Immagine di Dying Light 2 Bloody Ties | Recensione
Recensione

Dying Light 2 Bloody Ties | Recensione

Bloody Ties, il primo DLC di Dying Light 2, è finalmente disponibile: abbiamo avuto modo di recensirlo, ed ecco il nostro verdetto.

Avatar di Francesca Malacario

a cura di Francesca Malacario

Dying Light 2 per molti non è stato in grado di raggiungere le aspettative che la community si era posta, partendo da una base più che è solida quale è il suo predecessore, un titolo che ha fatto innamorare milioni e milioni di giocatori. Questo sentimento non è stato riscontrato a pieno nel secondo capitolo, con una grande fetta di utenti rimasta molto delusa dal prodotto finale. Col tempo, però, Techland si sta impegnando nel rendere il gioco ciò che avrebbe dovuto essere sin dal day one, e ciò avviene non solo con qualche fix qua e là, ma anche con l'aggiunta di nuovi contenuti.

A distanza di ben nove mesi dal lancio di Dying Light 2, la già immensa storia del gioco si espande ulteriormente con l'arrivo del primo DLC del titolo, Bloody Ties. Il trailer di questo nuovo contenuto offre già delle premesse interessanti, mostrando nuovi personaggi con cui avremo a che fare, nemici da abbattere, mappe da completare e persino armi. La partenza quindi è ottima, per cui non resta che tornare nella landa infestata di Old Villedor e scoprire che cosa ci aspetta.

La storia inizia con una chiamata al nostro walkie-talkie da uno sconosciuto, il quale cercherà il nostro aiuto per combattere una minaccia incombente. La minaccia in questione è il Teatro dei Massacri, un luogo dove avvengono tornei sanguinolenti tra umani, dove la gente è disposta a mettere a rischio la sua stessa vita pur di ottenere la gloria. Il nostro scopo è quindi quello di raggiungere questo “inferno” e mettere la parola fine a tutto ciò, ma per un motivo molto particolare. Pare, infatti, che le persone dietro a tutto ciò abbiano piani ben più malvagi di far combattere qualche persona, ed è questo il motivo per il quale siamo stati contattati.

Il Teatro dei Massacri si trova su una nuova mappa introdotta nel gioco con il DLC, e all'interno di essa si svolgeranno tutte le nuove missioni, sia primarie che secondarie. Già, perché con Bloody Ties avremo un'enormità di ulteriori contenuti da esplorare dopo aver raggiunto l'end game, e sicuramente non si limitano soltanto a qualche nuova missione, ma di questo ne parlerò nei prossimi paragrafi.

Nuovi livelli, sfide e nemici: divertimento assicurato

Una volta fatto il nostro ingresso nel Teatro dei Massacri, avremo accesso a più di una dozzina di “spettacoli”, l'attrazione principale di questo DLC i quali altro non sono che delle sfide a tempo necessarie per proseguire con la storia. Ognuna di esse è diversa dall'altra, sia per quanto riguarda la mappa che per l'obiettivo: ci sarà da completare dei percorsi correndo e saltellando da un punto all'altro, abbattere dei mini boss, sopravvivere a orde infinite o portare determinati oggetti da un punto all'altro. Ognuno di questi spettacoli si è presentato come una vera e propria sfida, facendomi divertire (e non poco) con ognuna di esse.

Per proseguire con la storia, appunto, è necessario completare questi spettacoli, ma è sufficiente partecipare soltanto in circa la metà di quelli disponibili per arrivare alla fine della storia. Nonostante ciò, personalmente le sfide erano così intrattenenti che non ho avuto bisogno di alcuna motivazione specifica (quale poteva essere, appunto, la storia) per completarle tutte di mia sponte. Ciò che le rende difficili (ma non troppo), oltre al design di ciascun livello, è anche il fatto che in ciascuna di esse non avremo a disposizione il nostro inventario e quindi le armi alle quali siamo più abituati, bensì l'equipaggiamento ci verrà fornito per ogni sfida, e spesso è necessario esplorare la mappa del livello per trovare altri oggetti utili per la nostra sopravvivenza.

Una volta terminata la storia principale e quindi il DLC, il premio più grande sarà la nuova arma introdotta con questo freschissimo contenuto, ossia la Manica da Massacro, la quale ci viene presentata durante le missioni come un oggetto difensivo molto potente. Si tratta di un'arma da applicare allo slot degli accessori, e come scopo primario ha quello di bloccare gli attacchi avversari. Unita alle numerose modifiche disponibili esclusivamente per questo nuovo oggetto, acquistabili e potenziabili tramite lo shop della mappa del DLC, quest'arma passa da essere difensiva a offensiva in pochi istanti. La Manica da Massacro offre anche uno scopo in più alle parate perfette, le quali sono adesso indispensabili se vogliamo sfruttare al meglio questo nuovo importante pezzo di equipaggiamento.

Tramite la nuova valuta che potremo ottenere completando gli spettacoli, inoltre, è anche possibile acquistare nuovi vestiti o maschere, assieme anche a armi abbastanza potenti. C'è da dire, però, che una volta raggiunto l'end game, queste ultime non si rivelano come chissà che grande manna dal cielo in termini di statistiche, quindi questo tipo di shop può anche tornare utile, ma fino a un certo punto.

La nuova mappa di per sé, oltre alla struttura principale del Teatro, non aggiunge molte località da esplorare, ma non è necessariamente un difetto. Il tutto infatti avviene quasi esclusivamente all'interno della struttura principale, la quale si presenta molto dettagliata e grande il giusto, per cui semplicemente non si sente neanche il bisogno di esplorare cosa c'è fuori dall'attrazione principale. Per i più curiosi, però, è comunque possibile trovare qualche sfida di parkour o di combattimento sparsa in qua e là.

Una storia che lascia con l'amaro in bocca

Veniamo al punto principale di questo DLC, nonché, purtroppo, anche il più debole: la storia. Le premesse in realtà sono più che buone: veniamo chiamati in soccorso per sconfiggere una presunta associazione che ha intenzione di creare degli elementi chimici creati per rafforzare le caratteristiche degli esseri umani, ma questi si rivelano essere estremamente dannosi per la maggior parte della popolazione. Nonostante ciò, questo gruppo di persone vuole comunque forzare queste sostanze su tutta la comunità, e quindi il nostro scopo è quello di fermare questi “brutti ceffi”.

Non si tratta sicuramente di qualcosa di innovativo, ma non è neanche malvagio come concetto… se non fosse per il fatto che è stato introdotto all'inizio del DLC, per poi essere completamente abbandonato dopo pochi minuti che la nostra avventura ha inizio, letteralmente. Partiamo dal presupposto che si tratta dell'elemento con cui tutto ha inizio, per cui, a regola, dovrebbe trattarsi di un fattore importante all'interno della storia. Quest'ultima, invece, prende quest'informazione e la usa in pochissime occasioni come mero background per una narrativa praticamente del tutto distaccata da quella originaria; una manovra che non ho particolarmente gradito e che mi ha lasciata con molti dubbi che non troveranno mai risposta.

Ma allora veniamo alla storia che è stata effettivamente raccontata: nei primi minuti di gioco conosceremo Ciro, un ragazzo folle che ha intenzione di battere Skullface, il carnefice che si è piazzato al primo posto nella classifica del Teatro del Massacro, posizione ottenuta uccidendo decine e decine di altri contendenti, senza alcuna pietà. Tra questi c'è il fratello di Ciro, ed è il motivo per il quale quest'ultimo combatte: vendetta. Conosceremo poi anche Ogar, il quale pare essere collegato alla morte del figlio, e che vuole che l'altro suo pargolo non faccia la stessa fine del fratello.

Seguiremo quindi una narrativa incentrata su questi due personaggi, che non si presenta molto originale, ma neanche malaccio. Il primo problema, però, l'ho riscontrato quando a un certo punto viene palesemente riciclato un pezzo di storia dal gioco principale, e quando mi sono trovata davanti a una “certa situazione” con Ciro non ho potuto far altro che pensare al fatto di aver già visto quella stessa identica scena, ma con un personaggio diverso.

È anche vero che si parla comunque di due narrative diverse, quindi magari si può fare lo sforzo di passare sopra a questo difetto. Ciò che invece lascia veramente l'amaro in bocca è il finale, il quale scopo è di concludere l'intera storia che abbiamo appena vissuto, ma finisce con svolti narrativi forse troppo forzati e lasciando al giocatore domande che non possono ricevere risposta. Mi ha dato l'impressione di essere stato scritto in maniera troppo frettolosa, e sono convinta che questa storia, con tutti i suoi difetti, si sarebbe comunque meritata un finale più completo ed esplicativo.

Mi spiego: una volta arrivati alla bossfight finale (punto di merito per questa parte, che ho trovato molto divertente e impegnativa) si dovrebbe concludere tutto. Scopriamo chi c'è dietro la maschera di Skullface, e a seconda delle scelte che abbiamo intrapreso durante la nostra avventura, vedremo un finale diverso. Perché sì, sono anche disponibili più risvolti narrativi, ma c'è da dire che il risultato finale non è poi così differente. Il punto, però, è che una volta completata la storia non cambia praticamente nulla: senza fare troppi spoiler, le attività all'interno del Teatro dei Massacri continueranno tranquillamente, e non si riesce neanche a capire se uno dei personaggi più importanti all'interno di questa struttura riesca effettivamente a sopravvivere o meno (e con così poche risposte, un'informazione del genere potrebbe risultare molto utile a chiarire un minimo la questione). Insomma, dopo aver completato tutta la storia ci ritroviamo con un finale molto confuso (a prescindere da quello che ci capiterà) e che di “finale” ha poco e nulla.

Nonostante tutte queste critiche, non mi sento di bollare il lato della narrativa come una nota completamente negativa. I suoi difetti li ha, e sono anche importanti, fin qui non ci piove; nel complesso però si tratta di una storia che è riuscita a incuriosirmi fino alla fine, e che mi ha permesso di conoscere abbastanza bene i personaggi con cui ho avuto a che fare, dandomi anche modo di empatizzare con le loro scelte.

Tiriamo le somme

Tra i pregi e i difetti che ho elencato in questa mia recensione è doveroso aggiungere, purtroppo, un'altra piccola nota di demerito per via dei numerosi bug e glitch che ho riscontrato. Ho giocato il DLC su PC, e tralasciando i bug del gioco originale, che non fanno testo in questa recensione del DLC, sono incappata anche in qualche glitch relativo alla nuova mappa e ai livelli. Nulla di game breaking, sia chiaro, ma sicuramente neanche piacevole.

Detto ciò, vi consiglio l'acquisto di questo DLC? Sì, se state cercando soltanto divertimento. In questo Bloody Ties ci ha azzeccato, perché il lato gameplay riesce nel suo intento di rinfrescare l'esperienza di gioco e intrattenere, oltre che a migliorare l'esperienza base tramite l'aggiunta di una nuovissima arma. Tutte le nuove sfide, poi, sono uniche e offrono livelli di difficoltà differenti, così che chiunque possa trovare pane per i suoi denti.

Se invece sperate di trovare una storia che vi lasci qualcosa, allora questo DLC, a mio avviso, non fa per voi, per tutti i motivi che ho elencato. Nonostante ciò, penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che Dying Light, sia il primo che il secondo capitolo, sia un gioco dove la storia viene spesso in secondo piano e funziona come contorno a ciò che è l'attrazione principale di questi due sanguinolenti titoli, ossia il gameplay. Sotto questo punto di vista, quindi, e soprattutto considerando il prezzo più che accessibile (€9,99), si tratta di un prodotto tutto sommato buono, e che mi sento di consigliarvi a mani basse (o quasi).

Voto Recensione di Dying Light 2 Bloody Ties - PC


6.9

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Sfide divertenti e impegnative

  • - Una nuova mappa da esplorare

  • - Divertimento assicurato

  • - Prezzo molto accessibile

Contro

  • - Storia confusionaria

  • - Finale frettoloso e “inconclusivo”

  • - Diversi bug

Commento

Questo primo DLC di Dying Light 2 si difende molto bene sul lato gameplay, ma non fa altrettanto per quanto riguarda la storia. Le nuove sfide che vengono introdotte sono entusiasmanti e differenti le une dalle altre, offrendoci diverse ore di divertimento e intrattenimento e lasciandoci anche con un “ricordino” pe continuare la nostra partita nel gioco. Dall'altro lato, la storia sa di già visto, è poco originale e ha un finale che risulta forse un po' frettoloso nella realizzazione, lasciando il giocatore con molti dubbi. La narrativa nel complesso è comunque buona, ma decisamente migliorabile. Fortunatamente il gameplay riesce a risollevare pesantemente il DLC, conferendogli una buona motivazione per procedere all'acquisto.

***

***