L'industria videoludica si trova al centro di una tempesta perfetta che coinvolge trasparenza, tecnologia e fiducia dei consumatori. Il caso di The Alters, il titolo sviluppato da 11-bit Studios che ha conquistato critica e pubblico con un punteggio medio di 86 su OpenCritic, dimostra come anche i successi più acclamati possano trovarsi invischiati in controversie inaspettate. La questione non riguarda la qualità del gioco in sé, ma piuttosto la mancanza di trasparenza nell'utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale durante lo sviluppo.
La scoperta è arrivata dalla comunità stessa di giocatori, che attraverso i social media ha iniziato a condividere prove concrete dell'impiego di IA generativa nel titolo. L'evidenza più lampante è emersa da uno screenshot condiviso dall'utente pixeldie su Bluesky, che mostra chiaramente i prompt di risposta dell'intelligenza artificiale prima che questa generi il gergo scientifico presente nel gioco. Non si tratta di un caso isolato: i sottotitoli in portoghese brasiliano hanno rivelato frasi incomplete e strutture sintattiche tipiche delle traduzioni automatiche non supervisionate, come "Certo! Il testo tradotto in portoghese brasiliano è: Ogni conversazione che due persone possono avere, giusto? Quindi noi-"
there's more damning evidence in-game, even, but it's all background stuff that you have to go out of your way for there's text crawls where you can still see the AI prompt responses before it produces a bunch of science jargon wild that they've dodged disclosures all things considered
— D (@vysetron.pixeldie.com) 2025-06-23T17:18:23.720Z
La situazione si è rapidamente intensificata quando Handong Ryu, traduttore responsabile della maggior parte della versione coreana del gioco, ha deciso di rompere il silenzio attraverso LinkedIn. La sua testimonianza ha aggiunto un tassello fondamentale al puzzle: "Sfortunatamente, lo stesso problema esisteva anche nella versione coreana, il che rende più probabile che lo scenario sia più vicino alla verità". Ryu ha confermato che, nonostante non siano emersi prompt specifici per la lingua coreana, quella sezione della localizzazione mostra chiari segni di essere stata processata attraverso un modello linguistico di grandi dimensioni senza un'adeguata revisione editoriale.
La reazione della comunità e le implicazioni normative
La reazione non si è fatta attendere. Sulla pagina Steam ufficiale del gioco è apparso un thread dal titolo inequivocabile: "Il gioco sta utilizzando contenuti generati dall'IA senza un'adeguata dichiarazione sulla pagina Steam!". Il post non usa mezzi termini, definendo la situazione "assolutamente inaccettabile" e accusando 11-bit Studios di aver utilizzato l'intelligenza artificiale senza alcuna dichiarazione sulla piattaforma di distribuzione.
Questa controversia arriva in un momento particolarmente delicato per l'industria. Steam, infatti, ha recentemente introdotto l'obbligo per gli sviluppatori di dichiarare esplicitamente l'utilizzo di intelligenza artificiale durante lo sviluppo dei loro titoli. Il problema va oltre la semplice questione tecnica. Handong Ryu ha descritto come "davvero scoraggiante" assistere alle critiche significative della comunità gaming coreana, soprattutto considerando che le critiche riguardano una parte del gioco su cui non aveva alcun controllo.
L'impatto di questa controversia sul successo commerciale di The Alters rimane incerto. Da un lato, molti consumatori potrebbero non venire mai a conoscenza della questione o semplicemente non considerarla rilevante per la loro decisione d'acquisto. Dall'altro, la crescente sensibilità verso l'uso dell'intelligenza artificiale in ambito creativo potrebbe influenzare le vendite e, soprattutto, la reputazione a lungo termine dello studio.
Mentre 11-bit Studios non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo alle accuse, la pressione della comunità continua a crescere. La gestione di questa crisi potrebbe stabilire un precedente importante per come l'industria affronta la trasparenza nell'uso dell'intelligenza artificiale. Il silenzio prolungato rischia di amplificare le critiche, mentre una risposta tempestiva e onesta potrebbe contribuire a ristabilire la fiducia con la base di utenti.