrazioni in più nelle orecchie.

Per quanto riguarda la qualità del microfono, è buona, senza esagerare. Potrete usarle per chiamate telefoniche senza problemi.

Verdetto

Le Sony ULT Wear sono vendute a un prezzo di listino di 199 euro, e offrono di conseguenza un enorme valore. L’ergonomia è ottima, pari a quella delle più costose WH-1000 XM5. La cancellazione attiva del rumore è anch’essa buona, soprattutto in accoppiata all’isolamento passivo.

La qualità audio piacerà se volete un suono più corposo, e se la modalità di potenziamento dei bassi in alcuni casi è piacevole, al massimo livello è fin troppo distruttiva cambiando in maniera troppo artificiale la resa acustica. In ogni caso, se vi piace l’idea di cambiare la resa delle basse frequenze con un tasto, non ci sono motivi per non consigliare questa cuffia.

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Bassi molto profondi e regolabili velocemente

  • Buona cancellazione del rumore

  • Comode

  • Ergonomia

  • Buon rapporto prezzo / prestazioni

Contro

  • La risposta non è lineare

Commento

Le cuffie Sony ULT Wear sono un'aggiunta interessante al mercato delle cuffie audio. Con un prezzo di 199 euro, offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo. Esteticamente simili ad altri modelli Sony, presentano un design pulito e comodo, con un archetto imbottito e padiglioni regolabili. Condividono il processore audio delle WH-1000XM5, garantendo un'ottima cancellazione attiva del rumore e un buon isolamento passivo. Tuttavia, l'accento sui bassi potrebbe non piacere a tutti. La qualità audio è complessivamente buona, ma dipende molto dalle tracce originali. Sono consigliate per chi cerca un suono corposo e desidera la possibilità di regolare i bassi con un semplice pulsante.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Sony ULT Wear

Sony ULT Wear