Il mercato videoludico britannico ha accolto con moderato entusiasmo il ritorno di Sam Porter Bridges nelle lande desolate immaginarie da Hideo Kojima. Death Stranding 2: On the Beach ha conquistato la vetta delle classifiche di vendita nel Regno Unito durante la settimana di debutto, tuttavia i numeri raccontano una storia più complessa di quella che il primo posto potrebbe suggerire. I dati preliminari sulle vendite fisiche rivelano infatti una performance commerciale decisamente più contenuta rispetto alle aspettative generate dal successo del capitolo originale.
L'analisi condotta da Christopher Dring di The Game Business mette in luce un calo del 66% nelle vendite fisiche rispetto al Death Stranding originale del 2019. Una cifra che, pur apparendo molto negativo, va comunque contestualizzata nel momento di trasformazione del settore. Il panorama videoludico degli ultimi sei anni ha assistito a una migrazione massiccia verso il digitale, fenomeno che ha ridimensionato l'importanza delle copie fisiche come indicatore assoluto del successo commerciale di un titolo.
La situazione si complica ulteriormente quando si confrontano i numeri con quelli di altre esclusive PlayStation 5 recenti. Death Stranding 2 ha registrato vendite inferiori del 33% rispetto ad Astro Bot, il platform di Team Asobi che aveva debuttato alcuni mesi prima. Questo confronto risulta particolarmente importante considerando che Astro Bot stesso non aveva brillato a livello globale nelle settimane successive al lancio, totalizzando circa 1,5 milioni di copie vendute tra settembre e novembre 2024.
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La crescita esponenziale del mercato digitale rappresenta probabilmente il fattore più determinante nell'interpretazione di questi dati. Le abitudini di acquisto dei giocatori si sono evolute drasticamente negli ultimi anni, con una preferenza sempre più marcata per i download digitali rispetto alle copie fisiche. Questa tendenza è stata accelerata dalla pandemia e dalla maggiore comodità offerta dalle piattaforme di distribuzione online.
La performance commerciale definitiva di Death Stranding 2 dipenderà quindi da molteplici variabili ancora da quantificare. I mercati asiatici e americani, le vendite digitali globali e l'eventuale espansione su altre piattaforme oltre a PlayStation 5 rappresentano tutti elementi cruciali per valutare il successo complessivo dell'ultima fatica di Kojima Productions. Solo con questi dati sarà possibile determinare se il sequel abbia effettivamente deluso le aspettative commerciali o se la sua strategia di mercato si sia semplicemente adattata alle nuove dinamiche dell'industria videoludica.