Le dichiarazioni dei dirigenti delle grandi aziende videoludiche seguono spesso uno schema ricorrente: sicurezza incrollabile, ottimismo di facciata e la capacità di trasformare anche i rinvii in opportunità narrative. Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, ha dimostrato ancora una volta di padroneggiare questa dinamica nel suo ultimo intervento su Grand Theft Auto 6. La sua “assoluta fiducia” nel rispetto della data di lancio fissata per maggio 2026 suona come un déjà-vu per chi ha seguito le vicende del titolo più atteso dell’industria.
Il paradosso della certezza nell’incertezza
In un’intervista a CNBC, Zelnick ha ribadito con decisione il proprio “livello di convinzione molto, molto alto”, la stessa sicurezza espressa quando si parlava ancora di un debutto nel 2025. Eppure, quelle stesse parole avevano accompagnato promesse poi disattese. Solo a febbraio, in un colloquio con IGN, il dirigente ammetteva l’esistenza di un “rischio” di ritardi, pur dichiarandosi “tranquillo” sul lancio entro l’anno. Due mesi dopo, il rinvio ufficiale al 2026 confermava quanto siano fragili le certezze nel mondo dello sviluppo videoludico.
Interrogato sulle enormi attese attorno al progetto, Zelnick ha dichiarato: “Cerchiamo di non gonfiare le aspettative, giusto?”. Un’affermazione che suona ironica, considerando che si tratta del seguito di uno dei videogiochi più venduti di sempre. Secondo lui, Rockstar Games ha costruito la propria reputazione superando aspettative straordinarie, e questo sarà anche l’obiettivo per GTA 6.
“So che sarà un gioco straordinario. Il resto lo vedremo a tempo debito”, ha aggiunto, lasciando volutamente margini di ambiguità. Una vaghezza strategica che permette di gestire eventuali imprevisti senza smentite clamorose.
Le pressioni del mercato finanziario
Come leader di una società quotata in borsa, Zelnick deve trasmettere fiducia a investitori e pubblico, più per necessità strategica che per valutazioni tecniche. Prevedere con certezza i tempi di sviluppo, specie per produzioni mastodontiche come GTA 6, è difficile persino per chi lavora quotidianamente al progetto. I videogiochi trovano spesso la loro forma definitiva nelle fasi conclusive, quando tutti gli elementi devono incastrarsi alla perfezione.
La strategia comunicativa del CEO riflette dunque le pressioni tipiche della leadership nel settore. Anche agli azionisti è stata confermata la data di maggio 2026, ma la storia recente insegna che, nell’industria videoludica, anche le certezze più solide possono sgretolarsi.