Smartphone vietato in classe, decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Ministero dell’Istruzione e del Merito regolamenta la gestione degli smartphone durante le lezioni vietandone l'uso durante le lezioni.

Avatar di Silvio Colombini

a cura di Silvio Colombini

Una nuova circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito regolamenta la gestione degli smartphone durante le lezioni; tuttavia alcune realtà hanno già espresso le loro perplessità.

Il documento emesso dal ministero guidato da Valditara fornisce un regolamento comune a una questione lasciata da tempo alla discrezione dei singoli istituti: da oggi l’uso degli smartphone durante le lezioni sarà ufficialmente proibito. In una nota il ministro Valditara ha così detto:

"È confermato il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007"

Tuttavia c’è già chi rileva alcuni aspetti che potrebbero rivelarsi critici. Uil Scuola ha infatti chiesto che la nuova forma di gestione non diventi un’ulteriore incombenza a carico del personale scolastico; Rua Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della Uil Scuola, si è così espresso:

"Non vorrei però che la vigilanza da parte del personale, sull’utilizzo del telefono a scuola, si traducesse in ulteriori incombenze per quest’ultimo. Servirebbe, invece, in merito una discussione più ampia, non solo limitata al divieto, che dovrebbe coinvolgere l’intera comunità educante al fine di un utilizzo più consapevole di tutti i mezzi di comunicazione, a scuola, compreso il cellulare".

Codacons ha fatto invece presente che la circolare potrebbe rivelarsi inefficace in quanto manca di indicare eventuali sanzioni per coloro che non la rispetteranno. L’uso dei cellulari ha ripercussioni importanti sulla resi degli studenti e sulla loro capacità di apprendimento; un’indagine della VII commissione del Senato, conclusasi di recente, ha infatti evidenziato gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi.

A tal proposito il ministro si è così espresso:

"La scuola deve essere il luogo dove i talenti e la creatività dei giovani si esaltano, non vengono mortificati con un abuso reiterato dei telefonini. Con la circolare non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’utilizzo improprio di questi dispositivi".

Tuttavia l’uso degli smartphone non viene vietato in toto: è infatti permesso utilizzarlo qualora alcuni progetti di istruzione lo richiedano o nel caso si rendano necessari alcuni strumenti in esso presenti, come la calcolatrice o la possibilità di effettuare ricerche in rete a complemento di quanto spiegato in classe.