L'industria videoludica ha imparato a proprie spese quanto possa essere pericoloso mostrare contenuti prematuri senza le dovute cautele. CD Projekt RED, scottata dal controverso lancio di Cyberpunk 2077, si trova ora a dover navigare con estrema attenzione nel delicato equilibrio tra l'entusiasmo dei fan e la trasparenza comunicativa. La software house polacca ha infatti scelto di essere cristallina riguardo alla natura della presentazione di The Witcher 4 mostrata durante lo State of Unreal di Epic Games, ribadendo con forza che si trattava esclusivamente di una demo tecnica e non di materiale rappresentativo del prodotto finale.
Jan Hermanowicz, Engineering Production Manager dello studio, ha voluto chiarire ogni possibile equivoco in una conversazione con GamesRadar+. La dimostrazione presentata all'evento di Epic non costituisce "il vero gioco o gameplay", come tiene a precisare il dirigente. Nonostante la demo utilizzasse asset autentici sviluppati internamente da CD Projekt RED e fosse ambientata nella regione nordica di Kovir - che effettivamente comparirà nel gioco completo - questo non garantisce che gli stessi elementi visivi saranno presenti nella versione definitiva.
La questione della comunicazione si rivela particolarmente spinosa quando si considera la reazione del pubblico. Molti spettatori hanno interpretato la presentazione come vero e proprio gameplay, nonostante le ripetute precisazioni del team di sviluppo. Il fatto che la demo girasse su una PlayStation 5 reale e fosse controllata in tempo reale da una persona fisica ha contribuito a generare questa confusione, rendendo ancora più complesso per lo studio far comprendere la distinzione tra dimostrazione tecnologica e contenuto di gioco.
L'approccio ultra-cauteloso di CD Projekt RED affonda le radici nell'esperienza traumatica vissuta con il lancio di Cyberpunk 2077 (gioco acquistabile su Amazon). Come ammette apertamente Hermanowicz, il team "ha imparato molte lezioni dal lancio di Cyberpunk" e questo ha portato a una filosofia comunicativa radicalmente diversa. Lo studio vuole essere "estremamente trasparente" e rifiuta categoricamente di presentare demo tecniche come se fossero gameplay effettivo o rappresentazioni fedeli del prodotto finale.
Questa nuova strategia comunicativa riflette un cambiamento profondo nell'approccio dello studio polacco al marketing. L'obiettivo è evitare qualsiasi malinteso che possa generare aspettative irrealistiche nei giocatori, anche a costo di dover ripetere continuamente la natura sperimentale delle dimostrazioni mostrate al pubblico.
Tuttavia, non tutto è destinato a cambiare nel passaggio dalla demo al gioco finale. Hermanowicz ha voluto rassicurare i fan specificando che lo stile artistico rimarrà coerente. Il dirigente ha stabilito un parallelo con il trailer presentato ai The Game Awards 2024, sottolineando come entrambi i materiali condividano "lo stesso personaggio e lo stesso stile e la stessa direzione artistica", pur presentando inevitabili differenze tecniche e di dettaglio.
Il bilanciamento tra innovazione e tradizione rappresenta un'altra sfida cruciale per il team di sviluppo. CD Projekt RED ha rivelato che The Witcher 4 non può permettersi di rivoluzionarsi completamente, poiché esistono elementi fondamentali che sia il team di sviluppo che la base di fan non sono disposti a vedere alterati. Questa filosofia conservativa applicata agli aspetti core del franchise dimostra quanto lo studio sia consapevole delle aspettative legate a un marchio così iconico.
La regione di Kovir, teatro della demo tecnica, rappresenta comunque una conferma dell'espansione geografica dell'universo di The Witcher. Questa ambientazione nordica farà effettivamente parte dell'esperienza di gioco finale, offrendo ai giocatori nuovi territori da esplorare. L'utilizzo di asset reali nella demo, pur non garantendo la loro presenza nel prodotto finale, suggerisce comunque la direzione artistica e stilistica che il team intende perseguire.