
Huawei punta su tecnologia sostenibile per rafforzare la propria presenza in Europa
- Business
- Stefano Silvestri
- 1 anno fa
Huawei punta su tecnologia sostenibile per rafforzare la propria presenza in Europa
La ricerca e lo sviluppo nel settore della life science possono trarre enormi vantaggi dalla digitalizzazione di risorse e processi.
Le soluzioni di Business Process Management forniscono un punto di partenza per la gestione del cambiamento e la comprensione dell'interconnettività tra i sistemi operativi
Crescita esponenziale per il mercato mondiale della digitalizzazione che passerà da 521 a 1.250 miliardi di dollari nel 2026 con un tasso di crescita annuo del 19%
Un settore indietro rispetto alla media di adozione digitale di altri ma con un potenziale inespresso
Secondo recenti studi, la pandemia ha accelerato il ricorso all'e-commerce, gestione documentale e servizi in cloud
A oltre un anno di distanza dall’inizio della pandemia, l'azienda fa il punto su risultati, strategie, trend tecnologici, acquisizioni, annunci per l’impresa AI-driven
Il dato emerge da “The Work Survey”, l’ultima ricerca di ServiceNow condotta da Wakefield Research <image004.jpg>Lo studio ha approfondito l’impatto che la pandemia ha avuto sul mondo del lavoro e mostra come il 61% degli executive nel settore industriale ritenga che le diverse normative, anche a livello geografico, abbiano rappresentato una sfida durante la pandemia. Un ulteriore 54% ha affermato che la gestione di persone e processi che non possono operare da remoto rappresenta una barriera al progresso. Un ambiente in veloce trasformazione L’85% degli executive ha dichiarato che la situazione ha dato alle proprie aziende la possibilità di ripensare a come le attività vengono svolte e l’87% sostiene che la pandemia abbia permesso di sviluppare modi di lavorare nuovi e migliori. Il cambiamento verso nuovi modelli è stato ampio, rapido e più veloce del previsto, secondo l’85% degli executive e l’87% dei dipendenti. L’innovazione è stata rapida ma la strada è ancora lunga Nonostante i cambiamenti adottati finora c’è ancora molto lavoro da fare, per assicurare che le innovazioni siano a lungo termine. Il 61% degli intervistati ha infatti affermato che le proprie organizzazioni non hanno ancora un sistema completamente integrato per gestire i workflow digitali e il 94% ha confessato di utilizzare ancora molti workflow offline. Nonostante la situazione, la consapevolezza circa la necessità di un cambio è chiara. Il 59% degli executive ha infatti dichiarato che i fondi risparmiati durante la pandemia dovrebbero essere investiti in progetti di digital transformation, una volta passata la situazione di crisi. Il futuro del lavoro Nel settore manifatturiero, il lavoro da remoto rimane una preoccupazione. Il 53% del campione teme gli effetti che potrebbe avere sull’erogazione dei servizi o la consegna dei prodotti e il 52% una riduzione della collaborazione tra business unit. Nonostante questo, il 94% ha sperimentato dei benefici dalle pratiche di lavoro da remoto e il 48% un migliore equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata. Il 54% dei dipendenti è convinto che il ritorno alla normalità dopo la pandemia possa rappresentare una sfida ma il 59% dei lavoratori e il 53% degli executive pensa che mantenere i cambiamenti effettuati in questo periodo possa trasformarsi in una maggiore produttività. “La digital transformation nel settore industriale ha avuto un’accelerazione significativa negli ultimi 12 mesi, ma c’è ancora molto da fare”. Ha dichiarato Uwe Vieth, Senior Director di ServiceNow. “La pandemia si è aggiunta alla già incerta situazione globale. I cambiamenti nella supply chain e quelli dovuti al lavoro da remoto hanno reso la resilienza operativa una prerogativa ancora più fondamentale. La digitalizzazione del lavoro sarà un fattore chiave per proteggersi dai rischi e rispondere alle esigenze dei clienti”.
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