VMware, azienda di riferimento nel settore della virtualizzazione, ha confermato lo sviluppo di una soluzione per dispositivi mobili.
VMware Mobile Virtualization Platform (MVP) consentirà di rendere eseguibili un sistema operativo, software e dati di ogni genere all'interno di una macchina virtuale, grazie un "layer software", installato su uno smartphone,
In pratica, a prescindere dall'hardware presente in un dispositivo, gli operatori mobili e gli sviluppatori saranno in grado di eliminare definitivamente il problema del porting software. Si parla ad esempio di soluzioni di autenticazione o DRM, ma non solo.
Secondo gli esperti anche gli utenti ne trarranno dei benefici. Ad esempio sarà possibile affidarsi magari a due macchine virtuali per separare i dati aziendali da quelli privati, risolvendo di fatto il problema del rispetto della privacy.
Sarà inoltre possibile creare immagini di profili utente da replicare su altri dispositivi dotati di MVP: il tutto senza doversi preoccupare dei brand, tipologia di prodotto o altro.
VMware Mobile Virtualization Platform è attualmente in fase di test presso numerosi produttori; la prima versione commerciale sarà disponibile tra non più di 18 mesi. Confermato il supporto di Windows CE 5/6, Linux 2.6 e Symbian 9, nonché un impegno futuro per Android e Palm OS.