Un tributo non ufficiale a Banjo-Kazooie ha fatto parlare di sé nell'industria videoludica, portando il celebre platform 3D di Rare su PlayStation attraverso Dreams, il particolare sandbox creativo di Media Molecule. Il progetto, chiamato Banjo-Kazooie: Mumbomania, non solo ha conquistato la community ma ha persino ottenuto il plauso dello studio originale e dei creatori storici della serie, alimentando ulteriormente le speranze dei fan per un possibile ritorno della coppia più iconoclasta del gaming Nintendo.
L'autore dell'iniziativa è William Butkevicius, attualmente level designer presso Moon Studios (gli autori di Ori and the Blind Forest), che ha dedicato oltre 800 ore distribuite in 14 mesi per ricreare l'esperienza classica con un twist moderno. Il risultato è un livello completo che cattura l'essenza del platform N64 originale del 1998, ma reimmaginato con meccaniche che affrontano alcune delle criticità del game design dell'epoca.
Dal punto di vista del gameplay, Mumbomania si presenta come un'isola che ricorda Treasure Trove Cove del gioco originale, completa di elementi iconici come le note musicali da raccogliere e 30 jiggies da scovare. La vera innovazione riguarda però le trasformazioni: Butkevicius ha introdotto forme completamente nuove come un golem di roccia e un pesce scheletrico, ridisegnando il sistema per renderlo più fluido e meno tedioso rispetto al meccanismo originale che richiedeva continui ritorni alla capanna di Mumbo Jumbo.
La reazione di Rare non si è fatta attendere: lo studio ha condiviso pubblicamente il lavoro di Butkevicius dichiarando di essersi "messo il cappello più elegante solo per poterlo sollevare" in segno di rispetto. Anche Gregg Mayles, director originale di Banjo-Kazooie recentemente uscito da Rare, ha definito il progetto "splendido", mentre il compositore storico Grant Kirkhope ha reagito con entusiasmo sui social media.
Il progetto non è stato realizzato in solitaria: Butkevicius si è avvalso della collaborazione del compositore Duckenomics e dell'ensemble The Game Brass per la colonna sonora, oltre al contributo di PieceofCraft per sculpting, animazioni e logica di gioco. Il risultato è un'esperienza che suona e si gioca come un autentico capitolo della serie, pur essendo tecnicamente vincolato alle possibilità creative di Dreams.
Lo stesso Butkevicius ha chiarito che questo rappresenta probabilmente il suo ultimo grande progetto su Dreams, esprimendo però un desiderio significativo: lavorare a un ipotetico Banjo-Threeie ufficiale. Una speranza che si scontra con la dura realtà del franchise, rimasto fermo dal 2008 con Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts su Xbox 360, un titolo che si allontanava radicalmente dal gameplay platform tradizionale concentrandosi sulla costruzione di veicoli.