Alla (ri)scoperta di… The Wolf Among Us!

Torna la rubrica di GameDivision dove vi parliamo di quei titoli che, forse, avrebbero meritato un po' di successo in più: ricordate The Wolf Among Us?

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a cura di Michele Pintaudi

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Il mondo dei videogiochi, si sa, è bello perché è vario: chiunque, ma davvero chiunque, può infatti trovare quel titolo che sembra pensato apposta per determinate esigenze. C’è chi ama l’azione senza fronzoli, chi cerca una storia all’altezza di grandi opere cinematografiche ma anche chi, semplicemente, vuole un passatempo per trascorrere qualche ora in assoluto relax. In poche parole, insomma, ce n’è davvero per tutti.

A rientrare nella terza, ma spesso anche nella seconda, tra queste categorie troviamo le avventure grafiche: un genere che ha avuto tanta fortuna tra gli anni Ottanta e Novanta e che, dopo essere sparito dai riflettori per qualche tempo, è tornato con una serie di prodotti che hanno portato qualcosa di davvero interessante e innovativo.

Pur realizzando prodotti declinati in modo diverso rispetto ai classici che hanno definito il genere - da Monkey Island a Broken Sword - il nome di Telltale è e resta uno dei più importanti in questa specifica nicchia. A conti fatti, si è trattato di una realtà che ha saputo raccontare in maniera degna di nota molte storie così belle e così diverse tra loro. Oggi vogliamo ricordarne una in particolare che, per tutta una serie di motivi, è forse lecito considerare il miglior lavoro della software house di San Rafael: The Wolf Among Us.

The Wolf Among Us, attenti al lupo cattivo!

Facciamo un salto indietro di quasi una ventina d’anni, fino al 2002. Vertigo, marchio di proprietà della DC Comics, pubblica il primo volume di Fables: serie a fumetti che durerà ben tredici anni in grado di raccogliere ottimi riscontri da parte di critica e pubblico. La storia ci porta a Favolandia, una comunità nascosta in quel di New York popolata dai più celebri personaggi delle favole che tutti conosciamo. Da Biancaneve al Principe Azzurro, fino a Cenerentola e a Cappuccetto Rosso… Tutti (re)immaginati in chiave moderna e con forti tinte che spaziano dal sarcasmo a un critico cinismo di fondo.

Il protagonista è Bigby Wolf: il Lupo Cattivo che riveste, tra le altre cose, il ruolo di sceriffo di Favolandia. Un personaggio complesso e sfaccettato del quale si va a delineare un’immagine ben diversa da quella che ci si potrebbe aspettare, e della quale torneremo a parlare più avanti. L’importanza dell’opera ha spinto Telltale, a inizio anni 2010, a interessarsi alla produzione di un videogioco dedicato al fumetto di Bill Willingham: è così che nasce The Wolf Among Us, progetto che vedrà la luce in cinque episodi a partire dall’ottobre 2013.

La storia ci catapulta nel 1986, vent’anni prima degli eventi narrati nella prima uscita del fumetto, dove Favolandia viene improvvisamente scossa da un violento omicidio. Toccherà al nostro sceriffo indagare sul misterioso evento del quale, all’interno della comunità, chiunque potrebbe essere il colpevole. Il nostro viaggio proseguirà tra interrogatori, colpi di scena e scelte da prendere che, in base a cosa decideremo di fare, andranno a influenzare quella che sarà la nostra storia.

A livello narrativo siamo di fronte a un prodotto davvero unico nel suo genere: partendo da una base solida come quella del fumetto, The Wolf Among Us si rivela episodio dopo episodio un’avventura ricca di momenti di altissimo livello. Se in alcuni frangenti ci toccherà prendere delle posizioni anche scomode, in altri ci verrà addirittura strappato un sorriso per quanto geniali siano certi intermezzi. Il tutto condito da un tipo di racconto dell’immagine dei personaggi, ciò a cui accennavamo poco fa, che va a criticare pesantemente la società in cui viviamo.

Una società dove, citando Orwell, “Tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri”. Emerge un’analisi feroce di quanto, spinta dal voler preservare a tutti i costi un’immagine di apparente benessere, la classe dominante tenda a nascondere tutto ciò che invece costituisce un problema. Censurandolo, sbarazzandosene, dimenticandolo.

Per quanto riguarda il gameplay siamo di fronte al classico prodotto Telltale: un’avventura grafica in terza persona fatta di scelte da compiere, di dialoghi da sviluppare e di piccoli enigmi da risolvere. Nulla di rivoluzionario o trascendentale insomma, per una struttura improntata quasi esclusivamente alla narrazione. Come è giusto che sia. Gli episodi scorrono in maniera rapida ma non per questo meno efficace: bastano infatti un paio d’ore circa per completare ognuno dei cinque atti che compongono l’avventura, e forse è anche grazie a questo che la storia riesce a mantenere dei ritmi sempre molto interessanti.

The Wolf Among Us 2, quando esce e cosa aspettarci?

The Wolf Among Us, come detto, ricevette il plauso di critica e pubblico ottenendo anche discreti risultati di vendita. Perché allora, considerando la grande qualità di fondo, è praticamente finito nel dimenticatoio a poco tempo dalla sua uscita? Le ragioni sono diverse, e alcune di esse ci restituiscono una fotografia di come in effetti non era lecito aspettarsi diversamente. Purtroppo.

Partiamo dal fatto che si tratta pur sempre di un’avventura grafica e, perciò, di un prodotto destinato perlopiù a una nicchia anche abbastanza contenuta di giocatori. Non ci si poteva attendere, insomma, neanche l’ombra del successo di titoli ben più “commerciali” usciti nello stesso periodo: GTA V, Assassin’s Creed Black Flag, Destiny e via dicendo.

Allo stesso tempo si potrebbe mettere sotto esame il modus operandi di Telltale: non necessariamente al fine di giudicarlo in modo negativo, ma per dare un’idea reale di come potrebbero essere andate le cose. L’azienda si è infatti sempre distinta, prima della bancarotta nel novembre 2018, per essere costantemente impegnata su più fronti. Chiuso un progetto se ne realizzavano altri due o anche tre in contemporanea, e la struttura a episodi di ognuno di essi rendeva il tutto un “work in progress” costante e senza pause. Già, perché ogni singolo atto veniva realizzato soltanto a seguito dell’uscita di quello precedente.

Con ritmi del genere Telltale si è inevitabilmente trovata a tralasciare alcuni progetti, lasciandone alcuni praticamente in sospeso. Se dopo il quinto episodio in molti si aspettavano una seconda stagione, così come avvenuto ad esempio per The Walking Dead che è arrivato addirittura alla quarta, questo non succedeva sempre. L’avventura dedicata a Game of Thrones si conclude infatti con un cliffhanger destinato a rimanere in sospeso per sempre, e The Wolf Among Us ha rischiato di finire allo stesso modo.

Dopo aver annunciato un sequel l’azienda ha infatti chiuso i battenti, e il progetto è provvisoriamente naufragato. Dopo un periodo di dubbi e indecisioni in cui i fan hanno atteso novità la “nuova” Telltale ha poi confermato, con un breve teaser trailer rilasciato ormai un anno e mezzo fa, che il gioco è in lavorazione: The Wolf Among Us 2 si farà, e noi non vediamo l’ora di poterlo provare. Breve nota a margine: il gioco sarà pubblicato con la consueta formula a episodi, ma tutti i capitoli verranno realizzati prima dell’uscita del primo. Perché sbagliare è umano, ma perseverare sarebbe stato diabolico.

https://www.youtube.com/watch?v=0MtQCvRFIWM

Cosa aspettarci da The Wolf Among Us 2? Le informazioni in nostro possesso sono ancora molto poche, e perlopiù legate a voci di corridoio né smentite né confermate. La speranza è che si tratti di un gioco in grado di ricalcare quanto di buono visto con la prima stagione, approfondendo personaggi e situazioni che meritano senza ombra di dubbio di essere raccontate. Perché un universo narrativo come quello di Fables, il cui volume conclusivo è uscito nel 2015, ha ancora tanto da dire. E noi non vediamo l’ora di ascoltare.

The Wolf Among Us è disponibile su PlayStation Store a un prezzo davvero molto interessante: pronti a riscoprirlo?