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Dragon Quest Treasures | Recensione

Dragon Quest Treasures raccoglie l'eredita della serie Monsters e prova a trascinarla verso nuovi orizzonti dorati.

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a cura di Andrea Maiellano

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Annunciato come capitolo esclusivo per Nintendo Switch, Dragon Quest Treasures si è ritrovato con l’oneroso compito di celebrare il trentacinquesimo anniversario della serie. Un obiettivo decisamente più complesso del “semplice” rappresentare lo step evolutivo successivo della celebre serie di spin-off Dragon Quest Monsters.

Seppur con un compito così gravoso, la nuova produzione di Square-Enix si è rivelata ben più che godibile, andando a offrire un’esperienza che, sono quasi certo, saprà sorprenderà sia i fan storici della serie, che tutti quei giocatori, decisamente più giovani, che si avvicineranno a Dragon Quest proprio con questo titolo. 

Un tesoro per due

Fin dai primi istanti di gioco, Dragon Quest Treasures si presenta come un diamante allo stato grezzo (perdonate il gioco di parole), mostrando la volontà di fondere le ingombranti eredità della serie canonica di JRPG, e quella spiccatamente più action degli spin-off Monsters, in una stoia che prova in tutti i modi a strizzare l’occhio ai fan dell’undicesimo, meraviglioso, capitolo. 

Dragon Quest Treasures, difatti, narra le vicende di Erik e Mia anni prima della loro comparsa in “Echi Di Un’Era Perduta”. Più precisamente la nuova produzione di Square-Enix racconta gli anni della gioventù dei due fratelli, quando si prodigavano a tenere pulita un’imbarcazione vichinga, sognando di diventare cacciatori di tesori.

La vita di mare si rivela difficoltosa, specialmente per il trattamento al limite dello schiavismo che Erik e Mia devono sopportare su base quotidiana, ma in loro soccorso giunge il fato… o meglio un incontro fortuito con due creature decisamente peculiari. Passando per una serie di avvenimenti che non avrebbe senso anticiparvi, i due giovani fratelli si ritrovano a Draconia, una terra popolata da mostri di ogni tipologia e ricolma di tesori pronti per essere rinvenuti dagli esploratori più coraggiosi.  

Per quanto la storia di Dragon Quest Treasures tenti di sfruttare alcuni personaggi dell’ultimo “capitolo canonico” per catturare l’attenzione dei fan di lunga data, i suoi toni spiccatamente disimpegnati, oltre a una chiara inclinazione nel voler avvicinare i più giovani, rendono i toni dell’avventura decisamente leggeri e disimpegnati. Non aspettatevi catastrofi pronte a distruggere l’universo e nemmeno momenti eccessivamente drammatici da Dragon Quest Treasures, perché non li troverete.

Non fraintendetemi, questo non significa assolutamente che la storia sia scritta male, anzi, ma semplicemente che Square-Enix ha optato per una narrazione contenutisticamente più frivola, seppur confezionata con la stessa cura dei capitoli precedenti. Il rapporto fra Erik e Mia e rappresentato attraverso quella romantica delicatezza tipica delle fiabe, così come i loro tratti caratteristici sembrano essere stati trapiantati direttamente dai primi volumi di un qualsiasi shōnen. 

A spasso per Draconia

Per quanto riguarda il gameplay di Dragon Quest Treasures, il titolo riprende le ottime fondamenta viste con Joker, l’ultimo episodio della serie Monsters, presentando quella forma ibrida fra un Action-RPG e un Monster Catching. La progressione viene gestita attraverso le canoniche quest, suddivise come da prassi in principali e secondarie, le quali richiederanno nella maggior parte dei casi di esplorare determinate parti di Draconia in cerca di tesori nascosti.

Per esplorare le aree più recondite della vasta mappa di gioco, si dovranno sfruttare le abilità dei mostri presenti nella propria squadra, in modo tale da permettere a Erike Mia di volare, di nuotare e di compiere tutte quelle azioni che, normalmente, non sarebbero in grado di eseguire. 

Ovviamente il vincolo a poter creare squadre composte esclusivamente da tre mostri, e il fatto che le creature che si potranno reclutare non saranno tutte disponibili fin da subito, obbliga a realizzare squadre diverse per i vari tipi di missione che verrano poste di fronte ai due giovani esploratori.

Ho apprezzato particolarmente la possibilità di creare una squadra per Erik e una per Mia, potendole cambiare in maniera pressoché istantanea ma mie è piaciuto meno il fatto che questo switch non presenti mai alcuna conseguenza in termini di trama. Alla stessa maniera, il costante focus sulla ricerca di tesori, via via sempre più preziosi e complessi da ottenere, risulta leggermente ridondante sulla lunga distanza e mi ha ricordato quel vago sentore di tedio che provai nelle fasi finali di Dragon Quest Builders 2. 

Discorso differente, invece, per il combat system che, per quanto molto semplice nelle dinamiche, si rivela divertente e piacevole in ogni suo aspetto. Per quanto Erik e Mia abbiano a disposizione un bacino di mosse molto basilari, e analoghe a qualsivoglia Action-RPG di stampo orientale, la possibilità di sfruttare le abilità dei mostri presenti nel team per compiere azioni, e realizzare sinergie, discretamente interessanti, riesce a offrire sempre nuovi spunti per variare un pò l’azione di gioco.

Ovviamente non sto parlandovi di chissà quale spessore strategico, o ruolistico, ma la formula maturata dal precedente Joker funziona alla grande e riesce in primis a divertire senza mai annoiare. Per quanto riguarda la difficoltà generale dell’avventura, invece, non ci si trova mai in reale difficoltà e tutta l’avventura scorre via in maniera fluida, senza mai offrire un livello di sfida in grado di impensierire in alcun modo un giocatore più navigato.

Dragon Quest Treasures su Nintendo Switch

Venendo ora al comparto tecnico di Dragon Quest Treasures, posso dirvi che è chiaramente una via di mezzo fra l’ottimo lavoro di ottimizzazione realizzato per la Definitive Edition di Echi Di Un’Era Perduta e le incertezze tecniche viste in Builders 2. Non posso dire che il titolo giri male ma, rispetto ad altri capitoli usciti per Switch, ho notato alcune sbavature evidenti.

Gli FPS non sono sempre stabili così come gli ambienti, in molteplici occasioni, risultano eccessivamente spogli seppur ben realizzati in termini di texture (ovviamente tenendo sempre conto della piattaforma su cui il titolo gira). In linea generale il lavoro svolto da Square-Enix e di buona fattura ma dopo l’encomiabile operato svolto con l’undicesimo capitolo, forse mi sarei aspettato un minimo più di cura, specialmente considerando l’attuale esclusività del titolo per la console ibrida di Nintendo. 

Nulla da opinare, invece, in merito a colonna sonora e localizzazione in Italiano. Le varie composizioni che accompagnano le scorribande di Erik e Mia sono, come da tradizione, capaci di entrare nelle orecchie e rimanerci per molto, moltissimo, tempo, mentre per quanto riguarda la localizzazione, il lavoro è stato svolto con la classica perizia che da sempre rappresenta la serie di Dragon Quest.

Voto Recensione di Dragon Quest Treasures - Nintendo Switch


7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Indubbiamente longevo...

  • - Gameplay accessibile e divertente.

  • - Diversificazione dei vari mostri ben realizzata.

  • - Storia disimpegnata, delicata e ben scritta.

Contro

  • -... anche se alla lunga tende a essere ridondante.

  • - Imperfezioni tecniche qua e la.

  • - Livello di difficoltà eccessivamente tarato verso il basso.

Commento

Se siete alla ricerca di un buon Action-RPG con cui dilettarvi durante il periodo delle feste, Dragon Quest Treasures è sicuramente il gioco giusto per voi. La sua natura spensierata riesce nell’intento di divertire con semplicità, la sua narrazione, dalle tinte delicate e disimpegnate, è capace di rapire il giocatore fino ale sue battute finali, mentre il suo gameplay, immediato ma che non rifugge una minima componente strategica, offre sempre nuovi spunti per sperimentare soluzioni sempre differenti. Al netto di tutti questi aspetti Dragon Quest Treasures potrà anche non ambire a diventare il gioco più importante di questo 2022 ma indubbiamente ha tutte le carte in regola per essere considerato alla pari dei tesori che chiederà di rinvenire in lungo e in largo per tutta Draconia.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dragon Quest Treasures - Nintendo Switch

Dragon Quest Treasures - Nintendo Switch